Lo scorso 11 dicembre, presso il Centro per lo Sport e del Tempo Libero di Cles si è tenuta la Festa finale del Progetto “Tennistavolo per tutti e per tutte le età”. Il progetto ha preso inizio a febbraio e, passando per varie fasi, si è concluso a fine anno su tutto il territorio nazionale. A seguito della partecipazione a un bando pubblicato da Sport e Salute S.p.A la Federazione ha ottenuto con il progetto “Tennistavolo per tutti e per tutte le età” l’attribuzione di un contributo riferito alla linea d’intervento denominata “Over 65 e soggetti fragili”. Nello specifico, il progetto si rivolge a persone over 65, con l’obiettivo prioritario di accrescere la consapevolezza dei benefici dell’attività fisica, offrendo occasioni per mantenersi attivi che tengano conto delle mutate esigenze e stili di vita; e a soggetti fragili, con l’obiettivo prioritario di rendere lo sport accessibile a tutti e di incidere sulle ragioni, oltre quelle economiche, che ad oggi allontanano dallo sport le persone in contesti di svantaggio psico-socio-economico.
Il progetto mette a disposizione risorse materiali e finanziarie alle società sportive, e non, per offrire un corso di cinquanta ore di avviamento al tennistavolo a soggetti anziani o fragili. Il corso, quindi, può essere organizzato da società già affiliate alla FITeT o da realtà non FITeT che per partecipare al bando si devono affiliare o aggregare in funzione dello statuto. Il tecnico Alessio Larentis è stato incaricato di coordinare le società aderenti in Trentino ed in Veneto assistendole per tutta la durata del percorso. Inizialmente si erano candidate diverse realtà trentine, ma dopo una prima fase di selezione, per mancanza dei requisiti o per rinuncia, hanno portato a termine il progetto sei associazioni; due di queste erano già affiliate alla Federazione mentre quattro nuove realtà si sono aggregate. Su scala nazionale hanno completato il percorso circa 170 società; quindi nel caso del Trentino, si può affermare che sia stato un ottimo risultato, se si tiene conto che è una sola provincia.
Lunedì 11 a Cles il direttore d’orchestra è stato Enrico Panizza, tecnico e consigliere del Comitato provinciale della FITeT, che ha diviso la palestra ad isole per poter incontrare le varie necessità delle diverse utenze che si sono presentate.
Così il referente Alessio Larentis ha descritto le associazioni che hanno aderito: “GSH (cooperativa sociale) ha organizzato il corso per disabili “gravi” in una sede a Sporminore coinvolgendo in molti incontri anche alcuni tecnici federali del Cles, sotto la supervisione della referente progettuale Venera Russo con cui mi sono interfacciato molto spesso ed ho trovato grande collaborazione; S.A.D. nello specifico ha partecipato realizzando il progetto in una fantastica struttura per anziani autosufficienti ubicata a Ruffrè il cui referente è stato il ben noto Maurizio Suighi; per la Civica Casa di riposto di Trento ha aderito la Casa di riposo di Gabbiolo dove le referenti Anna Ballico e Karen Avi hanno organizzato addirittura due cicli di 50 ore coinvolgendo e tesserando 26 anziani della struttura; Panathlon ha attivato il corso nell’ospedale riabilitativo Villa Rosa grazie al referente Massimo Bernardoni. Per quanto riguarda le società già affiliate, l’US Oratorio Perginese nella persona del presidente Paolo Andretta è riuscita a coinvolgere sei corsisti tra disabili ed Over65; l’US Virtus Rovere, dove ho fatto io da referente, ha organizzato un corso per over65”.
La manifestazione di Cles è stata molto apprezzata da tutti i partecipanti che hanno potuto condividere l’esperienza con le altre realtà territoriali. In palestra oltre a Larentis e Panizza hanno collaborato alla gestione del programma anche Luciano Chilovi e Luca Necula. È stato anche organizzato un mini torneo informale.
Per concludere, è d’uopo ringraziare chi ha potuto fornire sostegno al progetto e alla manifestazione finale: FITeT, Fondo Comune delle Casse Rurali Trentine, Allitude, Autobrennero, CTT Cles e BIM Adige Trento.