Accade, seppur di rado, che nello sport non siano soltanto i giocatori a conquistare vittorie e traguardi, ma accade ancor più raramente che al termine dell'anno, la stagione agonistica sia ricordata anche per una figura che nello sport è spesso e volentieri diffamata, ossia la quella dell'arbitro.
Fortunatamente non è così nel tennistavolo e meno ancora nel movimento del tennistavolo provinciale, in cui il Comitato Autonomo Trentino può avvalersi di una persona di grande esperienza che quest'anno ha terminato il suo 45esimo anno di servizio a bordo campo: l'arbitro nazionale Luciano Cont, giunto a questa ricorrenza tra l'altro a ridosso del suo settantesimo compleanno.
Se è vero che nel tennistavolo il ruolo di giudice di sedia è spesso agevolato dalla maggiore oggettività del gioco e dalla correttezza dei giocatori, è altrettanto vero che, rispetto a sport più visibili a livello mediatico, arbitrare non è certamente sufficiente, nemmeno ad alto livello, per essere ricompensati se non con dei rimborsi spese, tant'è che, come in generale molti ruoli in questo sport, è il volontariato a giostrare le danze, dai giocatori alle cariche dirigenziali.
La carriera di Luciano Cont è stata tuttavia una di quelle che possono vantare un ampio ventaglio di storie da raccontare, dal momento che è stato spesso chiamato a presenziare (e presidiare) incontri della massima serie e in generale attività professionistica, come testimoniano i suoi numeri. Infatti tra questi spiccano, nei 45 anni di servizio, i 43 tornei nazionali, gli 11 arbitraggi nella serie A1 maschile, i 28 in A2 maschile, i 66 in B1 ancora maschile e i 40 maturati nelle serie A1 e A2 femminili.
Nel suo curriculum compaiono anche due finali scudetto maschili, il Campionato Europeo Veterani giocato a Courmayeur, i 4 tornei Open Paralimpici internazionali, le 7 presenze ai tornei Cadet internazionali e 1 torneo Open internazionale, oltre a centinaia di trasferte in tornei italiani di categoria e altre centinaia in tornei provinciali, dai giovanili ai veterani.
Si potrebbe ulteriormente proseguire nell'elenco, ma è opportuno piuttosto dire che la sua presenza è ed è sempre stata talmente usuale per chi gioca questo sport, da risultare scontata, quando invece è ancora oggi necessaria, vista la carenza di personale arbitrale disposto a perdere interi fine settimana a regolamentare manifestazioni che, purtroppo, non trovano il giusto spazio sui principali canali di comunicazione.
Per tutto questo e per questi 45 anni (and counting...), dal Comitato Trentino vogliono giungere a lui, anche attraverso questo articolo, gli auguri per le stagioni a venire e i complimenti per la disponibilità e professionalità dimostrate, auspicando che l'apprezzamento nei suoi confronti sia diffuso anche a chi non era a conoscenza di quante vicende sportive hanno visto quei suoi lunghi baffi canuti.
foto di Marco Oss