Fa festa grande il Villazzano: salvo l’Immobiliare.doc di B2 dopo la quinta vittoria consecutiva (5-1 all’Este), promosso il Proxima Star dalla C2 alla C1 grazie al successo sul Lavis Sidaf, promosso l’Itas dalla D1 alla C2 in compagnia del S.Giuseppe. C’è aria funebre invece a Lavis e a Cles: il Ts Service perde male (0-5) con l’Asola e retrocede in B2, il Cles sfiora l’impresa con il S. Marco Pordenone ma il 4-5 finale lo condanna a scendere in C2. La D1 si chiude come si era aperta la C1, cioè con la squalifica di una squadra: allora l’Ora, adesso il Borgo.
B1. Per il Lavis Ts Service, l’ultimo match casalingo di questa triste (vogliamo anche dire inopportuna?) stagione in B1 è praticamente finito prima di cominciare. Già dal sabato sera si sapeva che, a seguito del 5-3 che il Treviso aveva rifilato al Sarentino, la retrocessione era ormai matematica. E così la domenica mattina, non appena i mantovani dell’Asola hanno messo piede in palestra, è diventato chiaro che a tutti stava soprattutto a cuore di fare alla svelta per poter andare a mangiare a un’ora civile. I singolari della prima rotazione hanno se non altro salvato le apparenze, perché sia Frianu con Gerevini sia Trafojer con Rodella hanno lottato cinque set, mentre Moiseev ne ha giocati quattro con Rech Daldosso. Poteva bastare. Dentro Luca Michelon per Frianu, e a quel punto la conclusione è davvero arrivata in un lampo.
Assieme al Ts Service retrocede anche il Sarentino. Gli acquisti di Infantolino e Oettl probabilmente hanno compensato la partenza del bulgaro Mitchev, e anzi in qualche misura questa squadra è più forte (più compatta sicuramente) di quella dell’anno scorso. Ma è stato ancora insufficiente. I successi con Marostica e Treviso all’andata, di nuovo con Marostica e Asola al ritorno, ai quali presumibilmente verrà aggiunto quello del 9 maggio con il Lavis, non hanno sollevato la squadra altoatesina più in alto del penultimo posto.
B2. Stecchito anche l’Este, è realmente difficile trovare nuove parole per descrivere ciò che ha fatto il Villazzano Immobiliare.doc nel girone di ritorno. Sarebbero poi le stesse che si merita anche il Marlengo. Meglio provare coi numeri. Per i trentini, sei vittorie in otto gare, quattro delle quali (compresa l’ultima) per 5-1; battuti solo dal Gorizia e dal Marlengo. Per i meranesi, otto successi in dieci partite considerando anche le ultime due dell’andata; battuti solo dal S.Marco Verona (al nono incontro) e dal Gorizia, con conseguente e clamoroso terzo posto in classifica. Per due squadre che il 6 dicembre, dopo le prime sette giornate, erano entrambe ultime a quota 2, si tratta di sequenze dalle quali uno come David Spielberg potrebbe forse trarre un soggetto dei suoi. E a proposito di fantascienza, adesso gli omini verdi che popolano l’astronave parcheggiata sopra Palazzo Chigi possono finalmente agire. Tutti gli italiani di buon senso gliene saranno grati. Faccia buon viaggio, presidente.
La cosa curiosa, del match con l’Este, è che Manganelli non avrebbe nemmeno dovuto giocarlo. Vittima di una forma non drammatica ma comunque fastidiosa di epicondilite, e se un tennista vi assicura che è una gran rogna potete credergli, il Manga sarebbe rimasto volentieri in poltrona se non ci fosse stato quest’ultimo sforzo da compiere per garantirsi la salvezza. Nell’impossibilità di sbracciare, o comunque di impostare un gioco nel quale i progetti d’attacco fossero predominanti, ha dunque sfidato prima Crivellaro e poi Roncolato (non due pinguini qualsiasi) sul piano del puro tocco: angoli stretti, rotazioni all’incontrario, giochini di polso, insomma tutto il campionario che uno come lui, non a caso orgoglioso esecutore di una battuta che egli stesso ha battezzato “lurida”, sa disinvoltamente srotolare. E’ talmente bravo, il Manga, in questi trucchi più da pingpong che da tennistavolo, se avete capito cosa intendo, che gli accade sovente di sentirsi domandare dall’avversario confuso e impotente: “Ma tu, che puntinata usi?” Ecco cosa vuol dire avere talento, ragazzi.
Ad ogni modo, né Crivellaro né Roncolato sono riusciti a divincolarsi da quegli schemi appiccicosi per eseguire i loro; e, non potendo competere in inventiva, hanno contribuito a migliorare di un altro po’ il notevolissimo record di Manganelli nel girone di ritorno, ora aggiornato a 15 vinte contro 4 perse. Molto bene anche Mesaroli, lui pure autore di due punti: prima ha recuperato due set a Roncolato, aggiudicandosi 12-10 il quarto e 14-12 il quinto, poi ha dato 3-0 a Cerini, che nella prima rotazione era stato battuto anche da Di Gennaro. Ora è salvezza sicura perché l’Abano B potrà anche appaiare il Villazzano a quota 16 nell’ultimo turno, ma il saldo del doppio confronto (5-2 per i veneti all’andata, 5-1 per i trentini al ritorno) è chiaro e inoppugnabile. Resta da dire solo una cosa: bravi, per la miseria.
C1. Noi del Cles non lo siamo stati abbastanza, invece. Manca ancora una giornata, ma ormai la frittata è fatta perché il 9 maggio noi riposiamo e dunque Besenello e Cus Udine, che stanno due punti sopra, possono dormire sonni tranquilli. Ci sono stati fatali gli ultimi due 5-4: quello che ha permesso proprio al Besenello di raggiungere i friulani, incontro relativo all’undicesimo turno ma giocato la vigilia di Pasqua, e quello che abbiamo incassato sabato scorso a Porcia (Pn) dal S.Marco.
Dopo aver battuto noi, il Besenello per salvarsi doveva ripetersi contro il Cus Udine. Durante la settimana si erano rincorse voci di una possibile assenza di Aldrighetti, si suppone ingolosito dall’idea del weekend lungo da trascorrere fuori porta. Invece non solo Luca si è regolarmente schierato in battaglia, ma ha pure vinto il singolare decisivo recuperando a Di Giusto lo svantaggio di due set e ricucendo un minore ma delicatissimo ritardo di 6-8 nel quinto. Ad arrivare a 4 in precedenza avevano provveduto in parti uguali Giongo e Moratelli, entrambi vincitori sullo stesso Di Giusto e su Spadaccini, cosicché è stata assorbita senza danni la tripla di Bernardini.
Alla luce di questo risultato, la trasferta a Porcia è diventata per noi l’equivalente di un’ultima spiaggia. Sapevamo bene che sbarcarvi con successo sarebbe stato estremamente difficile, perché il S.Marco è tuttora secondo in classifica e nella peggiore delle ipotesi chiuderà terzo, però vendere se non altro cara la pelle era il nostro imperativo. Invece – pensa te! - siamo andati addirittura vicini a salvarla. Vigo ha messo in fila forse le sue migliori prestazioni dell’anno, ribaltando le sconfitte subite all’andata da Olivo e da Pittini. Io ho portato a casa i primi due singolari, e la consapevolezza di aver già battuto Matijevic mi ha fatto accarezzare l’idea di infilare un’altra tripla, la più importante di tutte. Senonché già dal 3-0 ai danni di Vigo era emerso che questo Matijevic era ben diverso da quello visto a Cles, e io reco ancora i segni di una conferma che è stata implacabile, e dolorosa: sia nel cuore, perché il match che ci ha fatto retrocedere l’ho perso io, alla fine; sia nei muscoli, perché a forza di alternare topspin lunghi e lavorati a tocchi di controbalzo che cadevano a filo rete quel diavolo di un Mihailo mi ha fatto fare chilometri avanti-indietro, e l’indolenzimento alle gambe non se n’è ancora del tutto andato. Avrei forse dovuto attaccare un po’ di più, ma sul 5-4 per me al quinto Matijevic ha interpretato sei punti uno più bello dell’altro e in definitiva quando l’avversario è più forte bisogna dargliene atto. C’è stato ancora tempo per un’ultima, piccola illusione quando sul 4 pari Chilovi ha vinto il primo set con Olivo. Ma era destino che andassimo giù noi, e a dirla tutta era anche giusto. Dal nostro terzo singolarista, ruolo nel quale si sono alternati in cinque, non sono arrivati punti quest’anno; e vincere le partite in due a certi livelli è quasi impossibile (Lavis Ts Service docet).
Per il resto, dal viaggio a Porcia abbiamo appreso che: si dice Porcìa, con l’accento sulla i, a scanso di equivoci; l’orologio sulla torre in centro paese ha una lancetta sola; se in pizzeria si ordina una frutti di mare è bene specificare “senza” mozzarella perché altrimenti la portano “con”, anche se sul menu non è segnata (e chi mangia il pesce con il formaggio ha dei grossi problemi); l’ospitalità nel pre-partita comprende anche una più che dignitosa colonna sonora, curata non a caso da gente come Pittini che per età sa dove pescare la musica ancor oggi più valida (Alan Parsons Project, David Gilmour per fare due esempi). Era la prima volta che mi capitava di fare il riscaldamento con il sottofondo musicale, ma chi lo ha apprezzato più di tutti è stato Vigo. “Ha contribuito a rilassarmi, forse è per questo che ho giocato così bene”, avrebbe confessato durante il rientro. Detto da chi affronta ogni match di campionato con la carica ansiogena di uno studente all’esame di maturità, è significativo. L’anno prossimo in C2 (o ancora in C1, se verremo ripescati) sarà d’obbligo lo stereo portatile in palestra prima di ogni gara. A portare i cd penso io, però; e chiariamo fin da subito che Eminem è bandito.
Nel Lavis Trentino Spa sconfitto 5-1 dal Settimo di Cinto, che si avvia a chiudere la stagione a punteggio pieno, bravo Bottura a superare Bagnariol.
C2. A fornire al Villazzano Proxima Star l’ufficialità del ritorno in C1 dopo solo un anno di campionato provinciale sono stati il Palavis (luogo) e il Sidaf (squadra). L’ultima vittoria è stata “macchiata” dal ko che Galvagni, peraltro il più continuo dei tre Barbapapa’s boys nel corso della stagione, ha incassato per mano di Dorigatti: sotto di due set, Marcello ha stampato un triplice 11-9 ma in seguito né Bassetti con la novità Xiang né Botteon con Gilberto Michelon hanno più avuto esitazioni. Essendosi già assicurato in anticipo il derby con il Dolzan, il Proxima Star chiude con sedici partite vinte a fronte di due sole sconfitte, contro l’Arco all’andata e contro il Besenello al ritorno. L’Arco probabilmente affiancherà i trentini in classifica il 9 maggio, ma anche qui a decidere saranno i due confronti diretti.
In tre delle altre quattro sfide si è andati via veloci. Sempre al Palavis, il Bolghera B ha lasciato a secco il Roverservis: solo Davide Bosetti ha portato al quinto set Alessio Larentis. Ha vinto 5-0 anche il Besenello contro la seconda squadra del Villazzano, malgrado la buona resistenza di Giacomoni sia con Tomasi che con Dambour. Poteva finire allo stesso modo anche tra Arco e Bolghera B, ma la presenza di Gabriele Tamburini fra i titolari arcensi ha un po’ addolcito la pillola (punti di Casna e di Gabriele Larentis). Gran lotta invece tra S.Rocco e Mezzolombardo Grappe Tait, seppure in certo modo favorita da due formazioni incomplete o comunque non al meglio (Leonardo Endrizzi per Collini da una parte, Bebic al posto di Favetta o anche di Paoli dall’altra). Nessuno ha realizzato più di due punti: Peroni ha vinto con Gatti ma ha perso da Stevanovic, mentre a Bianchini è capitato l’esatto contrario. Sul 3 pari è stato decisivo il quinto set tra Bianchini e Stevanovic: vano il 10-7 per quest’ultimo, Alberto si è imposto 14-12.
D1. Proprio alla fine, è scoppiata la bomba. Riunitosi per deliberare in merito al match Borgo – S.Giuseppe Team Executive del 28 marzo, non disputato perché i padroni di casa si erano presentati in due, il Comitato Fitet di Trento nell’occasione si è accorto che per tutta la stagione il Borgo ha fatto giocare un atleta con passaporto straniero, la qual cosa è proibita. Appesantita dalla recidività, la circostanza ha condotto il Borgo a pagare lo stesso identico fio dell’Ora in C1: esclusione dal campionato, retrocessione al più basso livello possibile, cancellazione di tutte le partite giocate, multa in denaro pari alla tassa di iscrizione. Tale rivoluzione, unita ai risultati dell’ultimo turno, ha prodotto una classifica finale nella quale: S.Giuseppe A e Villazzano Itas, appaiati in vetta con 22 punti, si conquistano il diritto di salire in C2; la Perginese, terza a quota 12, spera in un eventuale incontro di playoff per condividere lo stesso destino; il Bolghera ultimo si augura che la penalità inflitta al Borgo gli eviti di retrocedere fra gli amatori. In quanto alla prontezza di riflessi del nostro Comitato... la settimana scorsa un’amica mi ha mandato alcune fotografie di Lisbona, dove è stata in occasione del ponte pasquale. Ce n’è una che ritrae una chiesa molto caratteristica: le pareti sono al loro posto, con tanto di regolarissimi archi a sesto acuto a sormontarle; ma del tetto, ohibò, nessuna traccia. Se celebrare la messa significa avvicinarsi all’infinito, dentro lì l’operazione deve riuscire particolarmente bene: basta guardare in su. Si tratta del “Convento do Carmo” che, per citare la mia amica, “è stato ridotto così dal terremoto del 1755. Riguardo alla ricostruzione i portoghesi se la sono presa comoda”. Pur non dovendo ricostruire chiese, anche la nostra Fitet se la prende comoda.
B1 MASCHILE – Risultati (diciassettesima giornata): Lavis Ts Service – Asola 0-5, Treviso – Sarentino 5-3, Ripalta Cremasca – Monza 5-2, S.Pancrazio Verona – Termeno 5-2, Castel Goffredo – Marostica 5-3. Recupero (undicesima giornata): Ripalta Cremasca – Treviso 5-2. Classifica: Castel Goffredo p.28; Ripalta Cremasca 26; S.Pancrazio Verona 24; Termeno 22; Monza 18; Asola 16; Treviso 12; Marostica 10; Sarentino 8; Lavis Ts Service 6. Prossimo turno (9 maggio): Termeno – Ripalta Cremasca, Monza – Treviso, Sarentino – Lavis, Asola – Castel Goffredo, Marostica – S.Pancrazio Vr.
B2 MASCHILE – Risultati (diciassettesima giornata): Marlengo – Abano A 5-3, Gorizia – Vicenza 5-2, Villazzano Immobiliare.doc – Este 5-1, Kras Sgonico – S.Marco Verona 5-2, Rovigo – Abano B 3-5. Classifica: Gorizia p.32; Kras Sgonico 28; Este, S.Marco Verona e Marlengo 18; Abano A e Villazzano Immobiliare.doc 16; Abano B 14; Rovigo 8; Vicenza 2. Prossimo turno (9/10 maggio): S.Marco Vr – Villazzano, Este – Gorizia, Vicenza – Marlengo, Abano A – Rovigo, Abano B – Kras Sgonico.
C1 MASCHILE – Risultati (diciassettesima giornata): Lavis Trentino Spa – Settimo di Cinto 1-5, Latisana – S.Donà 4-5, S.Marco Pordenone – Cles 5-4, hanno riposato Besenello e Cus Udine. Recupero (undicesima giornata): Besenello – Cus Udine 5-4. Classifica: Settimo di Cinto (giocate 13) p.26; S.Marco Pordenone (14) 20; S.Donà (13) 18; Latisana (13) 16; Lavis Trentino Spa (13) 10; Besenello (13) e Cus Udine (13) 6; Cles (14) 4. Prossimo turno (9/10 maggio): Besenello – Latisana, S.Donà – Lavis, Settimo – Cus Udine, riposano Cles e S.Marco Pn.
C2 MASCHILE – Risultati (diciassettesima giornata): Arco – Bolghera A 5-2, Lavis Roverservis – Bolghera B 0-5, S.Rocco – Mezzolombardo Grappe Tait 5-4, Villazzano Dolzan – Besenello 0-5, Lavis Sidaf – Villazzano Proxima Star 1-5. Classifica: Villazzano Proxima Star p.32; Arco 30; Besenello 28; Mezzolombardo Grappe Tait 18; Bolghera B 16; S.Rocco 14; Lavis Sidaf 12; Villazzano Dolzan e Lavis Roverservis 10; Bolghera A 2 (le due squadre del Villazzano una partita in più). Prossimo turno (9 maggio): Besenello – S.Rocco, Mezzolombardo – Lavis Roverservis, Bolghera B – Arco, Bolghera A – Lavis Sidaf.
D1 MASCHILE – Risultati (ultima giornata): Perginese – Bolghera 5-2, Arco – S.Giuseppe B Team Executive 5-2, Castelnuovo – S.Giuseppe A 0-5 (giocata il 21 marzo), ha riposato Villazzano Itas. Classifica finale: S.Giuseppe A e Villazzano Itas p.22; Perginese 12; S.Giuseppe B Team Executive 10; Arco 8; Castelnuovo 6; Bolghera 4 (il Borgo è stato escluso dal campionato e retrocesso nella categoria più bassa).
andrea galler