Approfittiamo di questa lunga pausa dei campionati per coinvolgere una società finora trascurata, l’Oratorio Perginese. Lo facciamo con il suo giocatore più rappresentativo, anche se la solida democrazia interna ha determinato una stesura a sei mani: Andreatta, Refatti e Bello.
1.Un punto in 6 gare di D1 è pochino. Avete avuto difficoltà inattese o è proprio quella la giusta espressione del vostro valore?
Quest'anno non siamo mai riusciti a schierare la formazione titolare per via di acciacchi e influenze varie. Refatti dopo la prima di campionato si è fermato per via di una epicondilite (sarebbe il "gomito del tennista”) e non è più rientrato. Io e Bello invece ci siamo alternati con le influenze. Questo ci ha fatto perdere molti allenamenti fra noi tesserati e così abbiamo perso smalto. Detto questo, forse qualche punto in più in classifica ci poteva stare.
2.Cosa vi aspettate dai playout? E magari riuscite a formulare un pronostico anche per i playoff?
Per quanto ci riguarda speriamo di vincere almeno la prima eliminatoria, per portare a casa il "punto della bandiera". Per i playoff ci sbilanciamo in una classifica virtuale:
1 S.Rocco
2 Cles
3 Lavis
3.A proposito: meglio il girone unico all’italiana e stop, oppure preferite lo sdoppiamento e la postseason con l’eliminazione diretta?
I playoff sono indispensabili per i campionati dove non si possono evitare i gironi per via del numero di squadre partecipanti (teoricamente dal prossimo anno anche la D1 verrà organizzata a girone unico). E' un peccato che un campionato possa essere rovinato all'ultima partita. A tale riguardo i campionati provinciali li preferivamo con la formula swaytling completa, magari aggiungendo una variante per far giocare a tutti almeno due partite nel caso specifico di un 5-0: far disputare la sesta partita valida solo per la classifica individuale. Diciamo che risolverebbe il problema per il quale è stato introdotto il "mini swaytling".
4.Tu e Bello andate verso i 40, Refatti verso i 70. Nel prossimo futuro la Perginese sarete ancora voi o c’è qualcosa che si muove in prospettiva? E in generale, quali difficoltà incontrate nel coinvolgere altri tesserati (specialmente giovani)?
Purtroppo la Perginese saremo ancora noi. Un paio di ex giocatori extra perginesi sono tornati in attività, ma hanno già anche loro superato i fatidici "anta". Prospettive non ce ne sono e da parecchi anni non se n'è vista l'ombra a causa dell'assenza del direttivo della società. E' un vero peccato perchè il bacino di utenza della zona potrebbe competere con altri Comuni di pari dimensioni. Tanto è vero che i giovani all'oratorio non mancano.
In realtà, il tasto dolente della Perginese è proprio che il presidente ha praticamente abbandonato la gestione della società da quando i suoi figli e i suoi nipoti hanno smesso di giocare a tennistavolo. A conferma di questa assenza totale, nelle ultime stagioni potrebbero esprimersi molte squadre ospiti che hanno trovato la palestra e gli spogliatoi senza riscaldamento e igiene adeguati: anzi, ne approfittiamo per scusarci con tutti (siamo arrivati allo sciopero agonistico per ottenere la palestra riscaldata). Inoltre quest'anno non abbiamo potuto disputare il primo torneo V e IV categoria per il tardivo tesseramento. Sottolineiamo che noi atleti non ci siamo mai sottratti nel dare la nostra disponibilità per gestire parzialmente o totalmente le attività di segreteria della società, ma non ce ne viene data la possibilità.
5.Non una situazione invidiabile, la vostra. La Fitet può fare niente? E in generale, avete voglia di buttare lì due o tre suggerimenti che vi piacerebbe veder trasformati in realtà per il nostro tennistavolo?
Qualsiasi aiuto o suggerimento per superare questo stallo è benvenuto. Confidiamo nella "moral suasion" di Piras o del comitato provinciale Fitet. Per il resto, come già detto preferiremmo la formula swaytling con la variante del sesto incontro. Inoltre toglieremmo o abbasseremmo la tassa per lo spostamento delle gare, che per la nostra società sempre in rosso non è sostenibile. Poi, visto che stiamo per arrivare agli "anta" o li abbiamo già oltrepassati, preferiremmo le palline grandi come prugne per venire incontro all'età che aumenta e alla vista che diminuisce. Apprezziamo inoltre gli stage giovanili e le attività promosse dalla Fitet, speranzosi di potervi accedere nei prossimi anni se riusciremo a far partire un'attività giovanile.
(andrea galler)