Sono Andrea Galler (Besenello) e il duo formato da Nicola Alessandrini e Daniele Mesaroli (Villazzano) i nuovi campioni provinciali di terza categoria. Il torneo, ospitato dal PalaVela, ha messo di fronte 21 giocatori nel singolare e 11 coppie nel doppio. Numeri un po’ asfittici, ma mai quanto quello del singolare femminile: una sola iscritta, Susanna Valer.
Il problema con le ragazze è arcinoto: sono poche, e se anche quelle poche non vengono, inventarne di nuove non è proprio possibile. In campo maschile il discorso è più articolato, e merita un approfondimento.
Quest’anno il campionato provinciale si è tornato ad assegnare in prova unica, dopo parecchie stagioni contrassegnate viceversa dal trittico di tornei e dalla classifica cumulativa (meccanismi che invece rimangono in vigore a livello di quarta categoria). La scelta del nostro Comitato è stata in un certo senso imposta dal memorabile flop dell’anno scorso, quando delle tre prove previste se ne disputò solamente una. Problemi di date libere, e più ancora di palestre disponibili e di società interessate ad organizzare l’evento: fatto sta che il titolo rimase vacante, e non fu quello il più meraviglioso dei possibili messaggi pubblicitari per uno sport che qui da noi è tutt’ora malaticcio o addirittura in crisi seria, se si deve giudicarlo sulla base dei risultati ottenuti dalle squadre di vertice (tre retrocessioni certe e una quarta possibile sulle cinque presenze nei campionati nazionali). Contemporaneamente, si è deciso di modificare anche i criteri di ammissione per i giocatori di quarta categoria interessati a misurarsi con i terza, contaminazione necessaria visto che questi ultimi da soli non sarebbero sufficienti per mettere in piedi non si dice un torneo, ma neanche un gironcino eliminatorio. L’introduzione dell’obbligo di giocare almeno due delle tre prove di quarta per avere il lasciapassare per l’assoluto doveva, nelle intenzioni, da un lato favorire l’incremento delle iscrizioni ai tornei di seconda fascia, e dall’altro rendere più appetibile l’appuntamento clou, opportunamente collocato in chiusura di stagione.
Ebbene, un solo tentativo non fa statistica e dunque è presto per valutare la bontà del progetto. Tuttavia sembra di poter dire che nemmeno questo nuovo marchingegno sia riuscito ad incidere sul guaio principale del nostro tennistavolo, vale a dire l’interesse scarsissimo o addirittura nullo che molti fra gli atleti di punta dimostrano nei confronti dei tornei individuali. Un approssimativo elenco di coloro i quali avrebbero potuto migliorare la qualità e dunque la riuscita di questi provinciali (e mi scuso in anticipo per eventuali dimenticanze) comprende come minimo: i miei tre compagni del Besenello (Aldrighetti, Giongo e Pagliarusco), Alex Frianu e Luca Michelon del Lavis (mentre Simone Clementi, che più o meno mentre noi ci agitavamo dietro ad una pallina diventava papà per la seconda volta, è assente giustificatissimo: felicitazioni e auguri!), Antonio Manganelli del Villazzano assieme a Chiogna e ai due Girardi, Favetta e Stevanovic del Mezzolombardo, Campetti e Tamburini dell’Arco, Vigo e Mercurio del S.Giuseppe, ancora i vari Moratelli, Bravin, Brigo, Tomasi e Dambour del Besenello. Aggiungete Botteon, che ha dovuto rinunciare per infortunio, e Di Gennaro, campione nel biennio 2007/8 ma presente solo ad una delle tre prove di quarta categoria (peraltro vinta) e per questo escluso dall’assoluto, e avrete un’idea piuttosto precisa di quello che poteva essere ma non è stato. E’ verissimo che gli assenti hanno sempre torto, ma quando gli assenti sono una moltitudine non è possibile fare finta di niente.
Particolarmente sanguinose, almeno dal punto di vista del Villazzano e del suo eventuale gioco di squadra, sono state proprio queste due ultime defezioni. Il club collinare è ugualmente riuscito a portare in semifinale tre atleti, ma io mi sono trovato ad affrontare quello che storicamente mi dà meno fastidio, cioè Galvagni, mentre Mesaroli e Alessandrini si scornavano sull’altro tavolo. Ne sono venuti fuori cinque set appassionanti ma dispendiosi, risolti – forse un po’ a sorpresa - non dalla potenza di Daniele bensì dai block di Nicola. Il quale ha poi dovuto effettuare per la finale tali e tante regolazioni di angoli e di spinte (giacché il mio topspin paragonato a quello di Mesaroli fa più o meno la figura di una macchina a pedali al cospetto della Maserati) che ha perso la bussola, e dal 5-3 iniziale in suo favore ha incassato un parziale di 19 punti a 3 praticamente definitivo. E’ così arrivato il mio quinto titolo provinciale: avevo vinto gli altri quattro dal 2003 al 2006 senza interruzioni, dopodiché si erano alternati Di Gennaro (2007/8 come già detto) e Trafojer (2009), fino all’incredibile empasse dell’anno passato.
Alessandrini e Mesaroli si sono riscattati nel doppio, specialità nella quale risultano battibili solo se hanno la bontà di dividersi, alla ricerca di nuovi stimoli e di partners alternativi. Era accaduto nel 2009, e a beneficiarne eravamo stati io e Vigo, in una circostanza resa ancor più straordinaria dall’utilizzo da parte di Gabriele di una racchetta in prestito, con gomma antitop al posto della puntinata. Stavolta ci abbiamo riprovato, ma dall’altra parte si era ricostituita la coppia storica e dunque neanche il saggio ritorno alle racchette di proprietà è servito a qualcosa. Risultato quasi mai in discussione, mentre assai più emozionante si era rivelata la semifinale giocata dai due trentini contro Bottura e D’Orazio, che si sono trovati avanti 2 set a 1 e 10-9 nel quarto prima che Mesaroli centrasse due spigoli consecutivi, semplicemente scoraggianti.
Sing. masch. III cat., ottavi: Bosetti L. b. Larentis A. 3-1 (8,4,-7,7), Bottura b. Panizza E. 3-1 (9,-8,7,9), Fuitem L. b. D’Orazio 3-0 (5,8,6), Chilovi b. Bertagnolli 3-2 (-9,3,4,-9,5). Quarti: Galler b. Bosetti 3-1 (5,4,-8,9), Galvagni b. Bottura 3-1 (9,-12,13,5), Alessandrini b. Fuitem 3-0 (6,7,6), Mesaroli b. Chilovi 3-0 (7,9,5). Semifinali: Galler b. Galvagni 3-0 (5,8,8), Alessandrini b. Mesaroli 3-2 (13,-9,9,-8,5). Finale: Galler b. Alessandrini 3-0 (5,3,6).
Doppio libero, quarti: Alessandrini/Mesaroli b. Bertagnolli/Fuitem L. 3-1 (2,10,-7,1), Bottura/D’Orazio b. Chilovi/Ilitchov 3-1 (-7,8,7,7), Galler/Vigo b. Panizza/Zanon L. 3-0 (4,8,4), Galvagni/Moresco b. Bosetti L./Valer S. 3-1 (-4,3,7,10). Semifinali: Alessandrini/Mesaroli b. Bottura/D’Orazio 3-2 (-6,3,-9,10,7), Galler/Vigo b. Galvagni/Moresco 3-1 (7,9,-11,7). Finale: Alessandrini/Mesaroli b. Galler/Vigo 3-1 (7,-9,7,6).
(andrea galler)