Con il solo Jacopo Endrizzi capace di superare lo scoglio del girone eliminatorio, e tuttavia poi uscito negli ottavi di finale della categoria ragazzi, non si può certo definire indimenticabile la partecipazione trentina ai campionati italiani giovanili, che ha riunito a Terni oltre 500 atleti.
I trentini erano nove, e per quasi tutti il livello degli avversari è risultato troppo elevato. Respinti con quattro sconfitte in altrettanti incontri della fase di qualificazione Arianna Perozzo (Us Castelnuovo, giovanissime), Fabrizio Bonelli (Castelmolina, allievi) e Alice Zanon (Tt Cles, allieve), tutti presenti senza particolari ambizioni e invece con l’unico scopo di fare esperienza. Una vittoria a testa hanno ottenuto Lorenzo Bosetti (Lavis, juniores) e la compagna di club Cristina Lorenzin (under 21), mentre due successi sono riusciti a centrare Antonella Andreata (Castelnuovo, giovanissime), Filippo Delvai (Castelmolina, ragazzi) e Leonardo Endrizzi (Besenello, allievi). Anche per tutti costoro, tuttavia, i successi parziali sono serviti a rendere meno amaro il soggiorno umbro, non certo a rendere possibile il passaggio del turno. Avrebbe forse potuto fare meglio Leo Endrizzi, andato a segno sempre per 3-0 contro il siciliano Catarsini e contro il perugino Zandrini, ma poi caduto sia di fronte al figlio d’arte Gaybakyan (n.15 in Italia) sia per mano dell’anconetano Barchiesi (n.20). Contro quest’ultimo ha ingaggiato una furibonda battaglia nei primi quattro set, terminati tutti ai vantaggi, prima di arrendersi nettamente nel quinto (2-11), metà per stanchezza e metà per la delusione susseguente a qualche colpo sfortunato.
Al più giovane degli Endrizzi, Jacopo, è dunque toccata tutta intera la responsabilità di rendere meno effimera la presenza trentina. Il ko iniziale contro il messinese Zaccone non sembrava annunciare una grande giornata, ma le vittorie in tre set su Vendramini (Vigevano), D’Alessandris (Frosinone) e Giardi (S.Marino) proiettavano ugualmente Endrizzi nel tabellone ad eliminazione diretta. Qui subito maturava un inatteso exploit, perché tale si deve ritenere l’affermazione per 11-9 al quinto set sul palermitano Antonino Amato, n.12 in Italia (Endrizzi lo segue di tre posizioni). L’ostacolo successivo si è però rivelato insuperabile, e d’altronde contro il n.3 nazionale Daniele Pezzi, proveniente da quella fucina di talenti che è il Castelgoffredo Mantova, Jacopo aveva già perso quest’anno sia ad Este che a Torino. I parziali piuttosto netti (11-4, 11-7, 11-5) ben descrivono la superiorità del pongista lombardo, e rinviano ad un’altra occasione l’assalto di Endrizzi al vertice della sua categoria.
(andrea galler)