Con la cronaca che (speriamo!) state per leggere, inizio un periodo di collaborazione con la Fitet di Trento che mi auguro sia proficuo e soddisfacente. Oltre a tenere aggiornato il sito, cercherò di dare visibilità al nostro movimento tramite gli organi di informazione più tradizionali, quali giornali e televisioni. In questottica sarà sommamente apprezzato qualunque contributo da parte di atleti, appassionati, addetti ai lavori, curiosi una tantum. Potete scrivermi allindirizzo di posta elettronica addettostampa@fitettrentino.org, oppure a gand65@virgilio.it: prometto di valutare con attenzione ogni tipo di consiglio, critica, osservazione.
andrea galler
P.S.: mandatemi anche foto: tante foto, una montagna di foto. Però solo una per volta, e non prima di aver avvisato. Non ho la connessione adsl, e capite bene che restare attaccato a internet per otto ore di fila non rientra fra le mie massime aspirazioni.
(ang) TRENTO. Non si può dire che Gabriele Di Gennaro sia un tipo che si fa crescere lerba sotto i piedi. Appena dieci giorni dopo esser stato premiato quale campione provinciale di terza categoria per lanno scorso, il trentacinquenne trentino è andato immediatamente a segno nel Trofeo Proxima Star, prima prova valida per la stagione 2007-8. La supremazia dellattaccante dellUs Villazzano, non più vittima dei bruschi cali di rendimento che in passato ne avevano frenato lascesa, sta diventando sempre più consistente: vittorioso a Cles nellultimo torneo della stagione 2005-6, poi in due prove su tre lanno scorso, con questo giocato al Palavela fanno quattro centri negli ultimi cinque tornei provinciali. Si tratta, è bene non dimenticarlo mai, di una supremazia in qualche modo svalutata dalla perdurante assenza di gente del calibro di (in rispettoso ordine alfabetico) Aldrighetti, Frianu, Giongo e Manganelli, nessuno dei quali evidentemente trova negli impegni individuali stimoli paragonabili a quelli che invece possono offrire le gare a squadre, ed è un autentico peccato. Purtuttavia rimane vero che gli assenti hanno sempre torto, e dunque tanto di cappello a un pongista che invece non si risparmia e che offre con splendida regolarità saggi piuttosto spettacolari di come vada interpretato un tennistavolo puramente offensivo.
Non che fosse cominciato nel migliore dei modi, il pomeriggio di Di Gennaro. Il vivo fastidio allatto dellesposizione dei gironi (riteneva di meritare la prima testa di serie, viceversa si è trovato declassato a n.2 e ha reagito come se lo considerasse un affronto di lesa maestà) si era poi sommato ad una vaga inquietudine circa il proprio possibile rendimento. Non mi entra il top come al solito, non sento bene la pallina lo si è udito lamentarsi a più riprese con Romano Barbapapà Piras durante il riscaldamento. Daltronde gli atleti provvisti di un qualche talento sono così: se nei delicati meccanismi che compongono il loro prezioso bagaglio di abilità tecnico-manuali si verifica un malfunzionamento anche minimo, non tardano ad avvertirne i segnali.
Queste fosche premonizioni parevano trovare conferma nei cinque set necessari per piegare, ancora nel gironcino, Paolo Bassetti. Che Paolo sia cresciuto, nessun dubbio. Gli mancano, ad essere onesti, una robusta dose di cattiveria agonistica e un top di dritto che sia anche veloce oltreché arrotato, ma testimonianza dei suoi progressi sono la fresca promozione fra i terza categoria, e le vittorie su Giongo e Aldrighetti nel recente match di C1 contro il Besenello. Era anche bello carico, Bassetti, per aver appena vinto il torneo riservato agli under 21: 3-2 e 12-10 al quinto set con Oscar Simoni in semifinale, e poi un rapido 3-0 con Tommaso Girardi in finale. Con tutto ciò, Di Gennaro rimane comunque una spanna superiore, e aver faticato a togliersi di dosso il giovane compagno di club non deve avergli fatto troppo piacere.
Il vento ha iniziato a soffiare per il verso giusto nellaltro incontro di qualificazione, contro Adolfo Bottura. Questanno Bottura è un rebus: già due punti allattivo nelle due partite di B2 finora giocate, ma poi nel torneo riservato ai quarta categoria rischia di andar fuori già nei quarti con Fuitem (sotto due set a zero) e comunque perde in finale da Tamburini. Ad ogni modo, DG lo batte facile, ma più ancora che nella vittoria in sé trova motivo di ottimismo in un numero da circo che gli riesce sul finire del secondo set: scivolatagli di mano la racchetta, non si scompone e chiude un attacco colpendo la pallina con il palmo aperto! (idea da brevettare: sai le rotazioni che possono venir fuori, altro che puntinate...). Linesorabile richiamo al regolamento da parte di Barbapapà gli toglie il punto, ma non il buonumore. Che diventa quasi allegria quando, di lì a poco, Galvagni supera Botteon nei quarti e glielo leva dalla strada: DG sa che con larchitetto sarebbe stata dura, invece a Galvagni rifila un tranquillo 3-0 e vola in finale.
In quanto alla finale... sgrunt!, che altro volete che vi dica? Sapete chi ha battuto DG nelle finali dei quattro tornei vinti di cui si diceva sopra? Galler, sempre Galler, fortissimamente Galler. Mi farà venire lesaurimento nervoso, quel benedetto ragazzo, prima o poi. E pazienza se mi suona come un tamburo, come è successo a Borgo la scorsa primavera: 11-3, 11-3, 11-4, roba che più che il controllo antidoping ci sarebbe voluto un esorcismo. Invece laltra sera a Trento ceravamo quasi, con quella che si potrebbe definire una specie di rivolta degli oppressi. Vincevo due set a zero, e non mi facevano paura neanche le minacce. Adesso vengo a prenderti!, mi fa DG allinizio del terzo. Ma certo, grullo, ho pensato: accomodati pure. Beh, altro che grullo: lha fatto veramente. E quando sembrava nuovamente spacciato, sotto 1-5 nel quinto, quel figlio di un fulmine ha di nuovo accelerato, prendendo dei rischi mai visti per salire 10-8. Piccola pausa, e poi di nuovo allassalto: 13-11, con il mio ultimo rovescietto che se nè volato lungo di un centimetro, ma un centimetro di troppo. Vabbè, consoliamoci: finché cè la salute...
Degli altri tornei è già stato accennato, qua e là. Nellunder 21 Paolo Bassetti ha faticato solo nella semifinale vinta 12-10 al quinto set con Oscar Simoni, tornato in Trentino (a Cles) dopo la lunga e, a giudicare da come gioca, fruttuosa parentesi in quel di Ora. Lo stesso Simoni si è imposto abbastanza comodamente in un singolare con taglio a 4.4 che ha esaltato le qualità da combattente di Luca Michelon. Rimontati e battuti Erik Bernard nei quarti da 0-2, e poi Daniele Paoli in semi da 1-2, in finale Michelon è rimasto agganciato fino al 12 pari del primo set, poi non ce lha più fatta. Fa piacere, infine, registrare il successo di Cristian Tamburini nella gara riservata ai quarta categoria. In primo luogo perché era da un po di tempo che quelli di Arco non si facevano vedere ai tornei; secondariamente, perché Cristian è uno fra i pongisti più corretti, e giocare contro di lui rimane un piacere indipendentemente dal risultato.
Due noterelle in chiusura. Nel terza categoria lUs Villazzano ha occupato con i suoi atleti cinque dei sei posti nei quarti di finale. Considerando che mancava Alessandrini, che ha (astutamente?) preferito un weekend alle terme, per quellunico intruso, che poi sarei io, il futuro non è roseo. E a proposito, spiace ridurre in spazi microscopici le vicende femminili. Non è per misoginia, ma il succo di ogni competizione sportiva dovrebbe essere, per lappunto, la competizione medesima. Qui invece abbiamo un torneo con tre sole partecipanti, e per giunta tutte più o meno dellUs Castelnuovo (ok, ok, durante lestate la Lorenzin è passata al Lavis, ma insomma...). Se organizzavano un campionato sociale facevano prima e magari raccoglievano anche più iscritte. Nel frattempo, lanciamo un sos: dove siete, ragazzine mediamente coordinate, amanti del divertimento, capaci di distinguere una pallina da unanguria e di maneggiarla di conseguenza?
Sing. masch. III cat., quarti: Galler bye, Mesaroli b. Bassetti 3-2 (-7, 2, 4, -5, 6), Galvagni b. Botteon 3-0 (7, 5, 9), Di Gennaro bye. Semifinali: Galler b. Mesaroli 3-1 (9, -6, 7, 6), Di Gennaro b. Galvagni 3-0 (5, 5, 6). Finale: Di Gennaro b. Galler 3-2 (-7, -9, 6, 8, 11).
Sing. femm. III cat., girone unico: Lorenzin b. Demonte 3-1(4, 5, -5, 8), Wolf b. Demonte 3-1 (4, -7, 9, 9), Lorenzin b. Wolf 3-0 (6, 5, 9).
Sing. masch. IV cat, quarti: Agostini b. Cappellato 3-1 (5, 9, -11, 7), Tamburini b. Campetti 3-0 (7, 9, 6), Bottura b. Fuitem 3-2 (-8, -5, 5, 5, 3), Coradello b. Galvagni 3-2 (4, -9, 12, -7, 7). Semifinali: Tamburini b. Agostini 3-2 (-9, 10, 5, -7, 8), Bottura b. Coradello 3-1 (6, -8, 8, 8). Finale: Tamburini b. Bottura 3-1 (-7, 6, 7, 11).
Sing. masch. IV cat. 4° gruppo, quarti: Michelon L. b. Bernard E. 3-2 (-7, -5, 7, 10, 5), Paoli D. b. Goller 3-1 (10, -5, 6, 7), Fuitem b. Nardelli 3-0 (5, 11, 8), Simoni b. Giacomoni 3-0 (10, 2, 10). Semifinali: Michelon b. Paoli 3-2 (3, -8, -7, 7, 8), Simoni b. Fuitem 3-0 (7, 9, 6). Finale: Simoni b. Michelon 3-0 (12, 3, 7).
Sing. masch. under 21, quarti: Girardi T. b. Girardi D. 3-0 (9, 9, 2), Boldrer b. Michelon L. 3-2 (-3, 3, 11, -6, 6), Simoni b. Degasperi 3-0 (4, 3, 9), Bassetti b. Bosetti 3-0 (7, 2, 4). Semifinali: Girardi b. Boldrer 3-1 (-7, 4, 9, 12), Bassetti b. Simoni 3-2 (-4, 10, 5, -3, 10). Finale: Bassetti b. Girardi 3-0 (10, 10, 6).
(ang)