In Umbria, coi nostri, hanno incrociato le racchette tutti i migliori giovani d'Italia.
La settimana lunga culminata col ponte del primo maggio è stata occasione, per una quindicina di giocatori trentini, di mettere in pratica nel panorama italiano, quanto già mostrato quest'anno sul piano regionale, dove ciascuno dei nostri qualificati aveva saputo conquistarsi l'accesso per il torneo più prestigioso della stagione, per quanto riguarda le categorie Giovanili. A Terni infatti, nel PalaTennistavolo “Aldo De Santis”, i primissimi atleti under18 (e a scalare fino agli under12) di ogni regione sono confluiti nell'appuntamento valido per l'assegnazioni dei titoli di Campione d'Italia, di singolare e di doppio, dagli Juniores ai Giovanissimi.
Proprio tra i più piccoli si è distinto il promettente giocatore del GS Bolghera, Alessandro Bertorelli, che alla prima partecipazione agli Italiani si è tolto la soddisfazione di centrare una doppietta nel suo girone, essendosi sbarazzato prima dell'atleta di casa umbro Alessandro Barbarossa col punteggio di 11-9, 11-5, 13-11 e, a seguire, del marchigiano Federico Fabbri, ancora in tre set, mancando di poco il passaggio del turno, così come si può dire per Gianluca Basteri (ASD Cles) e Nicola Baldessari (S.Rocco Rovereto), usciti nella prima fase ma certamente a testa alta.
Nella categoria Ragazzi, a brillare è stato il roveretano Michele Valentinotti (US S.Rocco Rovereto), impeccabile prima contro il sardo Federico Mascia, regolato per 3-0, quindi nei momenti salienti dei match che lo hanno visto di fronte all'anconetano Visal Fanesi (12-10, 11-3, 8-11, 11-2 per Michele) e al forlivese Francesco Torroni, superato coi parziali di 11-5, 9-11, 11-6, 11-4. Purtroppo la fortuna, nel tabellone principale, ha voltato le spalle all'allievo di Paolo Peroni ed Alessio Larentis, dacché agli ottavi di finale (risultato comunque di tutto rispetto) il sorteggio l'ha posto dinanzi al siciliano Alessandro Amato, titolare in serie B2 con il Catania e, poche ore dopo la sfida con Michele, finalista dietro al neo Campione Italiano Leonardo Bassi.
Hanno dovuto adeguarsi agli abbinamenti anche le ragazze Giulia Endrizzi (Polisportiva Besenello) con Stefania Demonte (USD Villazzano) negli Allievi Femminile e Antonella Andreata (Dolomatic Lavis) e la piccola compagna di squadra Ginevra Sartori, rispettivamente negli Juniores e Giovanissimi Femminili, tutte fermate nella fase a gironi ma contro avversarie dalle riconosciute doti tecniche, a dispetto delle quali le giovani trentine sono state ugualmente capaci di trovare qualche acuto personale, evitando così di aver partecipato solamente per diritto. A gettare il cuore oltre l'ostacolo è riuscita invece Carlotta Endrizzi, che nel singolo femminile Ragazzi ha raggiunto prima il quorum dei due centri necessari a lasciarsi alle spalle il girone, avanzando così al tabellone principale, quindi ha domato con insospettabile sicurezza la siciliana Morena Dipietro e, poco dopo, è stata sul punto di sovvertire le gerarchie contro la seconda testa di serie del torneo, Alessandra Ugolini, in un intrepido ottavo di finale.
Le aspettative più consistenti, classifiche alla mano, erano riposte nel comparto maschile degli Juniores, stando al valore dei due compagni di società Mattia Michelon e Jacopo Endrizzi (Lavis), entrambi abituati ad una dimensione agonistica di una certa entità, avendo militato già in campionati nazionali a squadre ma anche individuali. In effetti così è stato, tenendo conto delle proporzioni che questa classe di età vanta rispetto alle più giovani, dal momento che Mattia ha sfiorato un'impresa che gli sarebbe valsa il passaggio del turno, nel match sfumato ma combattuto in 5 set contro l'italo-bulgaro Daniel Ruben Gaybakyan (11-6, 11-6, 7-11, 8-11, 9-11 i parziali a favore dell'atleta tesserato per il Sarmeola Padova), non prima di aver prevalso egregiamente contro il piacentino Bishal Ghizzoni, ancora al quinto set, e contro Lorenzo Ippolito, giocatore di casa, per 11-3, 11-6, 11-8.
Per Jacopo invece è stato un torneo atipico, nel senso che le ben due assenze tra le file di coloro che avrebbero dovuto essere nel suo stesso girone, lo hanno proiettato velocemente nella cerchia dei primi 32, dove ad aspettarlo stava il trevigiano Simone De Vito, numero 224 della classifiche nazionali assolute. Qui era fondamentale trovare la concentrazione il prima possibile, considerando il minor numero di match nelle gambe di Jacopo rispetto al già collaudato rivale, ed è stato perciò un passo avanti positivo averlo saputo piegare in tre set, coi parziali di 11-7, 11-4, 11-5. Entrato nei migliori 16 però, l'asticella è andata fissandosi ad una quota insormontabile, come lo sarebbe stato per tutti (meno che uno... vedremo poi) al cospetto del tesserato per le Fiamme Azzurre, nazionale italiana e numero 18 d'Italia e 402 del mondo Daniele Pinto, contro il quale Jacopo ha comunque mostrato sprazzi di schemi efficaci soprattutto nell'ultimo set, come testimoniano i parziali di 11-5, 11-3, 12-10 a favore del giocatore del gruppo sportivo della Polizia, medaglia d'argento a fine giornata, dietro al neo-campione d'Italia Antonino Amato.