L’ultima di andata dice bene al Lavis di B2, che consolida le proprie possibilità di confermare la categoria grazie al 5-4 sul Mestre (3 di Moiseev e 2 di Frianu), e al Villazzano di Manganelli, che in C1 piega ugualmente per 5-4 il S.Marco Verona. Sconfitti invece l’altro Villazzano, 0-5 con la capolista Leoniana, e il Besenello, che malgrado la tripla di Moratelli lascia al Bolzano (4-5) due punti d’oro in chiave salvezza. Parlando dei campionati provinciali, virano al comando S.Giuseppe e Lavis in C2, e due squadre del Bolghera in D1.
B2. Quel che il Lavis avrebbe dovuto fare la settimana scorsa, cioè approfittare dello scontro diretto con l’Us Settimo per staccarsi definitivamente dalla zona pericolosa e mettere più o meno al sicuro quest’altra salvezza, l’ha realizzato sabato al termine di una gara a più elevato coefficiente di difficoltà, e quindi con maggior gusto. Che poi tra l’ultima e la terza la differenza sia così impalpabile da consentire due risultati apparentemente contraddittori, questo è un discorso che riguarda certamente gli equilibri del girone ma ancor di più i pregi e i difetti del meccanismo swaytling, con il quale un 4-5 impiega in effetti assai poco – a volte bastano un topspin in campo e una retina a sfavore - a trasformarsi in un 5-4. Rimane il fatto che, dopo aver mancato l’occasione di piantare gli ultimi e definitivi chiodi nella bara dell’Us Settimo, il Lavis si è ripreso quei due fondamentali punti ai danni del Mestre, che qualche speranziella di agganciare la coppia di vertice magari la coltivava ancora. Così, invece, sembra tutto deciso, o almeno ben indirizzato: in vetta il Termeno e il Marostica vantano due gare di vantaggio su chi insegue, cosicché la promozione sarà affar loro, e sul fondo il Lavis è finalmente riuscito a scavare lo stesso divario tra sé e le ultime due. Poi, siccome a questo mondo non si può mai star tranquilli, alla ripresa dopo le feste (il 14 gennaio) il calendario proporrà proprio la trasferta a Treviso. Vincendo anche lì la permanenza in B2 sarebbe di fatto inattaccabile (e con 6 giornate ancora da disputare!), ma anche se le cose dovessero andar male rimarrebbe comunque un margine a favore.
Sono due le curiosità del match contro il Mestre che vale la pena segnalare: una tattica, una numerica. Credo per la prima volta in assoluto, ma di sicuro per la prima volta quest’anno, Moiseev ha schierato Michelon da n.2 e Frianu da n.3, ricavando come immediato svantaggio la quasi certezza di una partenza a handicap ma potendo d’altra parte contare sull’esperienza del roveretano in caso di arrivo in volata. Entrambe le eventualità si sono puntualmente verificate: il Mestre è scattato 2-0 grazie ai successi di Bragotto su Luca e di Czyzewski su Alex, ma quel che conta è arrivare a cinque e sul 4 pari proprio Frianu ha stecchito Bragotto. L’altra originalità riguarda le soluzioni dei vari singolari, tutti terminati sul 3-0 con la sola eccezione della sfida fra i due stranieri, nella quale Moiseev ha ceduto un set. In termini strettamente produttivi è stata un’altra brutta giornata per Michelon, ma Moiseev assicura che il ragazzo non ha perso né determinazione né competitività. “Gli manca solo qualche risultato per acquisire fiducia, e magari un po’ di brillantezza atletica per reggere i singolari più lunghi e intensi. Il problema è che l’anno scorso era pressoché sconosciuto e in molti lo prendevano sottogamba, ora invece tutti lo aspettano col fucile spianato. Inoltre il livello complessivo si è alzato, e gente con cui sia facile fare il punto non ce n’è. Però lui a tratti gioca addirittura meglio di Frianu, solo che in queste partite l’esperienza può rivestire un ruolo capitale. Per dire se Michelon è o non è idoneo alla B2, suggerisco di aspettare il prossimo campionato”.
C1. Qui le partite che ci riguardano e che sono finite al nono incontro sono addirittura due, e purtroppo quella che contava di più è finita male. Tra Besenello e Bolzano ci si giocava lo scomodo ruolo di fanalino di coda, condiviso alla vigilia; ruolo non lascia presagire nulla di buono per chi lo ricopre a metà stagione, scaramanticamente se non proprio statisticamente. Moratelli ha messo una gran tripla, impreziosita da un acrobatico recupero contro Ferraro che per due set non gli aveva fatto capire niente, e pure in cinque set Brigo ha battuto Schonafinger. Ma il Bolzano è stato forse più squadra, ha tenuto a secco Dambour e insomma si è preso due punti con i quali si appariglia al Bressanone e al Villazzano B, quest’ultimo bastonato senza tanti complimenti (e con soli tre set concessi) dal Leoniana Vicenza.
L’altro match concluso con il minimo scarto ha avuto come teatro la palestra di riserva del S.Marco, felicemente tornata nella piena disponibilità dei veronesi dopo la disavventura (e le conseguenti sanzioni) dello scorso 19 novembre. Allora il Villazzano B aveva avuto la vittoria in omaggio, stavolta la squadra A se l’è dovuta sudare tutta. D’altronde non è che si può regalare un titolare (Di Gennaro, assente) e mezzo (Mesaroli, ancora opaco) e pensare di venirsene fuori con un’esibizione di svolazzante leggiadria. Fortunatamente si è rivisto un Alessandrini efficace, autore di due punti personali così come Manganelli; e Mesaroli, pur con la testa altrove, non poteva proprio esimersi dal battere Crivellaro.
C2. Nei due principali campionati a carattere provinciale rimane solo una squadra a punteggio pieno: è il S.Giuseppe, il cui 4-2 contro il Lavis di Bottura ha però presentato qualche percentuale di rischio. La presenza di Alberto Rocca in sostituzione di un influenzato Mercurio ha garantito al Lavis due punti in partenza, e il quinto set tra lo stesso Bottura e Vigo sarebbe anche potuto andare diversamente. A me è toccato saggiare i progressi di Davide Bosetti, che dovrebbe qualche volta aprire lui per primo il dritto anziché affidarsi sempre e solo al contrattacco (oltretutto trovandosi molte volte lontanissimo dal tavolo), e di Cristina Lorenzin, alla quale mancano varietà e incisività nel servizio e un po’ di sensibilità quando deve palleggiare contro gomme non lisce. In compenso è ottimo l’anticipo sopra il tavolo, specialmente di rovescio, e in un gioco così lineare e naturale i margini di miglioramento sembrano ancora rilevanti.
Chi ha lasciato per strada il suo primo punto è il Lavis inserito nell’altro girone, che ha affrontato la trasferta a Cles senza Clementi. Ne è venuto fuori un pareggio, propiziato dalla doppia di Bertagnolli (12-10 al quinto con Gilberto Michelon) e dal successo di Dalpiaz sulla Susanna Valer, che i nonesi faranno forse un po’ fatica a valutare. In assoluto si può dire che vale oro, ma ripensando al vantaggio di due set sprecato da Fuitem contro lo stesso Michelon un po’ di mal di fegato magari è anche giustificato.
Il girone B è il più interessante, perché un solo punto dietro al Lavis c’è l’Arco, che contro il S.Rocco ha vinto 4-2 pur concedendo a Bianchini di tornare a fare il pieno, e la lotta per impossessarsi del terzo biglietto d’ingresso ai playoff è apertissima tra Cles, Mezzolombardo e Villazzano. Del Cles si è detto, le altre due hanno anch’esse pareggiato tra di loro, le distanze sono rimaste immutate e ci attende un girone di ritorno che promette scintille. Se poi si dovesse dare credito al pronostico di Favetta, secondo il quale “il S.Rocco (ora a 0 punti) è fortissimo e può ancora recuperare il ritardo”, allora più che scintille sarebbero fuochi d’artificio.
Meno appassionante il gruppo A, nel quale rimane solo da stabilire quale fra le altre due formazioni del Lavis, ora appaiate a quota 5 dopo che Dorigatti e D’Orazio si sono sbarazzati (5-1) del Cles di Zanon e Panizza, si aggiungerà a S.Giuseppe e Besenello nella post-season nobile.
D1. Sempre e solo vittorioso in precedenza, anche il Bolghera di Stracchi e Alessio Larentis si è visto imporre dal quinto turno il primo, parziale stop. E di nuovo è obbligatorio il riferimento agli assenti, in questo caso proprio Stracchi. L’Arco è andato vicino a centrare il colpaccio, perché Bonanno conduceva 2 set a 1 contro Larentis, ma va detto che subito prima anche Franz Montermini (pochissimo allenato, si può presumere, ma sempre pericoloso) si era fatto rimontare un identico vantaggio da Mosna. Il 3-3 finale consente al Borgo e al Lavis di avvicinarsi alla vetta, grazie rispettivamente ai successi per 5-1 sul Bolghera B (doppie di Jurny e Molinari, ad evitare il cappotto è stato Dallapè su Antonio Bernard) e per 4-2 a Molina di Fiemme (doppia di Capuano, tra i padroni di casa Giorgio Ziller non poteva fare tutto da solo).