A parte Cont e Sartorelli, reclutati nello staff arbitrale, i soli atleti trentini che sabato 22 dicembre sono andati fino a Vigevano per un torneo “over 2000” appartengono al Ctt Cles. Di questo e di altro parliamo con Enrico Panizza, che da tanti anni del club noneso è un po’ l’anima.
1. Raccontare i tornei senza averli visti è un lavoraccio, così per una volta giro l’incarico a chi c’era davvero.
Eravamo io, Pierino Piechele e i due Zanon, Ivan e Luigi. Quasi 200 gli iscritti nel singolo, più 35 coppie nella gara di doppio. Niente da fare per Piechele, eliminato anche Ivan che però un match nel gironcino l’ha vinto. Luigi ha passato il turno ed è poi stato eliminato da un certo Leonardo Rocca. Meglio di tutti è andata a me: tre vittorie nel girone e avanti fino ai primi 32, dove ho perso da Roberto Ruggeri che è arrivato in finale. Nel doppio fuori subito Pierino e Ivan, invece io e Luigi abbiamo passato tre turni prima di essere battuti, nei quarti di finale, da Polari/Venturi che poi hanno conquistato il terzo posto. Per il resto: splendido palazzetto, ottima organizzazione, nebbia fitta sulle strade e occhi come cocomeri all’arrivo (siamo partiti alle 5 di mattina e siamo tornati all’una di notte).
2. Benché periferica sia in senso geografico che tecnico, la vostra società è da diversi anni fra le più attive in provincia. Se non si trovano palestre i tornei li organizzate voi, il serbatoio giovanile è sempre bello pieno, fate un torneo a ferragosto, andate a giocare fuori regione senza troppe ambizioni ma per il solo spirito sportivo. Cos’è che vi mantiene così vivaci, e cos’hanno meno di voi gli altri club?
Tra pochi mesi festeggeremo il 30° compleanno della società. Era infatti l’aprile del 1983 quando l’attuale presidente onorario Goio (che fu tra i primi a portare il tennistavolo in Trentino), lo scomparso Urmacher ed io partimmo un po’ all’avventura, affiliandoci alla Fitet avendo in tutto 33 mila lire e due tavoli usati. Pian piano si sono poi aggiunti Chilovi, Bertagnolli, poi l’attuale presidente Ivan Zanon assieme a Pilloni e a Luigi Zanon. Posso dire quindi che il team è stabile e affiatato ormai da parecchio. La formula vincente credo che sia nient’altro che questa, assieme a una distribuzione degli incarichi che tenga conto delle attitudini di ognuno.
Inoltre cerchiamo di proporre un discreto numero di iniziative sociali. Cito il torneo natalizio, il torneo di fine stagione agonistica, il gemellaggio con l’Ssv Bozen, e il torneo estivo. Quest’ultimo in particolare sta raggiungendo dimensioni che vanno oltre le nostre aspettative, nell’ultima edizione c’erano circa 140 atleti provenienti anche da fuori regione.
Riguardo alla collocazione periferica, infine, credo che sia comunque importante che uno sport come il nostro, che non gode di una presenza mediatica significativa, venga promosso capillarmente e non solo nelle grandi aree urbane. Già da alcuni anni noi cerchiamo di far conoscere il tennistavolo in tutta la vallata con corsi sia scolastici che estivi a vari livelli, quando poi qualcuno vuole avvicinarsi ancor di più lo aspettiamo in palestra.
3. A proposito di giovani, forse è il caso di specificare come è organizzata la vostra attività, e se c’è qualcuno che ritieni possa emergere in senso assoluto.
Al momento abbiamo 19 ragazzi che partecipano con regolarità ai nostri allenamenti, diretti a turno dai quattro tecnici Fitet della società: io, Luigi Zanon, Luciano Chilovi e Fabrizio Bertagnolli. Per agevolare e stimolare la crescita dei nostri giovani, periodicamente offriamo loro inoltre dei cicli di lezioni con tecnici esterni. Possiamo usufruire di una palestra con dieci tavoli e di un’altra area più piccola con altri due tavoli, ogni martedì e ogni venerdì dalle 20 alle 23. Nomi preferirei non farne visto che tutti si impegnano secondo le proprie capacità, comunque ci sono le classifiche che parlano da sole. Posso dire che siamo molto soddisfatti.
Stiamo lavorando anche con le ragazze, sia pure dovendo vincere la concorrenza molto forte di altre discipline, tipo pallavolo e danza. Le giovani atlete al momento sono 6, seguite anche da Emanuela Chessler, una nostra “vecchia” giocatrice rientrata da poco in società e diventata rapidamente un punto di riferimento.
4. Parlando di campionati, quest’anno schierate tre squadre (due delle quali riposavano nell’ultimo turno). Siete primi in D1, ma in C2 e in D2 la vita è dura. Quali aspettative avete, nel dettaglio?
La formazione di C2 è equilibrata, ha vinto con Villazzano e Bolghera, confidiamo che possa rimanere in categoria. In D1 l’obiettivo sono i playoff, grazie soprattutto alla crescita di Andrea Cristoforetti, se poi arriva qualcosa di più, meglio. In D2 è ancora tutto da vedere, i ragazzi ce la mettono tutta, degno di nota è il rendimento di Luca Dallago che seppur inserito da poco ha già ottenuto buoni risultati.
5. Cosa si aspetta il Ctt Cles dal nuovo Comitato Fitet di Trento?
Ci farebbe piacere un maggior interesse nei confronti delle nostre iniziative, e che venissero offerte a noi allenatori maggiori opportunità di aggiornamento. Abbiamo apprezzato l’organizzazione degli stage giovanili a Trento, direi che questo è già un buon inizio.
(andrea galler)