Ci salveranno le donne? Per quanto riguarda l’universo non si sa, ma intanto nell’ultimo weekend solo le ragazze del Villazzano hanno ottenuto qualcosa di buono. Il 4-1 con il S.Pancrazio Verona riequilibria la precedente sconfitta con le mantovane della Bagnolese, e alla fine del girone di andata è ottimo il secondo posto nel girone di serie B. Maschi a terra, invece: in B2 4-5 per il Lavis e 3-5 per il Besenello, in C1 1-5 per il Lavis e addirittura 0-5 sia per il Villazzano che per il Mezzolombardo.
B2. A dir poco sanguinosa, la sconfitta del Lavis: per come è maturata, e anche per le implicazioni di classifica. Ci si poteva alzare di quattro lunghezze rispetto alla quota retrocessione, e si potevano lasciare quattro formazioni dietro. Niente di definitivo dopo solo un terzo di campionato, ma una bella bottarella sì che sarebbe stata. L’occasione era fornita dal Gorizia, sempre battuto fin qui malgrado due belle difese con le altoatesine: 4-5 a Marlengo e 3-5 con il Sarentino. Il guaio del Lavis è sempre il solito, e purtroppo si tratta di un guaio strutturale: troppo ampio il divario fra Moiseev e gli altri, vuoi per insufficiente preparazione (Frianu) vuoi per autostima ancora in fase di allestimento (Michelon), fermo restando che anche con tutto l’allenamento e con tutta la fiducia di questo mondo le differenze potranno essere ridotte, ma mai annullate. Quando si incrociano squadre magari neanche superiori ma più compatte, questo difetto viene inesorabilmente a galla, e spesso decide. Niente di più e niente di meno è accaduto a Gorizia, dove Max è tranquillamente andato per la sua solita strada (tripla perfetta con 47 punti ceduti in 9 set, alla media di 5,2 per set) mentre Alex e Luca hanno giocato tutto un’altro genere di partita. Ma è stato attorno a quest’ultima che il risultato ha preso forma. Un convincente Frianu si è sbarazzato in tre set di Frediani, che però poi si è rifatto ai danni di Michelon; e siccome Leghissa era fuori portata, restavano i due incontri con Petronio. Michelon l’ha affrontato proprio in avvio, e ancora infastidisce leggere sul referto che i due hanno chiuso con 42 punti ciascuno: ma è una parità del piffero, perché l’11-5 di Luca nel terzo set non riesce proprio a bilanciare le tre soluzioni col minimo scarto (12-10, 11-9, 14-12) che hanno premiato l’esperienza e la freddezza di Petronio. Se però parliamo di disappunto, ancora meglio – o peggio – ha fatto Frianu sul 4 pari. Avanti di due set, 4-2 e servizio nel terzo, il traguardo è sembrato dietro l’angolo. Illusione, perché un paio di regali del roveretano e un paio di gran numeri del friulano hanno rimescolato le carte, finché nel quarto e nel quinto è stato Petronio a trovarsi in mano tutte le briscole. Inutile l’ultimo sforzo di Frianu, che ha provato a risalire da un avvilente 4-10 nel quinto set: servivano sei passettini, ne ha fatti solo cinque.
Era complicata anche la trasferta che attendeva il Besenello, ma in questo caso alle ragioni geografiche (Pisogne sta in cima al lago d’Iseo) facevano ombra quelle tecniche. Il Nuovo Tennistavolo Camuno è infatti nella peggiore delle ipotesi la seconda forza del girone, potendo schierare tre atleti (Andreoli, Alessandro Romele e Guerini) tutti compresi fra i primi 200 d’Italia. Con noi hanno tranquillamente fatto a meno di Andreoli, ed ecco spiegato perché il match è finito solo 5-3 dopo quasi quattro ore anziché 5-0 in metà tempo. Si è sbloccato Pagliarusco, ed è quindi abbastanza curioso che le nostre tre vittorie parziali, una a testa, non siano state ottenute sullo stesso avversario. Il candidato era chiaramente il Romele più tenero, Pietro: un puntinaro che in difesa prende anche le mosche, e se ve lo dico io potete crederci, ma che unicamente per qualche difficoltà ad interpretare tatticamente le partite non sta oltre la soglia del n.500. Pagliarusco ed io, che bene (lui) o male (io) la schiacciata piatta ce l’abbiamo, ne siamo venuti a capo. Invece Aldrighetti, che contro i difensori puri si stravolge di fatica a forza di topspin, ci ha perso in cinque set dopo essere stato avanti 2-1 e 10-8 nel quarto. Ma in precedenza Luca aveva realizzato il risultato più significativo della giornata, perché tale si deve considerare il suo successo su Federico Guerini: un tipo che contro di me ha passeggiato, alternando grandi botte di dritto a blocchi piuttosto fantascientifici con una antitop (New 40) che sarà probabilmente il mio prossimo acquisto, ma che da Aldrighetti è stato preso in velocità e ridotto a non saper fare nemmeno le cose più semplici.
B DONNE. Ospitato dal Palavela di Trento, il secondo dei quattro concentramenti della B2 proponeva al Villazzano due incontri dal diverso grado di difficoltà. In linea con le previsioni, l’1-4 con la Bagnolese (Mn) ha decretato il primo ko stagionale per le trentine, ma poi il 4-1 ai danni del S.Pancrazio (Vr) le ha confermate al secondo posto in classifica, con 8 punti all’attivo sui 10 disponibili. Davvero niente male, specie considerando che quell’unica sconfitta, se si vuole leggere con attenzione, porta il nome non tanto di una squadra bensì di una singola atleta. Trattasi di Cristina Semenza, che risultati alla mano è senza dubbio la più forte di tutte. Così come Borg, che nel 1975 vinse la Coppa Davis di tennis praticamente da solo, anche la Semenza (fatte salve tutte le proporzioni del caso) sta approfittando di una formula che consente ad un giocatore nettamente superiore di essere anche, e quasi senza aiuti, decisivo: basta annettere i propri due singolari e guidare il compagno nel doppio, et voilà! In questo senso la Semenza ha fin qui completato un percorso netto, e va a maggior merito di Debora Lazzeri il fatto di essere stata l’unica ad opporvisi con qualche efficacia, anche se prima e dopo quell’unico set conquistato (il solo ceduto dalla mantovana fin qui) Debora ha pagato dazio incassando due pesantissimi 1-11.
Senza la Semenza (vogliate perdonare la cacofonia, per giunta banale) tra i piedi, il Villazzano si è sempre disimpegnato al meglio, anche se prima di battere 4-1 le veronesi del S.Pancrazio si è vissuto qualche momento di preoccupazione, se non proprio di ansia. Sul risultato di 1-1, maturato dopo il 3-0 della Lazzeri sulla Brutti e il doloroso 11-13 al quinto set con cui Federica Demonte si era arresa alla Vesentini, il doppio Lazzeri-Wolf si è infatti trovato indietro di due set, in evidente affanno e con prospettive non troppo felici. Qualche consiglio di Romano Piras, unito naturalmente alla tenacia delle due trentine, ha fortunatamente capovolto un esito che sembrava scritto, e da lì è stata tutta discesa: 3-1 della Wolf sulla Brutti e, con la vittoria ormai in tasca, 3-0 della Lazzeri sulla Vesentini.
C1. Il bilancio complessivo di un singolare vinto contro 15 perduti rende perfettamente superfluo ogni commento, anche se aggiunge una nota di stravaganza il fatto che a salvare la bandiera sia stato Davide Bosetti, alla sua prima affermazione assoluta in stagione. Prima o poi doveva capitare, e forse però non è un caso che sia capitato con Hannes Pichler, cui nel Termeno è stato affidato lo scomodissimo incarico di rimpiazzare Bertignoll. Avendo vinto 3-1 con Bottura questo Pichler non dev’essere neanche tanto male, peraltro. Chi invece padroneggia la categoria ormai come fosse il telecomando della playstation è Jordy Piccolin, che ha riservato trattamenti severissimi prima a Dorigatti (4,6,5) e poi a Bottura (5,6,3).
Il Termeno se la giocherà per il primato con il Verona A, anche se dover fare cinque punti in due (a quei livelli Pichler è un intruso, direi) è dura sempre e comunque. Proprio contro il Verona A si è schiantato il Villazzano, cui comunque va riconosciuta una discreta dose di sfortuna in uno 0-5 che poteva anche essere meno acuminato. I due singolari di apertura hanno indirizzato gli eventi successivi, perché Alessandrini conduceva 2 set a 1 con Marzano e Manganelli faceva lo stesso con Dolce. Lungi dallo sbracare, i trentini hanno comunque lottato per quattro set in ciascuno dei rimanenti tre incontri, ma questi del Verona stanno in C1 chiaramente per sbaglio, e soprattutto non hanno gambe zoppe.
Un buon equilibrio interno è anche quello che regna dalle parti del Leoniana Vicenza, che nella realizzazione del 5-0 al Mezzolombardo ha potuto addirittura parcheggiare Coin in riserva. Una scelta resa certo più agevole dal ruolo di capitano inattivo a cui una esuberante sfida infrasettimanale di bowling, conclusasi con infortunio, ha costretto Favetta; e dei due Paoli, il più giovane e più allenato (Daniele) ha il polso ingessato fino a fine mese, cosicché ha dovuto esordire il padre Giorgio. Todescato ha dovuto mollare due set a Stevanovic, uno l’ha ceduto Cocco a Gatti, ma il resto è stata una veloce dimostrazione di cristallina superiorità.
C2. Quest’anno si è pensato di stilare i calendari inserendo il maggior numero possibile di incontri “doppi”, se così vogliamo chiamare le sfide incrociate che nella stessa giornata mettono di fronte le due squadre di una singola società (per vincolo collocate sempre una in un gruppo e l’altra nell’altro) con le due squadre di un’altra società. Siccome i club che hanno iscritto due proprie formazioni sono ben 7, con i soli S.Rocco e Perginese “monosquadra”, in ogni turno di campionato gli incontri doppi sono piuttosto la regola anziché l’eccezione. Nell’ultimo weekend se ne sono disputati altri tre, e chi ne è uscito meglio è il Villazzano, che da Cles ha portato via un pareggio con la squadra A e la vittoria piena con la B (in questo come in altri casi – non tutti - la definizione di A e B è stata una mia scelta, presa di solito sulla base dei giocatori coinvolti, e per evitare di diventar matto a star dietro ai nomi di tutti gli sponsor). Al pareggio hanno provveduto la doppia di Botteon e il sofferto 11-9 al quinto set con cui Chiogna ha avuto la meglio in avvio di un sempre più sorprendente Luigi Zanon, compensati dalla doppia di Chilovi e dai quattro set pieni di servizi sbilenchi e di block intorcinati con cui Panizza ha fatto venire mal di testa a Bassetti. Della vittoria si è invece occupato perlopiù Di Gennaro, a segno facile su Bertagnolli e solo per 3-2 (da 0-2 che era) su Fuitem, mentre i due Girardi un punto ciascuno hanno guadagnato e uno ciascuno (Tommaso a Fuitem, Davide a Dalpiaz) hanno ceduto.
Gli altri due match incrociati hanno equamente spartito gioie e dolori, identici persino nei rispettivi punteggi. Il 4-2 ha segnato la sfida tra Besenello e Lavis. Fra le squadre B ha avuto la meglio il Besenello di Dambour e Brigo, che con due punti ciascuno hanno annullato le possibili conseguenze del doppio ko inflitto a Michele Mattedi dalle due ragazze, prima Cristina Lorenzin (11-5 al quinto) e poi Susanna Valer (in quattro set). Sul tavolo accanto andava nel frattempo in scena lo show del Lavis A, nel quale per almeno un’ora si dev’essere incarnata l’animaccia di una Panzerdivision, con tutta la sua teutonica efficenza distruttiva. 3-0 di Bernard con Jacopo Endrizzi, 3-0 di Clementi con Tomasi, 3-0 di Capuano con Leonardo Endrizzi, 3-0 di Clementi con Jacopo Endrizzi: una specie di strage da si salvi chi può, solo che lì non si è salvato nessuno. Sul 4-0 i carri armati del Lavis sono stati docilmente ricondotti nell’hangar, e il Besenello ha ripreso vita e colore grazie ai punti, però buoni solo per le classifiche individuali, di Leo Endrizzi (11-9 al quinto su Bernard) e di Tomasi (quattro set con Capuano).
Tra Arco e S.Giuseppe la costante numerica è stata invece il 5-1, e il maggior divario si spiega con il fatto che una squadra A incontrava una squadra B, e viceversa. Pochissima storia, quindi: malgrado i successi di Bonanno su Graziola e di Primo Mattedi su Tonini, i rispettivi big (Vigo-Mercurio da una parte, Tamburini-Campetti dall’altra) hanno proceduto senza intoppi, a meno che non si vogliano definire tali i cinque set a cui Tamburini è stato costretto da Mattedi o il set strappato a forza di missili di dritto da Bonanno a Vigo.
Restano i due pareggi del Bolghera. Per la squadra A si tratta del quarto consecutivo, ormai una specie di abbonamento. Il S.Rocco si è preso i due punti di Bianchini, contro il quale Montermini ha lottato alla pari per quattro set ma poi nel quinto non stava più in piedi (2-11), e il singolare di Chiusole su Capsoni. Quelli della B erano in trasferta a Pergine, e si sono opposti con Nardelli (2) e Cornella (1) alla doppia di Andreatta e al larghissimo successo (un 3-0 con soli 8 punti ceduti) di Refatti su Segatta.
In tutta la C2 non c’è più nessuna squadra a punteggio pieno, e solo l’Arco B è ancora a quota 0.
D1. Dopo qualche ritardo di carburazione il Villazzano ha decisamente innestato le marce alte, e viaggia che è un piacere. Nel 6-0 con il Bolghera B le uniche incertezze hanno riguardato Facchini, che ha ceduto il primo set a Lorenzo Girardi (poi battuto in quattro) e addirittura i primi due a Tamanini. Senza problemi Donini e Moresco, il club collinare si conferma al comando. Insegue a due lunghezze il Bolghera C, che nell’ultimo derby del girone di andata ha ceduto ai cugini della A i due singolari di Lorenzo Tait ma ha fatto il pieno con Stracchi e Wernert. Chiude il 5-1 del Borgo (doppia di Molinari) sull’inguaiato Lavis, con il solo Casagrande (11-9 al quinto su Jurny) a tentare una ribellione fin qui vana.
B2 MASCHILE, GIRONE A – Risultati (quinta giornata): Gorizia – Lavis 5-4, Marlengo – Marostica 2-5, Sarentino – Treviso 5-0, Us Settimo – Mestre 5-3. Classifica: Sarentino p.10; Us Settimo 8; Marostica 6; Marlengo, Lavis e Mestre 4; Treviso e Gorizia 2. Prossimo turno (11 dicembre): Treviso – Lavis, Mestre – Marlengo, Sarentino – Us Settimo, Marostica – Gorizia.
B2 MASCHILE, GIRONE C – Risultati (quinta giornata): Cortemaggiore – Abano 5-1, Bologna – Reggio Emilia 4-5, Camuno – Besenello 5-3, Padova – Modena 5-1. Classifica: Cortemaggiore p.10; Camuno 8; Padova 6; Abano, Bologna, Modena e Reggio Emilia 4; Besenello 0. Prossimo turno (11/12 dicembre): Besenello – Abano, Modena – Bologna, Camuno – Padova, Reggio Emilia – Cortemaggiore.
B FEMMINILE – Risultati (secondo concentramento, giornate n.4 e n.5): Camuno – Coccaglio 4-1, Bagnolese – Villazzano 4-1, Verona – Brescia 3-2; Coccaglio – Bagnolese 0-5, Villazzano – Verona 4-1, Brescia – Camuno 1-4. Classifica: Bagnolese p.10; Villazzano 8; Camuno 6; Verona 4; Coccaglio 2; Brescia 0. Prossimo turno (terzo concentramento, giornate n.6, n.7 e n.8, 30 gennaio): Verona – Coccaglio, Brescia – Villazzano, Bagnolese – Camuno; Coccaglio – Brescia, Camuno – Villazzano, Verona – Bagnolese; Villazzano – Coccaglio, Camuno – Verona, Bagnolese – Brescia.
C1 MASCHILE – Risultati (quinta giornata): Termeno – Lavis 5-1, Verona A – Villazzano 5-0, Verona B – Bolzano 5-1, Mezzolombardo – Vicenza 0-5. Classifica: Termeno e Verona A p.10; Vicenza e Villazzano 6; Mezzolombardo e Verona B 4; Lavis e Bolzano 0. Prossimo turno (11 dicembre): Bolzano – Lavis, Vicenza – Villazzano, Verona B – Mezzolombardo, Verona A – Termeno.
C2 MASCHILE, GIRONE A – Risultati (quinta giornata): Besenello B – Lavis A 4-2, Cles B – Villazzano A 3-3, Arco B – S.Giuseppe A 1-5, Bolghera A – S.Rocco 3-3. Seconda giornata: Besenello B – Arco B 6-0. Terza giornata: Besenello B – S.Rocco 6-0. Classifica: Besenello B p.9; S.Giuseppe A 8; Cles B 6; Villazzano A e Lavis A 5; Bolghera A 4; S.Rocco 3; Arco B 0. Prossimo turno (11 dicembre): S.Giuseppe A – Lavis A, S.Rocco – Villazzano A, Arco B – Bolghera A, Cles B – Besenello B.
C2 MASCHILE, GIRONE B – Risultati (quinta giornata): Besenello A – Lavis B 2-4, Cles A – Villazzano B 2-4, Arco A – S.Giuseppe B 5-1, Perginese – Bolghera B 3-3. Terza giornata: Besenello A – Bolghera B 6-0. Classifica: Cles A p.8; Lavis B 7; Besenello A 6; Arco A 5; Villazzano B 4; Perginese 3; Bolghera B 2; S.Giuseppe B 1 (Besenello A, Arco A, S.Giuseppe B e Villazzano B una partita in meno). Prossimo turno (11/12 dicembre): S.Giuseppe B – Lavis B, Bolghera B – Villazzano B, Arco A – Perginese, Cles A – Besenello A.
D1 MASCHILE – Risultati (quinta giornata): Borgo – Lavis 5-1, Bolghera C – Bolghera A 4-2, Bolghera B – Villazzano 0-6, ha riposato Castelmolina. Classifica: Villazzano p.9; Bolghera C 7; Bolghera A 4; Bolghera B e Borgo 3; Castelmolina 2; Lavis 0 (Castelmolina e Borgo una partita in meno). Prossimo turno (11 dicembre): Bolghera A – Borgo, Castelmolina – Bolghera B, Bolghera C – Villazzano, riposa Lavis.
(andrea galler)