Dopo averlo sfiorato non meno di tre o quattro volte, riesce finalmente a Susanna Valer il successo pieno in un torneo nazionale. E accaduto a Treviso, dove si è giocato un quarta categoria maschile e femminile, con laggiunta del terza categoria per le sole donne. Per la Valer, in finale acrobatico 3-2 con la friulana Rotella. Fuori fin dal gironcino la Lorenzin, eliminate invece negli ottavi la Wolf e la Demonte. In campo maschile, non hanno fatto molta strada i vari Mercurio, Bottura, DOrazio, Michelon, Bosetti, Bernard. Di collezionare secondi e terzi posti Susanna Valer doveva ormai averne quasi abbastanza. Con il 2008 si potrebbe provare a cambiare abitudini, devessersi detta Susanita, e a puntare un po più in alto. Il bersaglio grosso è stato centrato a Treviso, in un torneo di quarta categoria non particolarmente affollato (28 iscritte) ma comunque arricchito da tutte le più forti del nord Italia. Per arrivare in fondo la Valer ha vinto sei incontri, e nei primi cinque non ha dovuto faticare troppo. Superato comodamente un girone preliminare che comprendeva anche la veneziana Tieuli nonché le altoatesine Totis e Armenia, entrambe del Termeno, il tabellone ad eliminazione ha di nuovo proposto un paio di derby. Sono infatti del Termeno sia Tatjana Lotti che Nadine Scarizuola, affrontate rispettivamente nei quarti e in semifinale. Alla Lotti, Susanita ha ceduto un set, il secondo, e ha dovuto fare attenzione nel quarto, vinto soltanto 11-9. Con la Scarizuola è stato probabilmente decisivo il primo set, che Susanita ha incamerato dopo una bella lotta (13-11): da lì, strada in discesa verso un autorevole 3-0.
Laltra favorita per un posto in finale doveva essere la più forte della truppa del Termeno, vale a dire Nadja Baldo. Senonché la sua imprevista sconfitta nel gironcino con la veneta Ros aveva rivoluzionato tutta la parte superiore del tabellone, dalla quale era infine sbucata la friulana Elisa Rotella. Ebbene, con la Rotella è stata battaglia autentica, e durissima. La Valer ha vinto il primo e il terzo set, ma laltra ha sempre trovato le energie per ribattere colpo su colpo. Non solo: nel quinto è stata lei a partire meglio, e quando si è issata 7-1 cè chi giura di aver visto il fantasma dellennesima piazza donore prender forma, proprio accanto alla povera Susanita, e batterle sulla spalla unimpalpabile mano in segno di conforto.
Fenomeni metafisici a parte, ci sono due possibili modi dimpiego per il time out che ogni giocatore ha la possibilità di chiamare nel corso di un match. Se il punteggio è ancora in equilibrio, vi si ricorre per elaborare qualche modifica tecnico-tattica, di solito previo consulto con il proprio angolo; o anche solo per riordinare le idee in vista delle fasi decisive. Se viceversa la situazione è già compromessa, lunica possibile valenza del time out è quella di interrompere il ritmo allavversario, lultimo tentativo (spesso vano, ma non si sa mai) di mettergli i bastoni tra le ruote. Capite bene anche voi che il time out chiamato da Moiseev sull1-7 del quinto set appartiene a questa seconda categoria, ma avviene talvolta che anche le azioni disperate diano splendidi frutti. Probabilmente la Rotella deve esser stata visitata dalla paura di vincere, che negli sport di confronto è la compagna più pestifera, e da parte sua la Valer non ha più sbagliato nulla. Comunque: parziale di 10-1, e successo per 11-8.
Per il resto, non è che la spedizione trentina abbia strabiliato. Sempre nel quarta femminile, sfortunata Cristina Lorenzin, che ha chiuso al terzo posto il suo girone preliminare malgrado due successi e una sconfitta. E andata meglio alle due del Castelnuovo, ma sia Giuliana Wolf che Federica Demonte si sono poi fermate negli ottavi, eliminate rispettivamente dalla bresciana Paris (1-3) e dalla Scarizuola (0-3). Anche più avara di soddisfazioni si è rivelata la gara maschile. Erik Bernard, Piergiovanni DOrazio, Luca Michelon e Davide Bosetti sono finiti ko già nei gironi, mentre a Salvatore Mercurio e ad Adolfo Bottura è stato fatale il primo match del solito, sconfinato tabellone ad eliminazione diretta: per Salvatore 0-3 con il friulano Di Giusto, per Adolfo 1-3 con laltro friulano Spadaccini. Il torneo lha poi vinto il padovano Orsoloni, il bolzanino Peter Trafojer è arrivato sino ai quarti di finale.
(andrea galler)