Chissà quando ricapiterà, che un team trentino si giochi l’accesso alla B1 in una partita secca. In attesa di gustarsi l’avvenimento, sabato ore 18.30 alle scuole Stainer, proviamo ad anticiparne qualche contenuto con l’uomo che più di ogni altro ha portato il Lavis, senza distinzione tra società e squadra, a queste altezze.
1. Andiamo subito al sodo: un pronostico secco, e i nomi dei due giocatori, uno per parte, che potranno essere decisivi nel bene o nel male.
Non so bene per quale motivo, ma ho la sensazione che vinceremo noi. A dire la verità potevamo riuscirci già in casa loro, purtroppo a Frianu è mancato un po’ di convinzione. Ecco perché dico che proprio lui potrebbe risultare il nostro uomo-chiave. Se Alex porta almeno un punto e non succedono imprevisti, nel senso che né Kakorin né io perdiamo incontri che non dovremmo perdere, eccoci arrivati a 5. Per ottenere un punteggio più largo, tipo 5-3 o anche 5-2, sarà decisivo il match tra Sergey e Capra. In questo momento Sergey è in grande condizione, quindi può certamente fare la differenza. Nell’Asola l’ago della bilancia sarà Gerevini, perché può sfoderare prestazioni clamorose ma anche incappare in giornate storte. Capra e Rech invece sono più regolari, da loro sai con precisione cosa aspettarti.
2. Di sicuro l’Asola si aspetta da Capra che rimanga al 100%. Ma è davvero così superiore? E non c’è il modo di dargli un dispiacere?
Sicuramente da giovane era parecchio forte, sì, e chi raggiunge certi livelli di gioco poi è abbastanza facile che riesca a mantenerli, soprattutto se è uno straniero che viene in Italia. E’ molto allenato, perché nell’Asola fa il tecnico e lo sparring. E’ un attaccante senza punti deboli, tecnicamente perfetto, gran combattente e sicuro dei propri mezzi. A Sergey non manca nulla per batterlo, io darei un 50% di possibilità a ciascuno. Per me invece è più dura, il suo gioco non si incastra favorevolmente con il mio, soffro i suoi servizi e le aperture veloci sulla prima palla. Solo se lui sbagliasse qualcosina avrei qualche chance. Morale: 70% a lui e 30% a me.
3. In che misura il fatto di giocare in casa rappresenterà un vantaggio? Il pubblico potrà essere un fattore determinante?
Avevamo pensato di chiedere l’anticipo delle gare di C2 per isolare la nostra partita, purtroppo ci siamo mossi tardi. Però sfide di campionato con tre atleti intorno al n.50 nazionale non si vedono tutti i giorni qui da noi, quindi prevediamo che vengano in palestra non solo i nostri tifosi abituali ma anche tutti i giovani, e poi qualche appassionato di altre società. In casa giochiamo sicuramente meglio, a me poi il sostegno del pubblico dà una carica particolare. Quando vedo tante persone attorno al tavolo gioco per loro, mi diverto di più, e rendo anche al massimo. Non per niente negli ultimi anni ho sempre fatto bene al memorial Moser.
4. Quella però di finire secondi è molto più che una possibilità. In quel caso chiederete il ripescaggio? E prevedete di rinforzarvi per l’anno prossimo?
Sicuramente faremo domanda per salire comunque in B1. Di cambiare la squadra non se n’è parlato, penso che resteremo noi tre in ogni caso. L’eventuale B1 sarà un impegno più gravoso per Frianu, che dovrà intensificare gli allenamenti, ma credo che con la nuova regola di un solo straniero per squadra in A1 e A2 il livello delle serie inferiori si abbasserà un poco. L’altro motivo per cui un nuovo acquisto è improbabile riguarda il budget: non possiamo spendere tutti i soldi per la prima squadra, c’è un’intera società alla quale pensare.
5. A proposito: vuoi dire qualcosa sulla vittoria in C2? E per allargare lo sguardo d’insieme: che fine ha fatto Susanna Valer?
Ogni volta che vado su facebook (nooo!.. anche tu, ndr) e vedo la Susy, mi torna in mente tutto quello che abbiamo fatto insieme. Poi vado ai tornei, vedo le sue avversarie di allora, e penso a quello che avrebbe potuto fare... Purtroppo la vedo solo su facebook, in palestra non è più venuta. Adesso l’unica che fa dei veri sacrifici è forse Antonella Andreata, lei assieme al padre a dire il vero (avanti-indietro tre volte a settimana da Castelnuovo).
In quanto al successo in C2, la nostra fortuna è stata quella di avere la palestra già in estate per allenarci prima degli altri; di avere una squadra molto unita (cerchiamo ad inizio anno di costruire dei gruppi nei quali ci sia concordia); di aver incontrato il Mezzolombardo subito all’esordio, e quel 5-1 ci è servito tanto; di avere Luca Michelon, che nei tornei rende al 20% ma in campionato al 120%. Vabbè, ho detto fortuna, ma in realtà è il frutto del duro lavoro di ogni giorno da parte di tutto il direttivo e della passione di coloro che fanno parte dell’Asd Tt Lavis. Anzi, lasciatemi approfittare dell’occasione per un grazie sincero a tutti.