Il match che valeva un campionato intero non ha tradito le attese in tema di spettacolarità, ma a vincerlo è stato il Sarentino: 5-4 al Palavis, e nelle cinque giornate che rimangono il Ts Service dovrà probabilmente accantonare le speranze di riagguantare il primo posto per dedicarsi più umilmente a difendere il secondo. In C1 vincono entrambe le squadre del Villazzano, e inatteso sia nella sostanza che nellespressione numerica (5-0!) è specialmente il successo dellImmobiliare.doc a Bressanone, mentre un Besenello in vena di astuti tatticismi batte 5-3 il Cles. [u]B2[/u]. Per me Lavis è sulla strada che porta a Besenello e, dato il favorevole incastro dei rispettivi orari di gioco, non ho perso loccasione di dare unocchiata alla sfida più attesa dellanno. Locchiata è stata purtroppo breve, giusto il tempo della prima rotazione perché poi sono dovuto scappare, ma sufficiente a farmi unidea abbastanza precisa della situazione. Frianu b. Stanger 3-1: per le sue magie in controtempo Stanger ha bisogno che la velocità non sia troppo elevata, invece Alex lo ha stordito con il solito dritto molto pesante e con la sua gran mobilità che gli permette di giocarlo spesso. Lunica possibilità che aveva Herbert di iniziare almeno gli scambi sui propri turni di servizio non in condizioni di inferiorità, portando anche a casa qualche punto diretto, era la battuta spinta in avanti, quella che si gioca quasi da accucciati, con le sue varianti. Ma quando lha capito era troppo tardi. Mitchev b. Bottura 3-2: per due set Adolfo non lha vista, poi la presunzione di voler chiudere con il primo colpo ha portato fuori misura il bulgaro ex del Sarmeola. Nel quinto set, è uscito di un micron un block di Bottura che gli sarebbe valso il 6 pari. Alla fine nellangolo del Sarentino gran pacche sulle spalle ma anche facce buie, perché se il tuo n°1 soffre col n°3 degli altri sei destinato ad andare poco lontano. Moiseev b. Hofer 3-0: il topolino, agile e scattante come si conviene a tutti i topolini, ha cominciato a saltargli intorno pieno di giovanile baldanza. Il gattone, sonnolento e pacioccone solo allapparenza, si è leccato un po i baffi e poi gnam! Allandata Hofer aveva avuto due matchpoint, qui Moiseev era ingiocabile.
Ho dunque lasciato il Palavis con il Ts Service avanti 2-1, e con la sensazione che quello fosse un vantaggio destinato a dilatarsi. Il conto era presto fatto: Moiseev ne fa tre, il Sarentino ne fa tre su Bottura (ma se si arriva 4 pari Stanger deve stare attento), a decidere sono perciò i due singolari di Frianu con Mitchev e con Hofer. Per quello che si era visto, Alex avrebbe potuto vincerli entrambi: ne sarebbe comunque bastato uno. Invece è successo che li ha persi entrambi, che le mie impressioni di osservatore occasionale sono andate su per il camino e che il Sarentino ha messo le mani su questa B2. Riguardo a Frianu non si può tuttavia parlare di delusione. In primo luogo perché sono stati due 11-9 al quinto set e quindi centra anche la sfortuna, ma soprattutto perché Alex ha dimostrato a tutti i presenti che cosa significa rispettare e fare proprio il lato più nobile dello spirito sportivo anche nel momento topico (qui sta il merito più grande) di una sfida importante. E siccome i presenti erano pochini, con questa cronaca e con quelle più brevi che leggerete sui nostri quotidiani cerchiamo di farlo sapere a quanta più gente possibile.
Dunque: 4-3 per il Lavis, in campo Frianu e Hofer. Si sta giocando il quinto set e Frianu, avendo perso i primi due, è vicino a completare una rimonta che oltre ad essere notevole in sé sarebbe decisiva per lintero confronto. Più che vicino bisognerebbe dire vicinissimo, perché conduce 8-6 e Hofer appare, se non proprio sfiduciato, almeno un po scosso. Ma quando mai si è visto un atleta altoatesino perdersi danimo? E dunque Hofer decide di rischiare, e con un paio di topspin costringe Frianu sulla difensiva. Il secondo recupero del roveretano percorre una traiettoria anomala e sbilenca, è vero, ma Hofer non sta a pensarci su tanto e si avventa con lintenzione di chiudere. Invece sbaglia: la panchina del Lavis e i tifosi in tribuna si abbandonano al tripudio, mentre larbitro assegna il 9-6. Ancora incredulo per lerrore, Hofer sta per dire qualcosa ma Frianu non gliene dà nemmeno il tempo. Il mio è stato un doppio tocco, prima dito e poi gomma. Ho commesso fallo, quasi impercettibile ma cionondimeno reale. Il punto va assegnato al mio avversario. A parte gli applausi ancor più convinti, e stavolta bipartisan, il resto conta poco: timeout chiamato da Moiseev per ritrovare la serenità, Hofer che riesce ugualmente a vincere, Stanger che firma il 5-4 ai danni di Bottura. Quel che conta davvero è che, pur consapevole che con quellammissione di colpa rischiava seriamente di compromettere il campionato e di allontanare la sua squadra dalla B1, Frianu non ha avuto esitazioni. E se potesse tornare indietro, rifarebbe cento volte la stessa scelta. Evitiamo le atmosfere da libro Cuore per carità, ma quegli sportivi che, pur nella concitazione della lotta, riescono a mantenersi sufficientemente lucidi e antepongono la lealtà e il fairplay agli interessi agonistici, a qualunque livello dalle Olimpiadi al torneo aziendale di freccette, sono semplicemente da ammirare. Tanto più in un Paese come il nostro che, succube del calcio e dei personaggi che lo popolano, non brilla per cultura sportiva. E non occorre nemmeno andare troppo lontano o salire troppo in alto, dalle parti di Moggi per intenderci. Marco Gaburro, ora allenatore dellAlta Vallagarina, dichiara in tv di apprezzare quando un suo giocatore si è guadagnato un rigore ingannando larbitro, perché linganno fa parte delle armi di cui è giusto servirsi per ottenere il risultato. E solo un esempio, ma è chiaro che tra Gaburro (e tutti quelli che la pensano come lui) e Frianu non si può neanche parlare di distanza, bensì di incommensurabilità. Siamo proprio su due piani diversi. Che poi la vicenda del Palavis abbia a livello educativo un impatto infinitesimale rispetto ai misfatti perpetrati ogni weekend su tutti i campi di calcio davanti a platee sconfinate è un altro discorso, ma fa piacere rendersi conto che il tennistavolo è riuscito per una volta a dare lesempio. Grazie Alex.
[u]C1[/u]. Questa cosa di Frianu mi è stata raccontata, perché mentre accadeva io ero a Besenello, anzi a Calliano nella palestra (non troppo illuminata a dire la verità) dove Aldrighetti e soci stanno tentando di perfezionare la rincorsa-salvezza. Molto utili a questo riguardo potranno rivelarsi i due punti che hanno preso a noi del Cles, anche grazie ad unacrobazia tattica del tutto insolita, almeno a quanto mi consta. Partendo dalla convinzione (non so quanto motivata) che Moratelli con me non può mai vincere e dalla conseguente esigenza di risparmiarlo per gli altri due singolari, il Besenello ha puntato sul fatto che io giocassi da numero 1 e nella prima rotazione mi ha messo di fronte Renè Dambour (che invece possiede i colpi per mettermi in crisi), sostituendolo subito dopo con lo stesso Moratelli. In altre parole, hanno schierato la riserva e lhanno cambiato con il titolare dopo una sola partita: mai visto niente di simile. Un escamotage azzardato, perché se noi giravamo la formazione se ne sarebbero viste delle belle, che tuttavia ha funzionato alla perfezione. Non nei miei confronti perché ho fatto comunque 3 su 3 (anche se avevo quasi perso da Giongo, che nel quinto set era avanti 5-2 e poi 8-6 con il servizio a disposizione), ma per quanto riguarda Moratelli. Quando si è presentato al tavolo per affrontare Simoni era fresco come una rosa e reduce da un paio di rilassanti sigarette fumate in cortile, e solo grazie a ciò si è potuto inventare una rimonta da 0-2 che ha vendicato la speculare sconfitta dellandata e che ha indirizzato definitivamente il match.
Se il campionato finisse oggi il Besenello sarebbe salvo, ed è la prima volta che ciò accade questanno. A soli due punti dallidentico traguardo si è portato il Villazzano Immobiliare.doc, protagonista di quello che sembra giusto definire il match più sorprendente dellintera stagione. In novembre il Bressanone aveva riempito di buchi i tavoli di Cognola ed era tornato a casa con un perentorio 5-0. Ora: ribaltare un 4-5 è più che possibile, ma di fronte ad uno 0-5 vuol dire che certi rapporti di forza sono ben delineati. Invece non solo Botteon e compagni si sono presi una succosa rivincita, ma lhanno addirittura infiocchettata con lo stesso 5-0 patito allandata. Dopo i tre singolari finiti 3-1 in avvio, Galvagni ha rimontato da 1-2 con Bielak e il colpo di grazia lo ha dato Botteon, risalendo da 0-2 (e 0-11 il primo set!) con Wierer.
Complice la sconfitta del Villa dOro a Reggio Emilia (niente giochetti fra emiliane: meglio così), si è intanto ripresa il secondo posto in classifica laltra squadra di Piras, il Proxima Star. Nel 5-3 con il Bolzano hanno brillato Mesaroli e soprattutto Manganelli, autore della tripla decisiva e del successo per 3-2 con Santifaller.
B2 MASCHILE [u]Risultati (tredicesima giornata):[/u] Marlengo S.Donà 5-1, Lavis Ts Service Sarentino 4-5, Vicenza Abano Terme 2-5, Treviso S.Marco Verona 5-0, Sarmeola Camposampiero 5-0. [u]Classifica:[/u] Sarentino p.24; Lavis Ts Service p.22; Marlengo p.20; Abano Terme p.16; Sarmeola p.14; S.Donà, S.Marco Verona e Camposampiero p.8; Treviso p.6; Vicenza p.2 (Sarmeola e S.Marco Verona una partita in meno). [u]Prossimo turno (8 marzo):[/u] Sarmeola Marlengo, S.Donà Treviso, S.Marco Verona Vicenza, Abano Terme Lavis Ts Service, Camposampiero Sarentino.
C1 MASCHILE [u]Risultati (tredicesima giornata):[/u] Besenello Cles 5-3, Villa dOro Modena Reggio Emilia 3-5, Villazzano Proxima Star Bolzano 5-3, Colorno Parma Città dei Ragazzi Modena 5-2, Bressanone Villazzano Immobiliare.doc 0-5. [u]Classifica:[/u] Reggio Emilia p.26; Villazzano Proxima Star p.18; Villa dOro Modena p.16; Cles, Colorno Parma e Città dei Ragazzi Modena p.12; Besenello e Bressanone p.10; Villazzano Immobiliare.doc p.8; Bolzano p.6. [u]Prossimo turno (8/9 marzo):[/u] Bressanone Cles, Besenello Colorno Parma, Città dei Ragazzi Modena Villazzano Proxima Star, Bolzano Villa dOro Modena, Villazzano Immobiliare.doc Reggio Emilia.
(andrea galler)