A sette anni di distanza Salvatore Mercurio è tornato a conquistare il titolo italiano paralimpico nel tennistavolo. Unico trentino in gara, agli assoluti di Lignano svoltisi lo scorso fine settimana Mercurio ha dominato il singolare maschile di categoria 8 (vi sono 10 categorie a seconda del grado di disabilità, quelle dall’1 al 5 riguardano i pongisti in carrozzina mentre quelle dal 6 al 10 coloro che invece hanno una mobilità propria).
La strada verso il tricolore si è aperta con il successo sul favorito n.1, il veronese Filippo Polindi, che ha fruttato a Mercurio il primo posto nel girone di qualificazione e un occhio di riguardo da parte dei successivi avversari nel tabellone ad eliminazione diretta. Archiviato il comodo 3-0 nei quarti contro il laziale Domenico Scatena, il match di semifinale con il veneto Stefano De Carlo è stato quello più difficile e combattuto, anche se limitatamente ai primi due set. De Carlo è infatti riuscito ad aggiudicarsi il secondo parziale ai vantaggi, pareggiando a quel punto il conto, ma quando Mercurio ha poi innestato una marcia superiore non c’è stata più partita (11-3 e 11-7 i punteggi degli ultimi due set). Vinta una semifinale che era probabilmente una finale anticipata, l’epilogo ha presentato assai meno problemi. Troppo morbida la resistenza offerta dal marchigiano Marco Faini, regolato in tre rapidi set.
A Lignano si sono sfidati circa un centinaio di atleti in rappresentanza di oltre 40 società. Il settore paralimpico della Fitet ha raggiunto negli ultimi anni importanti risultati a livello internazionale, e i pongisti italiani sono fra i più quotati a livello continentale.
(andrea galler)