Il raggiungimento dei quarti di finale nel recente torneo di Torino conferma il valore e giustifica le ambizioni di Jacopo Endrizzi, che oltre ad essere il giovane più promettente del panorama trentino è ormai stabilmente inserito nei primi venti in Italia nella categoria ragazzi.
A fermare la corsa di Endrizzi è stato il mantovano Daniele Pezzi, uno dei moltissimi prodotti di quell’autentica officina di tennistavolo che è il Castelgoffredo: indiscutibilmente più forte, anche se il 3-0 finale (6,9,6) sarebbe forse potuto essere meno severo se Jacopo non avesse affrontato il match con un misto di appagamento e complesso di inferiorità. In precedenza il giovane del Besenello aveva battuto, a livello di ottavi di finale, il quotato Francesco Calisto (Verzuolo) con il punteggio di 3-1, mentre aveva chiuso il girone di qualificazione con tre vittorie per 3-0 e una sola sconfitta (1-3 dal trevigiano Contin).
Tra gli allievi l’assenza del campione italiano, l’altoatesino Piccolin, aveva offerto nuove possibilità a molti altri atleti. Fra loro non è riuscito ad inserirsi Leonardo Endrizzi, fratello di Jacopo e unico altro trentino presente, stoppato dal modenese Michele Mirabella fin dai sedicesimi di finale. Ad Endrizzi non è bastato conquistare un vantaggio di 2 set a 1, e la stessa rimonta l’aveva subita nel girone preliminare per mano del genovese Enrico Puppo, n.6 d’Italia e capace poi di raggiungere le semifinali.