Fra i sei seconda categoria che hanno impreziosito la 21° edizione del “Memorial Demetrio Moser” l’ha spuntata il favorito, vale a dire il piemontese Roberto Negro (che sta, con i suoi 6338 punti, sulla soglia della ventesima posizione in Italia). Risultato mai in discussione: gli unici a strappargli un set, ma non di più, sono stati Moiseev in semifinale e Giacomo Moro in finale. Assieme a Stefano Guerrini, Negro si è aggiudicato anche il doppio libero, mentre i due singolari “minori” sono andati a Manfred Maffei (IV cat.) e al vicentino Renato Zannoni (ennecì).
Senza essere il più simpatico, Roberto Negro è però indiscutibilmente il più forte. Almeno nei limiti del memorial Moser, che quest’anno ha proposto (bravi gli organizzatori del Tt Lavis) un campo di partecipazione da leccarsi i baffi. Dietro il piemontese, a completare il seeding c’erano nell’ordine Stefano Guerrini, il russo del S.Pancrazio Sergej Kakorin, Davide Gusmini, Max Moiseev, Giacomo Moro e come migliori terza categoria Federico Guerrini e Peter Trafojer. Solo questi ultimi hanno mancato il traguardo dei quarti di finale, sostituiti da Georg Mueller e da Daniele Mesaroli. Non sorprende che il Mesa, fra i trentini, sia stato quello che ha fatto più strada. Malgrado il ko con Trafojer, dal girone di qualificazione è uscito come primo a causa della sorprendente sconfitta che lo stesso bolzanino ha incassato per mano del lombardo Scaravaggi, e quindi ha trovato un tabellone più praticabile, almeno all’inizio. Oddio, non che Mocellin sia un cliente facile, ma a Trafojer, che ha pescato Moro, è andata decisamente peggio. Comunque Mesaroli ci ha vinto in quattro set, tutti equilibratissimi, e la successiva legnata subita da Negro, rientrando ampiamente nel novero degli accadimenti inevitabili, è risultata indolore.
Oltre a Negro ha rispettato l’appuntamento con la semifinale anche Stefano Guerrini, al quale Mueller ha comunque sfilato il primo set, mentre Moiseev (contro Gusmini) e Moro (contro Kakorin) hanno ribaltato due pronostici che peraltro conservavano un buon margine di incertezza. Il torneo di Negro è praticamente cominciato a questo punto, e il piemontese non ha tradito le attese. Incapaci di scalfirne la solidità dalla parte del rovescio, che blocca al tavolo con una puntinata sulla quale ha un controllo totale, e ripetutamente presi in velocità non appena gli lasciavano aprire di dritto, né Moiseev né Moro sono riusciti ad ottenere altro che l’onore delle armi, sotto forma di un set ciascuno. Tuttavia, sia a loro due che alle sue precedenti vittime sarebbe probabilmente spiaciuto meno perdere senza la circostanza accessoria, e come tale perfettamente evitabile, di una specie di presa per i fondelli. Anche fatta salva la buona fede, e tenuto nella dovuta considerazione il carattere amichevole del torneo, non si capisce comunque perché mai si debba affrontare ogni match con un atteggiamento di malcelata superiorità, quello per capirci da “sforzati-pure-cocco-tanto-alla-fine-vinco-io”. Un atteggiamento che ha condotto Negro a vincere dei set a 2 (in semifinale con Moiseev, addirittura due volte) e a perderli sempre a 2 (in finale con Moro) con la stessa disinvolta noncuranza, e che in definitiva è indice di un rispetto per gli avversari che andrebbe come minimo perfezionato. Avendo però lui passato da tempo l’età della beata incoscienza, non è il caso di farsi troppe illusioni al riguardo.
In quanto agli altri trentini, i soli oltre a Mesaroli a qualificarsi per la fase ad eliminazione diretta sono stati Dorigatti, Di Gennaro e Alessandrini. Nessuno è andato oltre: ai primi due sono toccati rispettivamente Negro e Kakorin, più giocabile poteva essere Herbert Stanger per Alessandrini ma anche Nick, che forse ha perso un po’ di mordente, si è arreso in tre set. Fuori già nei gironi i due Larentis, Gilberto Michelon, Bottura, Dambour, D’Orazio, Botteon, Susanna Valer e Cristina Lorenzin.
Le emozioni e il divertimento, che la superiorità di Negro ha quasi del tutto tolto al singolare, non sono invece mancati nella gara del doppio libero. Specie nella finale, che lo stesso piemontese assieme a Stefano Guerrini si è aggiudicato in cinque set contro la federazione russa, vale a dire Moiseev/Kakorin. Le due coppie del Villazzano, cioè Alessandrini/Mesaroli e Botteon/Di Gennaro, sono uscite nei quarti rispettivamente per mano di Mueller/Nock e Guerrini/Negro.
Manfred Maffei si è imposto nel singolare riservato ai quarta categoria, e questa non è una bella notizia per le squadre trentine che sgomitano con il Bolzano per la salvezza in C1, cioè Lavis e Mezzolombardo. Al momento del dunque, Maffei ha infilzato tre lombardi uno dietro l’altro: il bresciano Salvati e il bergamasco Bertoli in cinque set, l’altro bergamasco Sciola in tre. A conti fatti, l’unica gara che ha rischiato di finire nelle mani di un trentino è stato il singolo ennecì, ma Luca Mattedi (Lavis) è stato fermato in finale dal vicentino Renato Zannoni.
Sing. masch. assoluto, ottavi: Negro b. Dorigatti 3-0 (5,6,1), Mesaroli b. Mocellin 3-1 (9,9,-9,11), Moiseev b. Salvati 3-0 (9,5,6), Gusmini b. Broccardo 3-0 (6,3,7), Kakorin b. Di Gennaro 3-0 (2,3,2), Moro b. Trafojer 3-0 (10,9,8), Mueller b. Guerrini F. 3-2 (5,8,-7,-10,11), Guerrini S. b. Stanger 3-1 (11,7,-7,5). Quarti: Negro b. Mesaroli 3-0 (3,6,7), Moiseev b. Gusmini 3-0 (8,7,10), Moro b. Kakorin 3-1 (7,-4,8,7), Guerrini S. b. Mueller 3-1 (-12,5,7,8). Semifinali: Negro b. Moiseev 3-1 (2,-7,2,11), Moro b. Guerrini 3-0 (8,9,7). Finale: Negro b. Moro 3-1 (-2,4,8,9).
Sing. masch. IV cat., quarti: Nock b. Valer S. 3-1 (9,-5,5,5), Sciola b. Michelon L. 3-0 (8,2,3), Maffei M. b. Salvati 3-2 (-5,7,2,-7,8), Bertoli b. Broccardo 3-1 (5,3,-6,8). Semifinali: Sciola b. Nock 3-0 (7,9,5), Maffei b. Bertoli 3-2 (-7,4,9,-8,9). Finale: Maffei b. Sciola 3-0 (9,6,9).
Sing. masch. nc, quarti: Agostini b. Sartorelli 3-1 (9,-5,3,7), Zannoni b. Moresco 3-1 (10,-5,6,6), Mattedi L. b. Ziller G. 3-0 (9,2,5), Vanzo b. Bonelli 3-0 (8,10,6). Semifinali: Zannoni b. Agostini 3-0 (11,1,6), Mattedi b. Vanzo 3-0 (6,8,9). Finale: Zannoni b. Mattedi 3-1 (-6,7,11,8).
Doppio libero, quarti: Guerrini S./Negro b. Botteon/Di Gennaro 3-0 (3,7,5), Mueller/Nock b. Alessandrini/Mesaroli 3-1 (6,-8,8,4), Bertoli/Mattanza b. Broccardo/Zannoni 3-2 (-7,4,-7,9,4), Kakorin/Moiseev b. Maccà/Moro 3-1 (7,-11,6,6). Semifinali: Guerrini/Negro b. Mueller/Nock 3-1 (10,7,-10,5), Kakorin/Moiseev b. Bertoli/Mattanza 3-0 (6,3,5). Finale: Guerrini/Negro b. Kakorin/Moiseev 3-2 (4,-2,-7,10,8).
(andrea galler)