Una promozione (il Lavis dalla C1 alla B2), tre retrocessioni (Lavis e Villazzano dalla B2 alla C1, ancora Villazzano dalla C1 alla C2) e un secondo posto (il Besenello in C1) che lascia aperte le porte di un possibile ripescaggio. I campionati nazionali 2009/10 lasciano in eredità al tennistavolo trentino questi esiti perlomeno contraddittori: niente mezze misure, o tutto o niente, o paradiso o inferno. Questa stessa filosofia del dentro o fuori ha naturalmente segnato anche le sfide decisive della C2: le hanno vinte il Mezzolombardo, che sale in C1 a dispetto dell’Arco (e solo per la differenza-set!), e il S.Giuseppe B, che condanna il Castelnuovo a scendere in D1.
B2. In un girone vinto dai veneziani del S.Donà, nel quale Sarentino e Marlengo hanno chiuso rispettivamente al terzo e al quinto posto, il derby trentino di commiato è stato opportunamente collocato in fondo, quasi per non disturbare. Il successo in quattro set (vicendevoli 12-10 nei primi tre, poi 11-6) ottenuto da Oscar Simoni su Manganelli ha reso il passivo del Lavis più morbido di quello rimediato all’andata, e nella seconda rotazione lo stesso Simoni con Mesaroli e poi D’Orazio con Alessandrini sono stati protagonisti di due sfide allungatesi al quinto set. Schierato ancora al posto di Bottura, Lorenzo Bosetti ha costretto due volte ai vantaggi un distratto Alessandrini ma poi ha beccato un 11-0 dal più concreto Manganelli. Alla fine è stato 5-1, e la differenza ci sta tutta. Ma è la differenza con il resto del gruppo che purtroppo conta: Sarmeola (che non a caso ha chiuso terzultima) a parte, a nessuna delle altre squadre le nostre sono riuscite a strappare punti, e nemmeno convertendo in altrettanti successi i tre 4-5 sofferti nel girone di andata il Villazzano sarebbe riuscito ad evitare la condanna.
A livello individuale il migliore è stato non sorprendentemente Antonio Manganelli, che ha sfiorato il 50% (17 vinte e 18 perse). Discreto il 16-25 di Mesaroli, insufficienti il 9-24 di Alessandrini e soprattutto l’1-13 di un Di Gennaro che però non è mai riuscito ad allenarsi con continuità (e lui ne necessita più di altri per il tipo di gioco che ha). Passando al Lavis, è ben sopra le aspettative, almeno le mie, il bilancio di 10 vinte e 29 perse di Oscar Simoni: dalla stagione trascorsa insieme a Cles mi era sembrato che fosse uscito un po’ in confusione, fa piacere averlo ritrovato lucido e competitivo (e se giocherà in C1 l’anno prossimo sarà un osso duro per tutti). Hanno fatto quel che hanno potuto D’Orazio (2-33), Bottura (3-22) e alla fine Bosetti (0-5).
C1. Per una di quelle coincidenze che chi crede nell’ineluttabilità del destino giudica significative, mentre su un tavolo si salutava la B2 con un derby, sul tavolo a fianco la B2 veniva felicemente conquistata in capo ad un altro e identico derby. Per Moiseev e soci la trasferta a Cognola doveva essere una formalità, e tale è stata: se si eccettua il 3-0 nella prima rotazione di un ispirato Botteon su Bernard, poi rimpiazzato da Michelon non si sa se per “punizione” o per naturale avvicendamento, nessun altro set è stato lasciato per strada verso il 5-1 finale. Il clima da smobilitazione, in casa Villazzano, è stato espresso al meglio da Bassetti, che ha conquistato più punti contro Frianu (otto) che contro Michelon (sette).
Per una squadra che poteva lussuosamente schierare da secondo singolarista un tipo come Frianu (27 vinte e 4 perse per lui in stagione) perché da n.1 giocava Moiseev, che ha chiuso con 40 vinte e 1 persa (ahi ahi Max, 1 sconfitta di troppo...), la promozione era praticamente scritta prima ancora di cominciare. Se invece c’è stata incertezza fin quasi alla fine è perché Alessandro ha saltato più di qualche incontro, e per via di quell’atroce e inattesa partenza con l’handicap, due ko nelle prime tre giornate. Decisivo si è rivelato quindi il contributo di Erik Bernard (5-18) e di Luca Michelon (3-24), specialmente nelle due trasferte consecutive a Udine tra fine novembre e inizio dicembre, affrontate per l’appunto senza Frianu e tuttavia conclusesi con altrettanti successi. Lì il Lavis ha preso in mano il pallino e non l’ha più ceduto, malgrado il 3-5 col Mestre (6 febbraio) che a conti fatti si è rivelato l’avversario più tosto.
Promossa a pieni voti anche la strategia impostata dalla società in estate. In presenza di campionati di alto livello e impegnativi anche per la lunghezza, e nell’impossibilità di allestire due formazioni ugualmente competitive nelle rispettive categorie, si è deciso di puntare tutto su quella “inferiore” sacrificando l’altra, progettando cioè un interscambio osmotico allo scopo di trovarsi l’anno prossimo nelle stesse condizioni di partenza. Una promozione e una retrocessione annullano i reciproci effetti allo stesso modo di quanto accade con un + e un -: lavorando in banca, Simone Clementi maneggia questi concetti persino meglio della racchetta da pingpong. E dunque nella B2 che verrà, con Moiseev che ha scelto di restare anche come atleta oltreché come tecnico e con i weekend sportivi di Frianu che saranno percentualmente più numerosi (perché il torneo sarà a 8 squadre anziché a 10), il Lavis potrà presentarsi con le proprie migliori carte e con ragionevoli speranze di farle fruttare.
In quanto al Villazzano, e al suo unico successo ottenuto a tavolino, c’è poco da dire. Si è salvata solo Debora Lazzeri, perfettamente al 50% con 13 vittorie e altrettante sconfitte. Molto simili i bilanci di Botteon (6-27) e di Galvagni (4-28), mentre Bassetti (0-12) si sarebbe più volentieri occupato d’altro.
Già che stiamo dando i numeri, ecco quelli del Besenello: Galler 39-9, Giongo 18-19, Aldrighetti 17-19, Moratelli 2-9, Goller 0-4 (ma un ruolo da insostituibile talismano nelle due gare della svolta, a Reggio Emilia e con il S.Polo). Il totale fa 76-60, per un +16 che in ogni campionato appena appena normale dovrebbe bastare e avanzare per una salvezza anche molto anticipata. Il guaio è che questo girone D è stato tutto fuorché normale, e se con l’Abano avessimo disgraziatamente perso (ci eravamo già riusciti all’andata, del resto) saremmo retrocessi, in virtù del saldo negativo sul doppio confronto sia con il S.Pio X che con il Vicenza. Come possa un solo match determinare la differenza fra il secondo posto (accreditatoci dalla classifica ufficiale, nella quale non so per quale motivo risultiamo davanti alle altre squadre che come noi hanno chiuso a 20 punti) e la retrocessione, è qualcosa di molto simile ad un mistero. Fatto sta che ora potremmo addirittura chiedere di venir ripescati in B2 al posto di una delle non poche formazioni che probabilmente rinunceranno, come accade ogni anno; e questo è un premio decisamente esagerato per chi è rimasto per gran parte della stagione al di sotto della linea di sopravvivenza. Comunque: quando l’Abano si è presentato in palestra senza il trio dei titolari Bergamo-Ingiostro-Griggio, abbiamo capito che il più era stato fatto. E a proposito di Riccardo Griggio, il suo messaggio di congratulazioni è un gesto più unico che raro, almeno per quanto mi consta. Sperando che anche lui legga queste righe, contraccambio la stima e gli faccio i migliori auguri, sia sul piano sportivo che su quello personale.
Alla fine retrocedono il Villa d’Oro di Modena e tre squadre venete, che tutto hanno fatto tra di loro tranne una versione pongistica di quella sorta di “lega” nella quale in passato sono rimaste spesso impigliate le nostre squadre di calcio. Clamoroso un caso tra tutti, il 5-4 dell’ultimo turno (peraltro giocato in anticipo) del già condannato S.Marco Verona su un Vicenza che viceversa era ancora in bilico. A decidere la salvezza dei mantovani del S.Pio X ai danni proprio del Vicenza sono stati niente più che 15 miserabili punti, 479 a 464, non essendo serviti a dirimere la questione né il bilancio degli incontri vinti (due reciproci 5-2) né quello dei set (26-26). L’ultima beffa di una C1 incredibile, che merita di venir ricordata.
C2. C’è mancato poco che l’analisi al microscopio si rendesse necessaria anche per decidere la vittoria della C2, e qui la cosa avrebbe avuto ancor più dell’incredibile considerando il terrificante 5-1 timbrato dal Mezzolombardo nella sfida di andata. Chi poteva scommettere un penny sull’Arco? Da buche così profonde non si risale, specie se non si è a pieno organico (confermata l’assenza di Mosna). Invece Kristian Tonini, che nelle tre settimane intercorse fra le due partite dev’essersi allenato come non gli accadeva da un paio di decenni almeno, ha battuto sia Stevanovic che Paoli, e una bella dose di adrenalina gli arcensi l’hanno del resto ricavata anche dal successo iniziale di Campetti su Favetta (11-6 al quinto). A salvare il Mezzolombardo è stato lo stesso Favetta, a segno su Tamburini, ma per quelli dell’Arco sono già motivi di orgoglio esser riusciti a tener viva la partita dopo la prima rotazione (chiusa 3-0), aver messo in corpo ai rotaliani una bella dose di fifa, e infine averli costretti a spiluccare febbrilmente i set (23-22 il totale sul doppio confronto) prima di poter festeggiare.
Anche la sfida dei playout si è conclusa con una vittoria per parte, ma con molto meno pathos e con margine maggiore. Dopo il 5-2 dell’andata, al S.Giuseppe B è bastato andare a bersaglio due volte su Antonio Bernard (con Mattedi e con Graziola) e il successo dello stesso Mattedi su Raber ha risolto la questione prima di metà gara. Grazie alla tripla di Michele Pecoraro il Castelnuovo può se non altro dire di aver salutato con un risultato positivo, ma il prossimo anno giocherà fra gli amatori.
B2 MASCHILE – Risultati (diciottesima giornata): Treviso – Sarentino 5-4, Villazzano – Lavis 5-1, Sarmeola – Us Settimo 0-5, S.Donà – Marlengo 5-3, Marostica – Kras Sgonico 5-2. Classifica finale: S.Donà p.32; Us Settimo 30; Sarentino 28; Marostica 24; Marlengo 20; Treviso 18; Kras Sgonico 12; Sarmeola 8; Villazzano 6; Lavis 2.
C1 MASCHILE – GIRONE A - Risultati (diciottesima giornata): S.Marco Porcia – Mestre 0-5, Villazzano – Lavis 1-5, Cus Udine B – Camposampiero 2-5, Cus Udine A – Bressanone 2-5, ha riposato S.Bartolomeo. Classifica finale: Lavis p. 26; Mestre 24; Cus Udine A e Camposampiero 20; Cus Udine B e S.Marco Porcia 14; Bressanone 12; S.Bartolomeo 10; Villazzano 2 (tutte le squadre con 16 incontri giocati).
C1 MASCHILE – GIRONE D – Risultati (diciottesima giornata): Villa d’Oro – Reggio Emilia 3-5, S.Pio X – S.Polo 4-5, S.Marco Verona – Vicenza 5-4, Besenello – Abano 5-1, Q4 Padova – Castelmaggiore 5-3. Classifica finale: Q4 Padova p.32; Besenello, Castelmaggiore, Reggio Emilia e S.Polo 20; S.Pio X e Vicenza 18; Villa d’Oro 14; S.Marco Verona 10; Abano 8.
C2 MASCHILE – Finale playoff (gara 2): Arco – Mezzolombardo 5-1. Finale playout (gara 2): S.Giuseppe B – Castelnuovo 3-5.
(andrea galler)