L’associazione di promozione sociale “Sport senza frontiere” è attiva da alcuni anni nel mondo del tennistavolo trentino. Il presidente Marcello Carli e il direttore Enrico Capuano hanno cortesemente risposto ad alcune domande che abbiamo rivolto loro per conoscere meglio questa realtà.
1. Le magliette blu di “Sport senza frontiere onlus” sono diventate una presenza fissa nelle palestre del tennistavolo trentino, in occasione di tornei giovanili e non solo. Ci potreste presentare “Sport senza frontiere”? è una realtà nazionale o solo locale?
SSF – Sport Senza Frontiere Trentino è un’associazione di promozione sociale nata a Trento nel 2016 con l’obiettivo di favorire l’integrazione ed il benessere di minori in condizioni di fragilità e vulnerabilità sociali, economiche e/o familiari attraverso iniziative e progetti che utilizzano lo sport come strumento inclusivo.
Nelle aree geografiche dove ha attivato i propri interventi, l’attenzione di SSF si è principalmente rivolta a bambine e bambini, ragazze e ragazzi fra i 6 ed i 14 anni, nella maggior parte dei casi figli di genitori stranieri o di origine straniera, per lo più provenienti dall’est Europa e per lo più inseriti in famiglie monoreddito e che spesso versano in condizioni di difficoltà socio- economica.
Sport Senza Frontiere Trentino APS è una realtà locale ma che può operare anche su base nazionale e/o internazionale attraverso SPORT SENZA FRONTIERE onlus - una realtà nazionale con sede a Roma - che consente alla realtà trentina l’utilizzo del proprio marchio, riconosciuto sia a livello nazionale e internazionale (sia in Europa che nel Mondo).
Le magliette con il marchio SPORT SENZA FRONTIERE (magliette di vari colori… blu, rosse, bianche e viola) sono indossate dai ragazzi che aderiscono ai progetti e ai laboratori dell’associazione nonché dai formatori, istruttori e dai volontari che li seguono ogni giorno.
In Trentino, negli ultimi cinque anni, tramite le collaborazioni attivate con Associazione Provinciale Per i Minori – APPM Onlus, Fondazione Crosina Sartori Cloch, ITAS Solidale, Banca Intesa, Arcidiocesi di Trento – Caritas Diocesana, Cassa Centrale Banca, Lions Club Trento Host, Fondazione CARITRO, Fondazione Trentina per il Volontariato Sociale, Provincia Autonoma di Trento, Comune di Trento e Comune di Lavìs, Regione Trentino Alto Adige, USD Villazzano, ASD Tennis Tavolo Lavis, ASD Easy Ramp, SND Nuotatori Trentini, CSI Trento e UISP del Trentino, Associazione culturale degli ucraini in Trentino RASOM APS, CUS Trento – Centro Universitario Sportivo e vari istituti scolastici del territorio, SSF Trentino APS ha proposto le proprie attività nei territori dei comuni di Trento, Lavis, Besenello, Levico Terme, Pergine Valsugana e Altopiano della Vigolana, concretizzando alleanze con la popolazione e gli enti del tutto inaspettate.
Sul piano internazionale SSF Trentino APS è altrettanto conosciuta in quanto ha ideato e gestito il progetto PIPO - PING PONG WITHOUT FRONTIERS che - attraverso un finanziamento europeo sulla linea ERASMUS PLUS - ha coinvolto ragazzi e ragazze provenienti dall’Italia (a Trento e Senigallia), Slovenia, Slovacchia e Bulgaria nella realizzazione di laboratori inclusivi di tennistavolo.
2. In Trentino quali attività propone “Sport senza frontiere”?
Il cuore dell’attività di SSF Trentino APS è la realizzazione di un programma di prevenzione, di inclusione e di benessere sociale attraverso lo sport rivolto a minori, avendo particolare attenzione a giovani e ragazzi con difficoltà socio-economiche. Il programma mira all’accompagnamento diretto di bambini e ragazzi in percorsi educativo-sportivi di diverso tipo in collaborazione delle associazioni sportive aderenti alla rete SSF (con la quale hanno sottoscritto un formale “Patto di Collaborazione”). I percorsi sportivi e agonistici dei ragazzi vengono realizzati da tecnici SSF di alto livello (si scelgono persone possibilmente con esperienza sportiva internazionale) ma con altrettanta e documentata esperienza educativa. Essi sono inoltre strettamente coadiuvati e accompagnati da un team di professionisti (educatori e pedagoghi) che li affiancano nella formazione sociale e soprattutto nella gestione e nel monitoraggio dei rapporti con le famiglie.
Oggi SSF Trentino APS attiva laboratori con diverse associazioni sportive in particolare nel campo del tennistavolo, del nuoto, del pattinaggio su rotelle (rollerblade) e del pilates.
3. Quindi il tennistavolo è una delle attività che proponete. Perché proprio il tennistavolo?
Il tennistavolo è uno degli sport più praticati al mondo e soprattutto più inclusivi.
È praticabile da tutti, a tutte le età, a tutti i livelli ed indipendentemente dal sesso. Si può giocare sia all’aperto che al chiuso, piace a tutti - in particolare alle mamme perché “non è uno sport di contatto” - e ultimamente è molto richiesto dalle ragazze. I primi laboratori proposti nel 2017/2018 - offerti a Trento nell’ambito di una collaborazione con la Fondazione Crosina Sartori Cloch - hanno avuto un successo imprevedibile, pertanto le attività sono proseguite anche su altri territori trentini.
4. Abbiamo notato che i vostri atleti partecipano alle competizioni come fossero tesserati del Lavis. Come mai?
SSF Trentino APS non è un’associazione sportiva ma lavora direttamente con le associazioni sportive.
Per svolgere attività agonistica e quindi fare tornei federali i ragazzi devono essere tesserati necessariamente con una associazione sportiva dilettantistica. L’ASD TT Lavis è stata una delle prime realtà sportive a sottoscrivere con SSF il “Patto di Collaborazione” e da subito ha messo a disposizione gratuitamente - sin dai primi laboratori - attrezzature e volontari a sostegno delle iniziative. La collaborazione si è poi successivamente consolidata e oggi nel territorio di Trento quasi tutti i ragazzi che seguiamo come SSF sono tesserati per questa organizzazione sportiva. Ma per la realizzazione dei laboratori SSF la provenienza societaria e/o di tesseramento non è affatto un problema, anzi.
Recentemente abbiamo collaborato anche con dei ragazzi di varie società sportive sia trentine come per esempio ragazzi di Trento (Bolghera e Villazzano), Besenello, Cles, che di altre regioni, ad esempio del Friuli Venezia Giulia e Marche. Quest’anno abbiamo anche collaborato con molti studenti universitari e dottorandi (anche stranieri, in particolare tedeschi) tesserati presso il CUS Trento.
SSF Trentino APS è un progetto trasversale che esula dalle appartenenze sociali, linguistiche ed economiche.
Nei suoi laboratori SSF adotta un proprio protocollo di intervento socio sportivo che prevede una forte presenza (anche numerica) di figure adulte significative sul piano educativo e sportivo a sostegno dei ragazzi.
Nelle prossime settimane – per esempio – sarà nostro ospite per tre fine settimana un tecnico come Yang Min, grande campione di tennistavolo, ex numero 18 al mondo e atleta olimpico.
I genitori dei ragazzi hanno coniato il termine “AGONISMO FELICE” per definire il nostro modello operativo. Intendiamo adottare questo motto come nostro “marchio di fabbrica”.
5. La vostra è un’attività di volontariato puro come quella di altre società?
SSF è un ente iscritto al Registro delle Associazioni di Promozione Sociale – APS della Provincia Autonoma di Trento quindi in transito verso l’automatica iscrizione al Registro Unico Nazionale del Terzo Settore - RUNTS. Si avvale di collaboratori retribuiti, professionisti e di molti volontari. Il volontariato è un aspetto essenziale della nostra realtà ma occorre dire che viene gestita da SSF Trentino APS in modo professionale ed organizzato. Per far capire l’attenzione che viene data a questo comparto d’azione vorrei citare il programma formativo per volontari, uno format di SSF Trentino APS ormai molto conosciuto (che è stato citato come buona prassi dalla Scuola dello Sport delle Marche nel 2018) denominato, “L’Accademia dell’Animatore” che negli anni ha erogato centinaia di ore di formazione gratuite a giovani e ragazzi interessati ad avvicinarsi come volontari al mondo SSF.
Devo dire che, di norma, i volontari più giovani in genere vengono coinvolti nella realizzazione delle attività dirette con i ragazzi. I volontari più adulti invece (in particolare dirigenti, insegnanti, politici, commercianti e liberi professionisti) sono maggiormente impegnati nel sostegno delle campagne di raccolta fondi.
A breve SSF attiverà lo strumento del servizio civile – SCUP per sostenere le proprie attività e per offrire ai ragazzi interessati un interessante percorso di emancipazione sociale e lavorativa.
6. Qual è il vostro bilancio di questi primi anni di attività nel mondo del tennistavolo?
Rispondo con un dato che abbiamo riportato ai media e alla Provincia Autonoma di Trento in riferimento ad un progetto realizzato nel 2021 - JOYPONG - , e dunque in un periodo molto difficile per le restrizioni pandemiche. Nonostante tutte le problematiche legate ai protocolli sanitari, tra Trento e Lavis abbiamo coinvolto nei nostri laboratori oltre 400 ragazzi e formato con i nostri corsi oltre 20 giovani volontari. Un risultato veramente incoraggiante anche perché ha avuto un diretto impatto sul numero degli iscritti ai nostri laboratori e di riflesso sul numero dei tesserati. Molti ragazzi intercettati nelle varie iniziative hanno poi iniziato a svolgere attività agonistica, seguiti dai nostri istruttori. Oggi il settore tennistavolo di SSF segue stabilmente nelle proprie palestre circa 40 minori e una trentina di adulti (tra studenti universitari inviati dal CUS e genitori dei ragazzi). Alcuni ragazzi seguiti, oltre ad aver vinto i campionati giovanili provinciali di riferimento, si sono qualificati per i campionati italiani ottenendo – in alcuni casi – risultati sorprendenti.
A Rimini, nel mese di giugno, una delle nostre ragazzine è addirittura entrata nel tabellone finale, qualificandosi tra le prime 16 atlete Under 11 d’Italia.
Sul piano del riconoscimento delle attività svolte va segnalato che il nuovo programma di formazione dei volontari e di istruttori attivato da SSF Trentino APS e denominato “VISI – Volontari Insieme per uno Sport Inclusivo” ha ricevuto il formale patrocinio del CONI che lo ha valutato come esempio di buona pratica da diffondere.
7. Quali sono i programmi futuri di Sport Senza Frontiere rispetto alle attività di tennistavolo?
In corrispondenza del finanziamento di vari progetti di SSF da parte di enti pubblici e fondazioni, le attività legate allo sport inclusivo (compreso il tennistavolo) si svilupperanno anche nel 2023 in diversi comuni del Trentino e avranno lo scopo di promuovere lo sport tra i ragazzi e favorire il loro inserimento nelle associazioni sportive del territorio. Su Trento, data la forte richiesta da parte delle famiglie ed in seguito alla forte partecipazione dei ragazzi nei laboratori estivi di tennistavolo, SSF ritenuto di attivare, da settembre e per tutto l’anno scolastico 2022/2023, due presidi laboratoriali, una presso la palestra delle Scuole Elementari Savio l’altra la palestra delle Scuole Elementari De Gaspari. La domanda è crescente e il sostegno di enti, volontari e donatori si sta dimostrando significativo.
Speriamo in futuro di poter stringere ulteriori “Patti di Collaborazione” con un numero maggiore di ASD trentine legate in particolare al tennistavolo in modo che si possano attivare i protocolli di inserimento per i giovani, in particolare per quelli in difficoltà.