Il girone di ritorno parte con tre botti. Quello negativo riguarda il Lavis di B1, crollato con il Monza. La sconfitta ci poteva stare, ma dopo le speranzose previsioni di Moiseev questo 0-5 suona particolarmente fragoroso. Quelli positivi li hanno siglati il Villazzano di B2, che ha addirittura violato (5-3) i tavoli della capolista Kras Sgonico, e il Besenello in C1, a segno nel derby con il Lavis (5-2) e finalmente capace di muovere la classifica. Sempre in C1 perde invece il Cles a Latisana (2-5 come all’andata), mentre in C2 l’Arco sbrana il Mezzolombardo e conserva le due lunghezze di margine sul Villazzano A.
B1. Da un punto di vista squisitamente logico, il discorso fatto la settimana scorsa da Moiseev un suo senso ce l’aveva eccome. All’andata un Lavis Ts Service orbo di Frianu perse 5-3, e oltre a mettere a referto i suoi tre punti il russo ebbe modo di rendersi conto che quelli del Monza tutto erano fuorché imbattibili. Cosa impediva di ipotizzare, con Alex regolarmente in campo e con i lombardi sugli stessi livelli di quattro mesi fa, un incontro del tutto diverso e un risultato capovolto? Senonché nello sport non sempre uno più uno fa due, e la logica va spesso su per il camino. D’altronde, è una gran fortuna: pensate che noia se ci fosse un regista, e se ogni pronostico trovasse puntuale realizzazione. Tornando al Lavis, il cauto ottimismo della vigilia aveva addirittura trovato nuovo vigore al momento della presentazione delle squadre. Mancava Leto, n.89 d’Italia; al suo posto avrebbe giocato Ciceri, che senza essere una pippa assoluta occupa comunque la posizione n.146. Insomma: nessuna crocifissione in caso di sconfitta, ma il match si poteva provare a vincerlo.
Invece è successo che i monzesi sono stati perfetti, e dal canto loro sia Moiseev che Frianu sono probabilmente scesi di rendimento rispetto al capolavoro di sette giorni prima con il Sarentino. Hanno avuto davanti a loro solo due spiragli, corrispondenti ai due singolari della prima rotazione terminati in volata. Se li sono giocati male: Alex ha speso tutto per strappare a Scartezzini un quarto set drammatico (18-16) e nel quinto non ne aveva più, Max ha fatto di peggio perché dopo essere salito 2-0 si è fatto rimontare e battere proprio da Ciceri. Richiusi quegli spiragli, la storia è finita.
Non sono invece finite le brutte notizie, che come i carabinieri di solito viaggiano in coppia. Vincendo 5-3 con l’Asola, il Marostica ha dilatato a 4 le lunghezze di vantaggio sul terzetto che chiude la fila. Per Lavis, Sarentino e Treviso la strada verso la salvezza diventa quindi più lunga e più impervia, e non è nemmeno il caso di pensare alla conseguenze di un eventuale ko del Sarentino proprio con il Marostica sabato prossimo, in concomitanza con la probabile sconfitta del Lavis a Termeno. Precipitare a –6 dalla quartultima significherebbe chiudere baracca e burattini.
B2. Rimane invece a –2 il Villazzano Immobiliare.doc, ma il peso specifico del successo con il Kras Sgonico fa passare decisamente in secondo piano la situazione contingente di classifica. A punteggio pieno e naturalmente in testa i triestini, solo penultimi con due vittorie in nove incontri giocati il Villazzano: erano i presupposti impietosi del tipico match insapore, per il quale nemmeno il più improvvisato dei bookmakers si sarebbe preso il disturbo di fornire una quota. Invece nel cielo del Villazzano quest’anno continua a brillare lo stellone, a quanto pare. Già contro l’Este fu la mancanza del n.1 avversario a propiziare un successo tanto importante quanto inatteso. A Sgonico il colpo di fortuna si è ripetuto più o meno identico: indisponibile Stefano Rotella, che vanta un record di 15 singolari vinti su 20 disputati, in campo al suo posto Andrea Bertolotti, all’esordio stagionale. I tre del Villazzano (Manganelli, Mesaroli e Alessandrini) si sono concessi giusto qualche secondo per fregarsi le mani, e poi ci hanno dato dentro con gusto. Arraffati i tre punti su Bertolotti, restava tuttavia da metterne insieme altri due per monetizzare la favorevole (e irripetibile) circostanza. E dunque onore al merito di Manganelli, uscito vincitore da una sfida ingarbugliata e discontinua con Simoneta, e di Nick Alessandrini, che si è ricordato al momento giusto di quanto talento abbia e ha infilzato il Rotella superstite, Michele.
Una capolista tira l’altra, perché sabato arriverà il Gorizia. Poco male: il folto gruppo di squadre con 8 punti è lì poco distante, e prima o poi capiterà l’occasione di agguantarne qualcuna. Senza escludere, naturalmente, l’eventualità che nell’ultimo allenamento di venerdì i titolari del Gorizia si facciano male tutti insieme e che a Cognola si presentino tre riserve. Quando occhieggia lo stellone, tutto è possibile.
C1. Quasi ad ogni nuova sconfitta del Besenello, e ce ne sono state tante, veniva naturale richiamare alla memoria ciò che fecero Moratelli e compagni nella stravagante e contraddittoria stagione scorsa. Un’andata da ronzini, un ritorno da purosangue. Nel tentativo (un filo masochistico...) di replicare quella vicenda, i tre del Besenello erano stati fino all’altra settimana semplicemente impeccabili. Ma era anche la parte più facile: di travestirsi da ronzini sono capaci tutti. Posto che le qualità da purosangue, e il galoppo che ne deriva, sarebbero dovute prima o poi riemergere (chi nasce tondo non può morire quadrato), rimanevano tuttavia in sospeso due domande cruciali. Quando avrebbero dismesso il travestimento? E soprattutto: avrebbero fatto in tempo a rimediare? Ora, il secondo dubbio non troverà risposta per un altro paio di mesi almeno, e anzi sarà probabilmente risolto solo il 9 maggio, data in cui il match fra Besenello e Latisana chiuderà il campionato. Alla prima questione ha dato invece una convincente risposta il successo per 5-2 sul Lavis Trentino Spa propiziato da un Giongo strepitoso, capace di realizzare quella che si potrebbe definire “tripla perfetta” e che consiste nell’aggiudicarsi i propri tre singolari senza cedere nemmeno un set. Bottura non è andato oltre il 7, D’Orazio ha perso con un periodico 11-9, Trafojer ha combattuto i primi due (12-10) ma ha mollato nel terzo. Hanno completato l’opera Moratelli e Aldrighetti, entrambi sconfitti da Trafojer ma a segno rispettivamente su D’Orazio e su Bottura. Rimane ultimo da solo, il Besenello, perché il Cus Udine se n’è uscito con un esagerato 5-1 contro il S.Donà (Fiorella 0-su-2!). Nel Cus sta giocando in pianta stabile Saltarini, fra un po’ esordirà anche Bernardini e allora saranno cavoli acidi per tutti. E il cerino della retrocessione resterà tra le mani di Lavis, Cles e Besenello.
Qualcosa mi dice che a bruciarci davvero, alla fine, saremo noi del Cles. Intanto è assodato che con il Latisana più di due singolari non riusciamo proprio a portarli a casa. Stavolta le premesse sembravano più incoraggianti, perché un Vigo convertito (momentaneamente?) all’antitop aveva vendicato, sullo 0-0, la dolorosa sconfitta patita all’andata con Gilliam. Ma poi a fare cilecca sono stato io: 0-3 con Melandri, salvo per il rotto della cuffia contro Marcolin, con Callegaro non ho giocato nemmeno uno scambio. Ho le mie giustificazioni, ammesso che interessi a qualcuno. Abbiamo affrontato la trasferta sulla macchina di Bertagnolli, una specie di mostro (la macchina, non Bertagnolli) che “rende al meglio soltanto sopra i 200 km all’ora” e che è stato opportunamente dotato di minigonne laterali. “Servono per esaltare l’effetto-suolo”, spiegava sempre il Fabrizio; e dev’essere stato per lo stesso scopo che gli ha praticamente azzerato le sospensioni. In sostanza, ci ha fatto accomodare (?) su una cosa persino più rigida della morale cattolica, e quasi altrettanto nociva. Fatto sta che Vigo è sceso a Latisana con la schiena scrocchicchiante, ma andare in palestra a qualcosa evidentemente serve e dopo una corsetta era come nuovo. A me invece è venuta la madre di tutti i torcicolli, e in quei casi non c’è corsetta che valga a qualcosa. Elastico come poteva esserlo la creatura di Frankenstein, al tavolo ho accettato di soffrire per la squadra, e la sconfitta con Melandri mi sarà costata una valanga di punti. Ma ancora peggio è stato il viaggio di ritorno, nel quale ogni cucitura dell’asfalto e ogni minimo dosso assomigliavano ad altrettante coltellate. Morale: io ho concluso un sabato infelice in un infelicissimo ambulatorio del pronto soccorso, voi pensateci su bene la prossima volta che Bertagnolli vi dirà “salta su, ti do uno strappo io”. Quello strappo potrebbe durarvi mesi.
[Quelli del Latisana sono simpatici e cordiali, ma sembrano ignorare quella norma del regolamento che impone alle società di indicare in maniera chiara e ben visibile il luogo esatto nel quale si svolgono gli incontri. Noi abbiamo trovato senza difficoltà l’ingresso della palestra, e il fatto che fosse tutto ben chiuso non ci aveva allarmato: erano le cinque, mancava un’ora all’inizio, qualcuno sarebbe presto arrivato. Dopo una rapida e multiforme perlustrazione del luogo (bar per Gabriele e Fabrizio, negozio di dischi per me) alle cinque e venti siamo tornati nel piazzale: ancora niente. Fortuna che a Vigo è venuta voglia di farsi una seconda corsetta: girando attorno all’isolato ha scoperto un’entrata posteriore, in nessun modo segnalata. Non è tanto il disagio che può derivare da un riscaldamento imperfetto (erano le sei meno un quarto quando abbiamo preso contatto con i tavoli), quanto la seccatura di dover aspettare fuori al freddo mentre la palestra è già perfettamente agibile. “Nessuno si era mai lamentato, prima”: ci ha detto il presidente del Latisana. E allora forse siamo noi del Cles ad essere specialmente tonti. Ma ne tengano conto quelli del Lavis, che a Latisana ci devono ancora andare]
C2. Illusorietà dei punteggi parte prima. L’Arco vince 5-1 con il Mezzolombardo Grappe Tait, e viene naturale pensare ad un massacro. Invece il referto racconta una storia diversa. In ordine strettamente cronologico: Mosna b. Gatti 3-2 (e tre set risolti con il minimo scarto), Campetti b. Favetta 3-2 (e un totale punti di 38 a 42), Tamburini b. Stevanovic 3-2 (e tre set risolti con il minimo scarto). I rotaliani devono aver pensato che non era proprio giornata, e quando Gatti ha battuto Tamburini era ormai troppo tardi.
Tiene il passo il Villazzano Proxima Star, cui è toccato di sperimentare i progressi di Leonardo Endrizzi. Botteon gli ha ceduto un set, Bassetti addirittura tutti e tre. E’ finita 5-2, l’altro punto del S.Rocco lo ha portato Bianchini (anche lui 3-0 con Bassetti).
Illusorietà dei punteggi parte seconda. Il Lavis Sidaf sotterra (5-0) il Villazzano Dolzan, ma di nuovo vale la pena di dare un’occhiata più in profondità. Cappellato ha perso in cinque set sia da Dorigatti sia da Gil Michelon (con il quale era avanti 2-0), e ugualmente al quinto si è arreso Giacomoni con Schennerlein. Completano la giornata due incontri andati per le lunghe. Una bella tripla di Erik Bernard non è bastata al Lavis Roverservis, battuto 5-4 dal Besenello (doppie di Tomasi e Dambour) che rimane da solo al terzo posto. Niente gioco di squadra nel derby Bolghera: la formazione A sarebbe potuta rientrare in corsa per la salvezza, invece ha perso 4-5 con il singolare decisivo vinto da Nardelli su Gabriele Larentis 11-4 al quinto set.
B1 MASCHILE – Risultati (decima giornata): Marostica – Asola 5-3, Castel Goffredo – Sarentino 5-3, Lavis Ts Service – Monza 0-5, Treviso – Termeno 0-5, S.Pancrazio Verona – Ripalta Cremasca 2-5. Classifica: Castel Goffredo p.20; Ripalta Cremasca 14; Termeno, Monza e S.Pancrazio Verona 12; Asola 10; Marostica 8; Lavis Ts Service, Sarentino e Treviso 4. Prossimo turno (7 febbraio): Ripalta Cremasca – Treviso, Termeno – Lavis, Monza – Castel Goffredo, Sarentino – Marostica, Asola – S.Pancrazio Vr.
B1 MASCHILE – Risultati (decima giornata): Abano B – Abano A 3-5, Rovigo – Vicenza 5-0, Marlengo – Este 5-2, Gorizia – S.Marco Verona 5-0, Kras Sgonico – Villazzano Immobiliare.doc 3-5. Classifica: Kras Sgonico e Gorizia p.18; Abano A 14; Abano B 10; Este, S.Marco Verona, Rovigo e Marlengo 8; Villazzano Immobiliare.doc 6; Vicenza 2. Prossimo turno (7/8 febbraio): Villazzano – Gorizia, S.Marco Vr – Marlengo, Este – Rovigo, Vicenza – Abano B, Kras Sgonico – Abano A.
C1 MASCHILE – Risultati (decima giornata): Cus Udine – S.Donà 5-1, Lavis Trentino Spa – Besenello 2-5, Latisana – Cles 5-2, hanno riposato S.Marco Pordenone e Settimo Pordenone. Classifica: Settimo Pordenone (giocate 7) p.14; S.Marco Pordenone (7) 12; Latisana (8) e S.Donà (8) 10; Lavis Trentino Spa (8) 6; Cles (8) e Cus Udine (8) 4; Besenello (8) 2. Prossimo turno (7/8 febbraio): Cles – Lavis, Besenello – Cus Udine, Settimo Pn – S.Marco Pn, riposano Latisana e S.Donà.
C2 MASCHILE – Risultati (decima giornata): Bolghera A – Bolghera B 4-5, Arco – Mezzolombardo Grappe Tait 5-1, Lavis Roverservis – Besenello 4-5, S.Rocco – Villazzano Proxima Star 2-5, Lavis Sidaf – Villazzano Dolzan 5-0. Classifica: Arco p.20; Villazzano Proxima Star 18; Besenello 14; Mezzolombardo Grappe Tait 12; Lavis Sidaf e Bolghera B 10; Villazzano Dolzan 8; S.Rocco e Lavis Roverservis 4; Bolghera A 0. Prossimo turno (7 febbraio): Villazzano Dolzan – S.Rocco, Villazzano Proxima Star – Lavis Roverservis, Besenello – Arco, Bolghera A – Mezzolombardo, Bolghera B – Lavis Sidaf.
andrea galler