Moiseev e Frianu dimenticano Toniato e riservano al Cus Udine A il loro miglior tennistavolo. Friulani stesi 5-2 e ora appaiati in vetta, anche se il meccanismo dei turni di riposo dice che al Lavis basterà non distrarsi nei restanti tre incontri per vincere questa C1. Bene anche il Besenello, che sbanca con lo stesso punteggio Reggio Emilia e si riporta a tiro della quota salvezza. Sono intanto scattati i playoff e i playout della C2 uomini: a segno Mezzolombardo (5-0 sul Bolghera) e Arco A (5-2 sul Villazzano), nonché Arco B (5-1 sul Castelnuovo) e S.Giuseppe (5-4 sulla Perginese).
B2. Marostica è famosa per la partita a scacchi viventi, ma da oggi lo diventa anche per la sagra delle castagne. Questo, almeno, è il punto di vista delle due nostre squadre, che escono dal totale di quattro sfide contro Mocellin e compagni con un bilancio di 0-20. A nessun altro avversario, pur nel disgraziatissimo campionato di quest’anno, è stato consentito di infierire fino a tal punto. Il Villazzano aveva già completato la sua personale via crucis vicentina il 13 febbraio; domenica è toccato al Lavis chiudere il cerchio. Lievemente animata dalla presenza di Granzotto al posto di Moro, la speranza di restituirne qualcuna, di castagne, si è infranta sui singoli set conquistati da Bottura (1, con Renso) e da Simoni (2, con Mocellin e con lo stesso Granzotto).
Più accettabile nelle dimensioni, la sconfitta del Villazzano con il Kras Sgonico ha avuto peraltro effetti ancor più truci, ufficializzando anche in senso matematico una retrocessione che la logica aveva già da tempo configurato. L’ultimo ad arrendersi è stato di nuovo Mesaroli, che ha battuto in quattro set i due fratelli Rotella, Michele e Stefano. Non fortunatissimo, Di Gennaro invece ha perso con entrambi per 3-2, mentre contro Michele si è rivisto un buon Alessandrini (3-0). La partita del Villazzano è ruotata unicamente intorno ai due Rotella, giacché Simoneta è stato semplicemente inavvicinabile. Ora la condanna è senza appello perché nelle tre gare restanti si possono ottenere al massimo 6 punti, con i quali il Villazzano salirebbe a quota 10, comunque insufficiente per agguantare il quint’ultimo posto. Due squadre avevamo in B2, e due squadre ci vengono rispedite indietro. Ma...
C1. ...a mantenere una rappresentanza trentina fra i cadetti dovrebbe provvedere lo stesso Lavis, che, come programmato ad inizio stagione, sembra esser riuscito a perfezionare lo scambio quasi osmotico fra le proprie formazioni di vertice. Per Bottura-Simoni-D’Orazio che retrocedono ci sono infatti Moiseev-Frianu-Bernard (e Michelon) che salgono, o che dovrebbero salire: cosicché l’anno prossimo il club si ripresenterà ai nastri di partenza nelle stesse condizioni. L’unica differenza potrebbe esser data dalla scelta da parte di Moiseev di rimettere piede – come giocatore - nel tennistavolo che conta, accettando le lusinghe di qualche società extraregionale; e sarebbe una differenza non da poco. Se ne riparlerà a tempo debito, perché ora c’è da celebrare il 5-2 sul Cus Udine A che significa quasi sicuramente promozione. La parità a quota 20 con i friulani è infatti quanto di più ingannevole si possa immaginare, visto che solo il Lavis, fra le due, ha già osservato il turno di riposo. Dunque ha una gara in più da disputare, e i suoi teorici 26 punti sono irraggiungibili da chiunque altro. Occorrerà battere, nell’ordine: Cus Udine B (11 aprile), S.Bartolomeo (18 aprile), Villazzano (8 maggio). Solo il derby all’ultima giornata sarà giocato in trasferta, che è come dire che Frianu sarà sempre presente. Né lui né Moiseev, tornando al match di domenica, si sono minimamente lasciati condizionare dal ricordo di Toniato, che un po’ di disturbo deve averlo provocato. Al contrario, hanno probabilmente raggiunto entrambi i vertici stagionali di rendimento, chiudendo con un bilancio complessivo di 15 set vinti a fronte di uno solo perduto (da Moiseev nella prima rotazione, dunque ancora a freddo, peraltro contro un buon Bertoli). Di fronte a simile strapotere sono risultate indolori le sconfitte di Erik Bernard, 0-3 da Marega e 2-3 da Bertoli.
Oltre al Lavis, hanno mosso la classifica tutt’e due le altre nostre squadre di C1: ma anche questa affermazione è ingannevole. I due punti che vanta ora il Villazzano non gli derivano da un successo sul campo, bensì dall’intervento con cui la Fitet ha bastonato il S.Bartolomeo per aver schierato un atleta non regolarmente tesserato, o qualcosa del genere. Comunque: ai veneziani è stata data persa la partita del 13 marzo, che viceversa avevano vinto e oltretutto per 5-0, e siccome le brutte notizie non arrivano mai da sole si sono beccati anche due punti di penalità. Tutto ciò serve meno che niente al Villazzano, ma trasforma radicalmente la lotta per evitare le altre due retrocessioni. Vicenda che pareva scontata, riguardando solo Bressanone e S.Marco Porcia, e che invece ora si infiamma visto che anche il S.Bartolomeo viene a trovarsi improvvisamente nei pasticci. Sarebbe bello, a questo punto, che fosse il Bressanone a cavarsela: tre persone correttissime, con le quali in tanti anni di battaglie non c’è stato mai uno screzio e contro le quali sarà sempre un piacere giocare, a prescindere dal risultato (parlo a titolo personale, naturalmente). In questo senso, non è stata inutile la faticosissima vittoria proprio contro il Villazzano, segnata dalla gran tripla di Debora Lazzeri alla quale gli altoatesini hanno opposto le doppie di Bielak e di Wierer, affidando poi la conquista dell’ultimo singolare a Philip Lazzeri che ha fulminato Botteon 11-9 al quinto set. Tra le curiosità di un match che ne avrà senz’altro proposte molte altre, due set “vecchia maniera” giocati entrambi da Wierer, uno contro Debora (19-17) e l’altro contro Botteon (23-21); e il recupero della stessa Debora contro Bielak, dall’iniziale 0-2 (appesantito da un 11-3 del primo set) all’11-8 del quinto.
Perfettamente legittimi, nel senso che sono frutto di regolare sudore, i due punti che invece abbiamo aggiunto noi del Besenello. Potrebbero anzi, chissà, valere doppio in quanto assolutamente imprevisti: e ciò sia in base al 5-3 che il Reggio Emilia ci aveva inflitto all’andata, sia soprattutto alla luce del forfait che un Aldrighetti febbricitante ci ha comunicato a poche ore dalla trasferta. Finito nel nulla un tentativo da parte di Goller di reclutare in extremis Moratelli (e meno male, perché in quel caso sarei rimasto a casa io), allo stesso Goller non è rimasto che fare buon viso a cattivo gioco, mettendo a disposizione la sua schiena malandata come atleta e la sua Volvo come conducente. La prima gli ha impedito anche solo di provare a divertirsi; in quanto alla seconda, posso dire, dal privilegiato punto di vista dei sedili posteriori, che è ben strana l’idea di comodità e di comfort che devono avere gli svedesi.
Potrebbe sembrare misterioso anche il motivo per cui un 3-5 a formazione piena viene ribaltato in un 5-2 (differenza incontri favorevole, oltretutto) con due soli giocatori. Sveliamo l’arcano: Nardini, ex n.33 d’Italia e quest’anno ancora imbattuto, era alle prese con un’influenza ancora più carogna di quella di Aldrighetti; e Pivetti era alle prese, beato lui, con le immersioni alle Maldive. Non che i due sostituti fossero delle pippe, anzi tutt’altro: erano però entrambi dei puntinari, e questo tipo di avversario non risulta sgradevole né a me, che compenso con l’antitop, né a Giongo, che si è allenato tanti anni con Moratelli e con Cofler (a proposito, qualcuno sa che fine ha fatto Vitone?). I rischi non sono mancati, perché Giongo ha dovuto annullare a Munarini due matchpoint sull’8-10 al quinto set, ma in qualche modo ne siamo venuti a capo. Contando la vittoria con il Castelmaggiore, ottenuta anche quella sul campo e dunque del tutto valida dal punto di vista della lealtà sportiva (concetto che non tutti, in questo guazzabuglio, hanno dimostrato di saper padroneggiare...), oggi saremmo salvi. Invece dovremo ripetere quella partita sabato prossimo, a meno che il nostro contro-ricorso non abbia fatto breccia nell’ostile apparato burocratico federale. Ci spero poco, come disse Abele interrogato a proposito dell’amore fraterno.
C2. Gara-1 delle semifinali playoff sembra aver già risolto i dubbi attorno ai nomi delle due finaliste. Il Mezzolombardo ha maciullato 5-0 il Bolghera, l’Arco ha assorbito senza scomporsi l’assenza di Mosna e ha sbancato 5-2 i tavoli del Villazzano. Siccome si giocano due sole gare, e in caso di una vittoria per parte vale la differenza incontri, per Bolghera e Villazzano si può già partire col de profundis. Quelli del Mezzolombardo sono stati praticamente perfetti: doppie di Favetta e Stevanovic, singolo di Paoli su Larentis (l’unico capace di interrompere la grandinata e di vincere un paio di set). L’Arco ha concesso prima a Chiogna e poi a Tommaso Girardi i due punti di Kristian Tonini, riesumato per l’occasione, ma Tamburini e Campetti non hanno sbagliato nulla. Il Villazzano avrebbe potuto ottenere un allungamento del match, e forse anche qualcosa di più, se sul 2-4 Chiogna fosse riuscito ad incastrare Tamburini, come pure era sembrato possibile (ha perso 13-11 il quarto set dopo aver vinto il primo e il terzo). Conclusione: all’Arco basterà vincere tre singolari in casa, e al Mezzolombardo uno solo in trasferta.
Le sgomitate dei playout hanno probabilmente già chiarito la situazione fra Arco B e Castelnuovo: il 5-1 ottenuto in trasferta da Bigaran e soci pare definitivo e incontrovertibile. Resta invece apertissima, e addirittura appassionante, la sfida fra S.Giuseppe e Perginese dopo un 5-4 nel quale nessuno dei sei protagonisti ha chiuso imbattuto e nessuno è rimasto senza vittorie. A decidere sono state le doppie di Pinalli e di Graziola, con quest’ultimo che sul 4 pari ha piegato Andreatta in quattro set. Grande equilibrio anche in fatto di set (18-17) e di punti (341-330), al ritorno sarà battaglia.
[Ho ricevuto alcuni inviti ad occuparmi anche delle partite che coinvolgono le squadre destinate alla fine ad occupare i posti dal 5° al 12°, essenzialmente sulla base di due argomentazioni. Uno, che finire quinti o dodicesimi non è proprio la stessa cosa giacché i tabelloni dell’anno prossimo saranno costruiti tenendo conto dell’intera scala di valori così come emergerà da questo campionato, con la suddivisione in teste di serie di prima fascia, di seconda fascia e così via. Due, che un cambiamento anche radicale della formula è pur sempre possibile (oltreché richiesto da più voci), e che se dovesse venir ridotto il numero di squadre inserite nella prossima C2 le retrocessioni di quest’anno diventerebbero molte più del previsto, con coinvolgimento di formazioni teoricamente “tranquille”. Ringrazio tutti coloro che hanno dato il loro contributo, ma rimango della mia opinione. Innanzitutto, l’assegnazione delle teste di serie per il prossimo anno non mi pare un tema che basti da solo a giustificare l’effettuazione di una dozzina di partite, e di conseguenza neppure la loro catalogazione. In secondo luogo, spero proprio che la nostra Fitet non abbia intenzione di modificare l’ampiezza dei campionati 2010/11 durante l’estate, o comunque a stagione finita, penalizzando squadre che sulla base dei regolamenti attuali si ritengono al sicuro: succederebbe il finimondo, e sarebbe un finimondo sacrosanto]
D1. Vincono largo le prime due: 5-0 sia del Besenello a Lavis (solo Giorgio Zanella ha portato via un set a Jacopo Endrizzi) che del Borgo con il Bolghera B (solo Toniatti ha portato via un set a Molinari). Si conferma ottimo terzo il Cles, che dopo aver ridimensionato il Borgo si è imposto, però con maggiori difficoltà (5-4), sul Bolghera A.
B2 MASCHILE – Risultati (quindicesima giornata): Sarentino – S.Donà 3-5, Treviso – Sarmeola 5-3, Us Settimo – Marlengo 5-2, Lavis – Marostica 0-5, Villazzano – Kras Sgonico 3-5. Classifica: Us Settimo p.28; S.Donà 26; Sarentino 24; Marostica 20; Marlengo 16; Treviso e Kras Sgonico 12; Sarmeola 8; Villazzano 4; Lavis 0. Prossimo turno (10/11 aprile): Villazzano – Treviso, Sarmeola – Sarentino, Lavis – S.Donà, Marostica – Us Settimo, Kras Sgonico – Marlengo.
C1 MASCHILE – GIRONE A – Risultati (quindicesima giornata): Mestre – Cus Udine B 5-1, S.Marco Porcia – S.Bartolomeo 5-2, Lavis – Cus Udine A 5-2, Villazzano – Bressanone 4-5, ha riposato Camposampiero. Classifica: Lavis (giocate 13) e Cus Udine A (14) p.20; Mestre (14) 18; Camposampiero (13) e Cus Udine B (14) 14; S.Marco Porcia (13), Bressanone (13) e S.Bartolomeo (14) 10; Villazzano (13) 2. Prossimo turno (10/11 aprile): Villazzano – S.Marco, S.Bartolomeo – Mestre, Lavis – Cus Udine B, Bressanone – Camposampiero, riposa Cus Udine A.
C1 MASCHILE – GIRONE D – Risultati (quindicesima giornata): Reggio Emilia – Besenello 2-5, Villa d’Oro – S.Marco Verona 5-1, Vicenza – Abano 5-3, S.Polo – Q4 Padova 5-3, S.Pio X – Castelmaggiore 5-4. Classifica: Q4 Padova p.26; Castelmaggiore e Vicenza 18; S.Polo e S.Pio X 16; Reggio Emilia 14; Besenello e Villa d’Oro 12; Abano e S.Marco 8 (Besenello e Castelmaggiore una partita in meno). Prossimo turno (10/11 aprile): S.Pio X – Villa d’Oro, S.Marco – Reggio Emilia, Besenello – S.Polo, Q4 Padova – Vicenza, Castelmaggiore – Abano.
C2 MASCHILE – Semifinali playoff, gara 1: Mezzolombardo – Bolghera A 5-0, Villazzano A – Arco A 2-5. Semifinali playout, gara 1: Castelnuovo – Arco B 1-5, S.Giuseppe B – Perginese 5-4.
D1 MASCHILE – Risultati (dodicesima giornata): Lavis – Besenello 0-5, Borgo – Bolghera B 5-0, Bolghera A – Cles 4-5, Villazzano – Bolghera C non pervenuto. Classifica: Besenello p.24; Borgo 20; Cles 18; Bolghera A 14; Bolghera B e Villazzano 6; Bolghera C 4; Lavis 1 (Villazzano e Bolghera C una partita in meno). Prossimo turno (10/11 aprile): Lavis – Bolghera A, Villazzano – Bolghera B, Bolghera C – Cles, Besenello – Borgo.
(andrea galler)