La società sportiva Vallecamonica ha organizzato sui tavoli di Angolo Terme (BS), la 23° edizione del Trofeo Transalpino, manifestazione giovanile internazionale allestita ogni anno in una regione diversa, che ha richiamato quest'anno in provincia di Brescia giocatori provenienti da quattro nazioni diverse: Svizzera, Austria e Slovenia, oltre che l'Italia.
Il comparto italiano era anche il più nutrito in termini di rappresentazioni, posto che, fra maschile e femminile, si sono mossi gli atleti di Piemonte, Lombardia(x2), Alto Adige, Trentino, Veneto e Friuli, a fronte di Svizzera Centrale, Slovenia e Stiria (Austria). Della provincia di Trento hanno preso parte Jacopo Endrizzi, Luca Necula Mina e Michele Valentinotti nel settore maschile ed Antonella Andreata, Stefania Demonte e Giulia Endrizzi nel femminile, tutti guidati, prima in autostrada e poi in campo, da Maxim Moiseev e Alessio Larentis. La formula del Transalpino richiama quella della Coppa Davis, ovvero due singolari, il doppio ed eventualmente due ulteriori singolari, con incontri perciò al meglio dei cinque match, doppio compreso, e con la possibilità di operare sostituzioni dopo la prima tornata.
Proprio il doppio si è rivelato spesso determinante in negativo, a scapito dei nostri ragazzi, che, nel girone a tre in cui erano inseriti, non sono riusciti ad aggiudicarsi quello che probabilmente sarebbe stato decisivo, contro la Svizzera Centrale, sul punteggio di un incontro pari. Perso il doppio, la seconda tranche di singoli ha ribadito la perfetta parità che si era verificata nella prima, scandita da una vittoria per parte fra J.Endrizzi e L.Necula contro i due loro contendenti elvetici. Il 3-2 finale che li ha visti sconfitti rimane quindi una disdetta, contando che è stato quell'incontro inaugurale ad aver impedito loro di proseguire per accedere alla fase ad eliminzione diretta. La successiva sconfitta con la Lombardia era invece largamente attesa, una volta fatti entrare in campo, fra i ranghi dei padroni di casa, Mutti e Bressan. Più bilanciate sono state le partite nel girone di consolazione, in cui anche M.Valentinotti si è alternato con continuità ai suoi compagni, e le sconfitte di misura con Stiria e Veneto hanno mostrato una volta di più quanto il doppio abbia inciso ai danni della squadra trentina maschile, giunta alla fine ultima sebbene a un passo dal superamento del girone e quindi da un possibile sesto posto.
Decisamente più incisiva la concorrenza che le ragazze (Andreata, Demonte, G.Endrizzi) hanno opposto alle rivali, ancora una volta svizzere e lombarde (le squadre dei gironi maschili e femminili erano le stesse). Dopo il prevedibile k.o. contro la Lombardia/A, è arrivato prima il rotondo successo sulla Svizzera grazie ai successi di Antonella e Stefania, quindi, nel tabellone finale, quello più sofferto per 3-2 sulla Stiria, che ha permesso alle trentine di entrare fra le prime quattro, e di uscire sconfitte soltanto in seminifinale dalla Lombardia/B, con un pizzico di rammarico per la mancata medaglia, a causa della finalina per il terzo e quarto posto portata a casa dalla Slovenia.
Dalla combinazione fra il quarto posto femminile e il decimo maschile è scaturito il quinto posto generale per il Trentino, andato a collocarsi a metà strada fra le 10 regioni presenti; un risultato di buon livello se si considera il bacino non certo vasto dal quale Max ed Alessio possono attingere per convocare i giovani da portare ai tornei extra regionali.
A corredo delle gare a squadre si sono poi giocate quelle individuali, finite anch'esse nelle mani delle formazioni lombarde, team che hanno fatto incetta di medaglie approfittando del fatto di poter schierare due formazioni, privilegio questo riservato alla regione ospitante, com'era stato per il Veneto l'anno scorso e per l'Alto Adige nel 2012. Sono riusciti a ritagliarsi uno spazio Jacopo ed Antonella, giunti nei primi otto, mentre sono rimasti più attardati gli altri, giustificati però dal fatto di essere più giovani e potendo quindi contare su altri anni di partecipazioni.