Non riesce a Salvatore Mercurio la riconferma del titolo italiano paralimpico vinto l’anno scorso. Nell’edizione 2013, disputata a Lignano, si è dovuto arrendere in semifinale al veronese Polindi. Parziale riscatto nel doppio: con il meranese De Chiara ha raggiunto la finale, persa in quattro set da Baroncelli/Furlan.
La rivalità con Filippo Polindi si è naturalmente sviluppata perlopiù nell’ambito ristretto delle gare paralimpiche, ma quest’anno ha proposto anche due appendici a livello di serie C, visto che il S.Giuseppe e il S.Marco Verona si sono trovati nello stesso raggruppamento. Aver vinto entrambe quelle sfide deve aver rafforzato in Mercurio la sensazione di superiorità, magari lieve ma sensibile, e d’altronde lo stesso ruolo di campione in carica certo non favorisce atteggiamenti remissivi o timorosi. Invece questo nuovo capitolo della rivalità ha avuto un andamento sorprendente e inatteso, anche se a ben vedere Mercurio ha sostanzialmente confermato il momento non brillantissimo evidenziato proprio negli ultimi incontri di campionato. Le due partite del girone eliminatorio del singolo di classe 8 (33-8 sia al siciliano Vasta che al bergamasco Pesenti) non sono probabilmente servite neanche come riscaldamento, e il primo ostacolo serio si è già rivelato fatale. Polindi ha incamerato a 9 e a 8 i primi due set, Mercurio ha provato a reagire nel terzo (11-6) ma nel quarto è stato di nuovo il veronese il più incisivo (11-7).
In finale Polindi si è poi arreso al meranese Samuel De Chiara, opportunamente – vien da dire – scelto da Mercurio come compagno di doppio. Nella gara open comprensiva delle classi dalla 6 alla 10 (il grado di disabilità viene ordinato in 10 classi, la 1 rappresentando il grado massimo e la 10 quello minimo) i due si sono via via sbarazzati dei torinesi Cordua/Ciregna, dei siciliani Nicotra/Alecci e dello stesso Polindi in coppia con l’altro veneto Pravadelli. La finale contro Furlan e Baroncelli, tesserati per il Tt Vicenza, ha avuto storia solo nel primo set, perso ai vantaggi, e nel terzo, vinto 11-4. Troppo forte Baroncelli, tanto è vero che al successo nel doppio 6-10 e nel suo singolo di appartenenza (classe 9) ha aggiunto anche quello nel singolo open 6-10, gara nella quale Mercurio è uscito già negli ottavi di finale per mano del pugliese Motolese.
(andrea galler)