La stagione 2021-22 dell’O.A.T.T. Arco si conclude con una promozione e una retrocessione, che in sostanza conservano la permanenza di una squadra in C2 e una in D1. Qual è la vostra valutazione della stagione appena conclusa?
Hai già osservato tu che di fatto non è cambiato nulla circa la presenza delle compagini di D1 e C2 nei rispettivi campionati; la stagione appena trascorsa è stata davvero di transizione, si è giocato per mantenere le posizioni acquisite. Inoltre, diverse defezioni causa COVID 19, no vax e altro non ci hanno permesso di esprimere al meglio le nostre peculiarità. Sempre al limite del numero minimo dei componenti delle formazioni abbiamo cercato di capitalizzare al meglio la situazione e onestamente mi pare che l’obiettivo sia stato raggiunto.
Forse l’aspetto più rilevante in questa stagione per la vostra società è stata la ripresa dell’attività giovanile. Come è nato questo gruppo di ragazzi che seguite?
E’ stata fatta molta propaganda sia scolastica che di “radio scarpa” (passa parola …) nei tre principali Comuni del Basso Sarca (Arco, Riva, Dro): notavo che,curiosamente, la provenienza dei giovani atleti (U11, U13, U15, U17) non annovera alcun atleta arcense. Ora, dopo 4 mesi di Scuola Sport (iniziativa di educazione allo sport indetta dal CONI nei plessi scolastici di primo grado della Provincia di Trento, alle classi 3e e 4e) sembra che si avvicinino alla disciplina anche U10, maschi e femmine.
Abbiamo notato che negli stage giovanili alla Vela organizzati dal Comitato si sono riviste dopo qualche tempo le divise blu dell’O.A.T.T., aspetto che dà merito soprattutto ai tecnici che vi stanno dedicando tempo ed energie. Come vivono questi nuovi atleti il confronto con i loro coetanei di altre società? è un momento atteso o temuto?
Credo che l’atteggiamento verso la competizione sia al tempo stesso inquietante e stimolante, non solo per le giovani leve, ma un po’ per tutti gli atleti; poi, è ben vero che l’esperienza e la conoscenza degli avversari delle altre squadre, concretizzatisi negli anni di frequentazione dell’ambiente pongistico, attenua i timori dei veterani, ma penso che l’attesa del confronto agonistico sia di pari intensità tanto per i “veci” che per i giovani virgulti … In ogni caso, visti anche i risultati di alcuni dei miei allievi, mi sembra che la competitività e l’agonismo abbiano prevalso sulla preliminare incertezza delle gare …
Quali sono gli obiettivi dell’O.A.T.T. Arco per la prossima stagione?
Purtroppo non siamo dotati di una struttura particolarmente capiente, la nostra palestra può contenere al massimo nove tavoli; tuttavia l’intento è quello di dedicarne un bel po’ alle giovani leve (che hanno un giorno di allenamento sempre dedicato a loro) e poi, giocoforza, istituire dei “turni”. Abbiamo anche diversi nuovi giocatori di maggiore età (Over 18), molto determinati e motivati, con cui probabilmente riusciremo a comporre delle compagini da far giocare nelle categorie inferiori (D2,Coppa Trentino, ecc.). Ai ragazzi più giovani vedremo di far effettuare i Campionati Giovanili, gli eventuali stages proposti dal Comitato, ecc
Personalmente, in maniera totalmente autonoma, sto cercando di coinvolgere nella pratica del tennistavolo anche bambini e bambine in età pre-scolare (convinto da sempre che un’iniziativa del genere possa riservare non poche sorprese, considerato che a quell’età i bimbi sono delle spugne in grado di assorbire qualsiasi nozione in tempo reale), mediante un sistema progressivo/modulare di cui è già stato depositata richiesta di brevetto e che richiede tuttavia materiali speciali ed accorgimenti costruttivi inediti per la sua attuazione, già sottoposti ad opportune ditte di carpenteria leggera. Di tale iniziativa, grazie all’interessamento del Presidente del Comitato Trentino, è stato messo al corrente un incredulo Direttore Tecnico del Settore Giovanile Nazionale FITeT, il Dott.Quarantelli, che è in attesa di sviluppi (purtroppo lenti, anche a causa dei rallentamenti dovuti al COVID ed alle successive incombenze dei bonus edilizi (leggi 110%) che hanno ingolfato le ditte preposte alla collaborazione realizzativa).
Dovremmo comunque essere in dirittura d’arrivo, dopo svariate prove di materiali dovremmo riuscire a realizzare un prototipo completo di tale sistema plausibilmente prima del prox autunno, ma già nel corso dell’estate dovrei poter aver la possibilità di saggiare le capacità pongistiche di bambini e bambine della Scuola Materna. Staremo a vedere.
Ciao e grazie.
Gianfranco Bigaran