Nell’edizione n.37 dei Campionati Triveneti, ospitati quest’anno dall’Asv Appiano (con 140 atleti in rappresentanza di una quarantina di società), i fratelli Jacopo e Leonardo Endrizzi hanno vinto tutto quel che potevano vincere; ed era difficile immaginare un più autorevole biglietto da visita a pochi giorni dagli Assoluti di Terni. Ai due trionfi nei singolari di competenza si è aggiunto il successo di Leonardo insieme ad Alessandro Consolati nel doppio ragazzi/allievi, dopodiché Andrea Galler ha completato il poker di titoli trentini (tutti targati Besenello, curiosamente) aggiudicandosi l’over 40.
Naturalmente è troppo presto per dire se Jacopo e Leonardo renderanno la famiglia Endrizzi la più vincente e titolata nella storia del tennistavolo trentino, ma l’età dei due giovanotti e la loro già ragguardevole abitudine ai successi rendono questa ipotesi se non altro plausibile, e degna di future verifiche. Per il momento hanno lasciato un segno profondo su quest’ultima edizione dei campionati triveneti, che rappresentano sempre un bel test per chi coltiva ambizioni di portata nazionale. Ambizioni che saranno immediatamente testate, visto che mentre scrivo sono in pieno svolgimento i campionati italiani giovanili in quel di Terni, dei quali daremo conto appena possibile.
Fermo restando che nel complesso gli Endrizzi hanno dominato (sempre e solo 3-0, per tutti e due, dall’inizio alla fine!), la gara più interessante è stata quella dei ragazzi, e per due ragioni. Innanzitutto perché in finale è arrivato anche Fabrizio Bonelli del Castelmolina, circostanza che ha reso l’intera vicenda del tutto simile ad uno dei nostri tornei provinciali (impressione rafforzata dalla presenza fra i migliori otto di Lorenzo Visintainer del Cles). In secondo luogo perché proprio la finale ha proposto almeno un set nel quale finalmente ci sono stati equilibrio ed incertezza, durati fino ad un insolito ed eloquente 18-16. Bonelli aveva perso 11-5 il set iniziale, ed un eventuale pareggio avrebbe forse incrinato qualcuna delle sicurezze di Leo Endrizzi, che viceversa ha potuto concludere con la mente sgombra e a braccio libero.
Virtù, queste, che Jacopo ha mostrato in misura ancor maggiore e senza soluzione di continuità: d’altronde è troppo evidente la differenza fra lui e tutti gli altri. Ad Appiano stanno facendo un magnifico lavoro con il settore giovanile, ma né Cristian Manfredi (battuto nei quarti) né Federico Giuliani (regolato in finale) sono sembrati minimamente competitivi. In semifinale Jacopo ha trovato il veronese Dal Colle, e anche lui è stato adeguatamente bastonato.
Per garantire un minimo vitale di partecipazione, nei tornei di doppio si è pensato di accorpare due categorie adiacenti. Se si fosse scelto di mettere insieme giovanissimi e ragazzi i due Endrizzi avrebbero probabilmente elevato a potenza le dimensioni della loro superiorità individuale, viceversa l’accoppiamento fra ragazzi e allievi ha messo fuori gioco Jacopo e ha suggerito la soluzione Leonardo/Consolati. Poco male: sempre di una sintesi tutta interna alla società Besenello si è trattato, e pure il risultato non è stato troppo diverso. E’ stata anche la gara sulla quale il tennistavolo trentino ha realmente steso una sorta di monopolio, avendo portato tre coppie in semifinale: il duo del Besenello ha infatti battuto, e sempre per 3-1, prima i fiemmesi Bonelli/Ziller e poi i nonesi Cristoforetti/Visintainer.
Chissà quanti altri titoli triveneti faranno in tempo ad aggiudicarsi i due Endrizzi. A me invece non era mai capitato, e dubito che mi accadrà di nuovo in futuro. Così come tre anni fa a Trento avevo perso da Mocellin, stavolta avrei dovuto perdere da Fabio Roncolato: in quanto a talento puro il padovano mi sopravanza di sette o otto spanne, e a vederlo giocare si ha davvero l’impressione che il tennistavolo sia uno sport neanche facile, proprio banale. Io ero già contento di aver eliminato in semifinale Cerini, l’altro veterano dell’Este, salvando set point sia nel secondo che nel terzo set, e mi predisponevo ad un match nel quale la mia principale attività sarebbe stata quella di raccogliere palline dal fondo della palestra. Invece Roncolato ha alternato sprazzi di genio ad errori evitabili, affogando nei secondi più di quanto non sia riuscito ad esaltarsi con i primi, e insomma è toccato a me chiudere il cerchio di una spedizione del Besenello che nemmeno un ottimistone come Michele Goller avrebbe potuto immaginare così radiosa.
In coda al pezzo trovate i dettagli delle quattro gare commentate fin qui; resta da dire degli altri piazzamenti dei nostri pongisti. Le due sole iscritte impediscono di considerare significativo il secondo posto ottenuto nel singolo ragazze da Kristal Tisi (Lavis), battuta da Laura Pedrotti (Appiano) per 3-1. Lo sono di più quelli degli altri lavisani Lorenzo Bosetti, che negli allievi si è arreso solo al formidabile padovano Marcato, e Oscar Simoni, preceduto solo da Willy Hofer nel girone unico che ha caratterizzato il singolare under 21. Piazza d’onore anche per la coppia formata dagli stessi Simoni e Bosetti, battuti da Hofer/Trafojer nel doppio juniores/under 21, e per Alberto Bianchini (S.Rocco), arresosi ad Edoardo Bolè (Kras Sgonico) fra gli over 60. Molto buone anche le semifinali raggiunte da Andrea Cristoforetti (Cles) nel singolo allievi e da Luca Michelon (Lavis) nel singolo juniores, quest’ultimo piegato solo per 11-8 al quinto dall’ex compagno di club Trafojer.
Purtroppo snobbate dai nostri migliori rappresentanti, le due gare tecnicamente più rilevanti, cioè i singolari assoluti, si sono chiuse con una doppietta dei friulani del Kras Sgonico. Bojan Simoneta si è imposto su Roncolato in quattro set, dopo aver eliminato in semifinale con lo stesso punteggio il giovane Willy Hofer. Tra le donne è stato addirittura derby Kras, vinto da Sonja Doljak per 3-1 su Sonja Milic. Infine, a fare più strada nel singolare maschile riservato ai quarta categoria, poi vinto dal padovano Mario Simonetti, sono stati Marcello Dorigatti e Leonardo Endrizzi, usciti peraltro già negli ottavi per mano rispettivamente del veronese Claudio Busato e di Davide Deflorian (Neugries).
Sing. masch. giovanissimi, quarti: Endrizzi J. b. Manfredi 3-0 (1,1,6), Dal Colle b. Hovden Bonzi 3-0 (3,6,1), Florian b. Munari 3-0 (5,0,3), Giuliani b. Bernardi 3-0 (5,7,4). Semifinali: Endrizzi b. Dal Colle 3-0 (5,5,7), Giuliani b. Florian 3-2 (4,-7,5,-9,6). Finale: Endrizzi b. Giuliani 3-0 (8,3,8).
Sing. masch. ragazzi, quarti: Endrizzi L. b. Job 3-0 (3,8,7), Bortolon b. Visintainer 3-0 (6,5,6), Bonelli F. b. Orsi 3-0 (9,12,6), Segnan b. Carlan 3-0 (7,5,7). Semifinali: Endrizzi b. Bortolon 3-0 (8,5,8), Bonelli b. Segnan 3-1 (-8,6,1,10). Finale: Endrizzi b. Bonelli 3-0 (5,16,6).
Doppio masch. ragazzi/allievi, quarti: Consolati/Endrizzi L. b. Hana/Segnan 3-0 (6,6,7), Bonelli F./Ziller L. b. Carazzato/Rossi 3-2 (5,-8,-6,10,6), Cristoforetti/Visintainer b. Manfredi/Pedrotti 3-0 (2,3,4), Enderle/Job b. Florian/Giuliani 3-1 (10,5,-8,7). Semifinali: Consolati/Endrizzi b. Bonelli/Ziller 3-1 (-9,6,9,6), Cristoforetti/Visintainer b. Enderle/Job 3-1 (10,-10,4,4). Finale: Consolati/Endrizzi b. Cristoforetti/Visintainer 3-1 (5,7,-9,6).
Sing. masch. over 40, quarti: Roncolato b. Michelon G. 3-0 (7,5,5), Balduin b. Perini 3-0 (8,8,7), Cerini b. Dorigatti 3-1 (7,7,-7,7), Galler b. Bottura 3-0 (7,6,8). Semifinali: Roncolato b. Balduin 3-0 (8,9,6), Galler b. Cerini 3-0 (6,10,10). Finale: Galler b. Roncolato 3-0 (9,9,4).
(andrea galler)