Ancora due successi per il Lavis di B2 e il Villazzano di C1, stavolta con tanti punti esclamativi. Moiseev (3) e Frianu (2) inchiodano il Marostica e lo raggiungono al terzo posto, mentre il Villazzano impone addirittura il primo stop al Termeno ex capolista. Per il club del capoluogo impegno anche in B femminile, con due vittorie (su Brescia e Coccaglio) e una sconfitta (Camuno). Per le altre, al solito, è buio pesto: ma se l’1-5 del Besenello in B2 e lo 0-5 del Lavis in C1 non fanno notizia, il 3-5 del Mezzolombardo sempre in C1 (a Bolzano) rischia di condannare anche i rotaliani alla retrocessione.
B2. Il vantaggio e insieme l’insidia delle classifiche corte, quelle situazioni nelle quali un gran numero di squadre si ritrovano pigiate come sardine nello spazio di pochissimi punti, è che bastano un paio di risultati uguali per vedere le proprie prospettive sensibilmente cambiate, quando non addirittura capovolte. Negli ultimi due weekend il Lavis ha per l’appunto colto il lato positivo della questione, giacché i successi sul Mestre e ora sul Marostica l’hanno proiettato al terzo posto, da penultimo che era. Adesso sarebbe sbagliato considerarsi tranquilli e beati: essendo la classifica ancora ben compressa la quota retrocessione non è poi così lontana (8 punti il Lavis, 4 le ultime), e inoltre i prossimi avversari saranno Us Settimo e Sarentino, con i quali bisognerà mettere in preventivo di restare a bocca asciutta (anche se all’andata con i veneziani arrivò un incredibile 5-3). Però intanto si respira, cosa che risultava più difficoltosa dopo le due disgraziate trasferte di Gorizia e Treviso a cavallo di novembre e dicembre.
Per la prima volta quest’anno hanno dovuto fare tutto da soli Moiseev e Frianu, perché il contributo di Michelon non è andato al di là di un set strappato a Moro e di un’onesta difesa contro Renso (15-13, 11-8, 11-6). Soli, ma micidiali. Max dev’essere stato disarmante, né più né meno, almeno a giudicare dai parziali che ha seminato un po’ in giro: un 11-3 a Infantolino, un 11-4 e un 11-1 a Moro (dopo aver impiegato un set a interpretare gli angoli e gli effetti dell’altrui servizio), due 11-2 a Renso. Questo Moiseev in versione extralusso deve aver sollecitato l’orgoglio di Frianu, che ha semplicemente messo insieme la sua miglior prestazione da tre anni in qua. Come già accaduto con il Mestre, l’avvio non era stato felicissimo: sconfitta in cinque set con Renso, oltretutto lamentando il 12-14 del primo e l’11-13 del quinto, insomma un buon appiglio per lanciare qualche maledizione alle divinità del tennistavolo (che per la religione ufficiale cinese, come si sa, sono Ping e Pong). Ancora discretamente irritato, Alex si è infilato nella sfida con Infantolino pensando a quella precedente, ma sull’1-6 del primo set si è d’un tratto snebbiato e, con una disinvoltura che solo chi possiede autentico talento può esibire, ha cambiato marcia. Di più: come se si fosse sentito il poderoso “click!” di un gigantesco interruttore, il Frianu pur dignitoso ma non eccezionale di queste ultime stagioni ha lasciato il posto al Frianu che sapeva essere competitivo in B1. Come conseguenza immediata, Infantolino è stato freddato da una sequenza di 10 punti, quasi tutti vincenti, contro 2; e, ceduto ai vantaggi anche il set successivo, ha smesso di lottare. Dopodiché è toccato a Moro, da affrontare all’inizio della terza rotazione e sul 3-3 complessivo. Tutti, loro due per primi ma anche ciascuno dei presenti in palestra, sapevano che sarebbe stato, quello, il singolare decisivo: perché poi, escludendo che Michelon potesse battere Infantolino e che Renso potesse battere Moiseev, alle due squadre sarebbe toccato ancora un punto a testa. Sempre bello carico, Alex ha giocato sui livelli post-click, diciamo così, e non si è lasciato deprimere né dal 13-15 del terzo set né dai tre matchpoints consecutivi sciupati sul 10-7 del quinto. Anzi, per chiudere in gloria, l’ultimo top l’ha tirato mentre già stava cadendo a terra dopo un’azione arruffata, e lo stupore di Moro nel vedersi arrivare al tavolo un missile da chissà dove dev’essere stato pari all’entusiasmo che si è sollevato tutt’attorno un istante più tardi.
Se parliamo di missili, uno che sta mettendo su un arsenale di prim’ordine è Marcato, n.1 d’Italia fra gli allievi e ormai abbastanza vicino a diventarlo anche all’interno del suo Q4 Padova, specie se Czyzewski gioca con la svogliatezza esibita contro di noi. All’andata avevamo perso 5-0 con un solo set all’attivo, se non ricordo male. Stavolta ci è andata meglio ma di pochissimo, e anzi il 5-0 è stato lì lì per ripetersi visto che contro di me un Paccagnan fantasioso come di consueto ma molto più solido e paziente aveva praticamente vinto. In che modo io sia riuscito a cavarmela, questo ancora non mi è ben chiaro: dominato fino allo stordimento, credo di aver semplicemente buttato di là tutto quel che potevo e in un modo o nell’altro, nella speranza che anche il Pacca avesse un interruttore nascosto, ma con funzionamento contrario. Credeteci o no, nel suo caso il “click” fatale è scattato mentre stava 2-1 e 10-6 nel quarto set.
B DONNE. Due vittorie su tre incontri rappresentano un bilancio teoricamente positivo, ma nel caso del Villazzano si tratta invece di un passo indietro visto che le tre analoghe sfide dell’andata si erano risolte con altrettanti successi. A “girare” è stata la sfida con le bresciane del Camuno, che si sono assicurate per 3-0 sia il singolo della Spatti con Federica Demonte sia il doppio, per poi affidarsi sul 2-2 alla tenacia della Milesi che ha battuto Giuliana Wolf in clamorosa rimonta (-8,-8,7,9,5). Alle trentine difetta ancora la sicurezza nel doppio, che hanno ceduto pure al Coccaglio, ma anche in questo concentramento (ospitato dal S.Pancrazio Verona) Debora Lazzeri ha chiuso imbattuta a livello di singolare, e partire sempre sul 2-0 è un vantaggio mica da poco. Contro il Brescia si è arrivati a 4 perché oltre al doppio è venuto anche il punto della Demonte con la Rosa, mentre contro il Coccaglio la soluzione sul 2 pari stavolta è stata favorevole alla Wolf, che si è imposta in cinque set su Ilaria Gusmeroli. Il secondo posto in classifica è salvo, ma dovendo ancora affrontare la Bagnolese (nell’ultimo concentramento del 19 marzo) è estremamente probabile un arrivo a braccetto proprio con il Camuno.
C1. Se in B2 il Lavis ha realizzato l’exploit che può dare un indirizzo definitivo all’intera stagione, al Villazzano ormai senza obiettivi particolari (meglio che terzi sarà difficile, peggio sembra impossibile) è riuscito il colpo che una stagione basta da solo a nobilitarla. Da qualunque parte la si guardasse, la trasferta a Termeno sembrava fuori portata: per l’1-5 dell’andata, per il fatto che gli altoatesini avevano poi vinto anche tutte le altre partite, per i record eloquenti di Milic e di Jordy Piccolin (una sola sconfitta in due). Rispetto al match del 2 ottobre mancava Bertignoll, è vero, ma questo non piccolo vantaggio sarebbe rimasto fine a se stesso senza un’adeguata soluzione del “problema Piccolin”. Ebbene, proprio a ciò si sono dedicati Manganelli e Mesaroli, i cui successi sul campione italiano ragazzi (rispettivamente per 3-2 e per 3-1), oltre a rappresentare per entrambi il punto più alto della stagione, hanno privato il Termeno di ogni possibile contromossa. Troppo morbido infatti il n.3, Pichler, con il quale sia i due M che Alessandrini hanno fatto festa (3 volte 3-0).
Complice il 5-0 della squadra A nel derby tutto interno al S.Marco Verona, previsto all’undicesima giornata ma anticipato in settimana, il Termeno scala al secondo posto. Tuttavia il nostro interesse, Villazzano a parte, rimane focalizzato sulla coda: e le più recenti notizie sono tutt’altro che buone. Non tanto per il Lavis, la cui condanna è sancita da una chiara inadeguatezza di organico prima ancora che dalla matematica, tanto è vero che quello di sabato con il Verona A è già il quarto 0-5 maturato quest’anno. Assai più brutto, perché probabilmente sancisce la retrocessione di una squadra che invece le sue ragionevoli speranzielle ancora le coltivava, è il ko del Mezzolombardo a Bolzano. Il doppio confronto, 5-4 per i rotaliani e ora invece 5-3 per i bolzanini, parla chiaro: e siccome non si vedono, oltre al Lavis (e anche lì bisognerà impegnarsi), avversari che Favetta e soci possano metter sotto, un eventuale e possibilissimo arrivo a pari punti proprio con il Bolzano equivarrebbe alla discesa in C2. Il disappunto è ancor maggiore considerato che lo spauracchio Maffei non è nemmeno riuscito a completare la prevista tripla, avendo ceduto in cinque set a Stevanovic nella seconda rotazione. La partita in realtà l’ha persa Favetta, prima decidendo di schierare al posto di Gatti, che a forza di contorsioni e di tagli strani coi puntini un singolare all’andata l’aveva pur incamerato, un Daniele Paoli che invece ha opposto poca o nulla resistenza quando è stato chiamato in causa; e poi facendosi battere in cinque set sia da Planer (con matchpoint a favore) che da Maffei.
C2. Fa di nuovo bingo il Lavis, ed è la seconda volta di fila. Stavolta a farne le spese sono le due squadre del Cles, oggettivamente indebolite dall’assenza di Fuitem e Dalpiaz. Se poi anche Panizza incappa in una giornata storta e finisce al tappeto sia con Lorenzo Bosetti che con la Lorenzin, il duplice 5-1 che ne risulta non ha bisogno di tanti altri approfondimenti. La sfida tecnicamente più interessante era quella fra Villazzano e Besenello, chiusa con un pareggio nel girone A (doppia di Dambour da un lato, un punto a testa per Chiogna-Bassetti-Botteon dall’altro) e con la larga vittoria dei trentini nel girone B (sono ancora friabili i fratelli Endrizzi se dall’altra parte c’è gente del calibro di Di Gennaro).
L’unico 6-0 di giornata è stato quello fra Arco A e Bolghera B, ma Daniele Nardelli ha trascinato al quinto set sia Tonini che Campetti. Invece l’Arco B non riesce proprio a schiodarsi da quota 0, e contro il S.Rocco il 2-1 di metà gara (successi di Bigaran su Chiusole e di Bonanno, bravissimo, su Peroni) si è rovesciato nel 2-4 finale. Infine il S.Giuseppe: l’1-5 della truppa Pinalli con la Perginese poteva cambiare radicalmente considerate le tre conclusioni al quinto set, tutte favorevoli agli ospiti; sul tavolo accanto, Vigo e Mercurio sono bastati per piegare 4-2 il Bolghera A.
D1. Qui invece i 6-0 sono ben due. Il Castelmolina ha sbancato Lavis, anche se Bonelli ha avuto vita difficile sia con Maiello che con Sicher, e contro lo stesso Sicher si è salvato al quinto set Giorgio Ziller. Il Bolghera C si è assicurato il derby con la squadra B, con minuscoli rischi solo a risultato acquisito (16-14 al quarto set di Lorenzo Tait su Simone Andreatta). La terza formazione del Bolghera ha perso 4-2 con il Villazzano: troppo isolate, ancorché nette, le vittorie di Gabriele Agostini su Donini e su Valcanover, ed è stato invece decisivo l’11-9 al quinto (in rimonta da 1-2) dello stesso Donini su Micheloni.
B2 MASCHILE, GIRONE A – Risultati (ottava giornata): Gorizia – Marlengo 5-3, Mestre – Sarentino 1-5, Treviso – Us Settimo 1-5, Lavis – Marostica 5-4. Classifica: Sarentino p.16; Us Settimo 12; Lavis Ts e Marostica 8; Marlengo e Gorizia 6; Mestre e Treviso 4. Prossimo turno (12 febbraio): Sarentino – Gorizia, Marlengo – Treviso, Marostica – Mestre, Us Settimo – Lavis.
B2 MASCHILE, GIRONE C – Risultati (ottava giornata): Cortemaggiore – Bologna 5-1, Modena – Camuno 2-5, Besenello – Padova 1-5, Abano – Reggio Emilia 5-3. Classifica: Cortemaggiore p.16; Camuno 14; Padova 10; Modena e Abano 8; Bologna e Reggio Emilia 4; Besenello 0. Prossimo turno (12/13 febbraio): Camuno – Cortemaggiore, Bologna – Besenello, Reggio Emilia – Modena, Padova – Abano.
B FEMMINILE – Risultati (terzo concentramento, giornate n.6/7/8): S.Pancrazio Vr – Coccaglio 4-1, Brescia – Villazzano 1-4, Bagnolese – Camuno 4-1; Coccaglio – Brescia 3-2, Camuno – Villazzano 3-2, S.Pancrazio Vr – Bagnolese 1-4; Villazzano – Coccaglio 3-2, Camuno – S.Pancrazio Vr 3-2, Bagnolese – Brescia 4-1. Classifica: Bagnolese p.16; Villazzano 12; Camuno 10; S.Pancrazio Vr 6; Coccaglio 4; Brescia 0. Prossimo concentramento (19 marzo, giornate n.9/10): Coccaglio – Camuno, Villazzano – Bagnolese, Brescia – S.Pancrazio; Bagnolese – Coccaglio, S.Pancrazio – Villazzano, Camuno – Brescia.
C1 MASCHILE – Risultati (ottava giornata): Termeno – Villazzano 3-5, Vicenza – Verona B 5-3, Bolzano – Mezzolombardo 5-3, Lavis – Verona A 0-5. Recupero settima giornata: Termeno – Bolzano 5-2. Anticipo undicesima giornata: Verona B – Verona A 0-5. Classifica: Verona A p.16; Termeno 14; Villazzano 12; Vicenza 10; Verona B 6; Bolzano e Mezzolombardo 4; Lavis 0 (Verona A e Verona B una partita in più). Prossimo turno (12 febbraio): Verona B – Termeno, Villazzano – Bolzano, Verona A – Vicenza, Mezzolombardo – Lavis.
C2 MASCHILE, GIRONE A – Risultati (ottava giornata): Villazzano A – Besenello B 3-3, S.Rocco – Arco B 4-2, S.Giuseppe A – Bolghera A 4-2, Lavis A – Cles B 5-1. Classifica: S.Giuseppe A p.12; Besenello B 11; Villazzano A e Lavis A 10; Cles B 9; Bolghera A 7; S.Rocco 5; Arco B 0. Prossimo turno (12 febbraio): Arco – Besenello, Villazzano – S.Giuseppe, Cles – S.Rocco, Bolghera – Lavis.
C2 MASCHILE, GIRONE B – Risultati (ottava giornata): Besenello A – Villazzano B 1-5, Bolghera B – Arco A 0-6, S.Giuseppe B – Perginese 1-5, Lavis B – Cles A 5-1. Classifica: Lavis B p.13; Besenello A, Villazzano B e Cles A 10; Arco A 9; Perginese 5; Bolghera B 2; S.Giuseppe B 1 (Besenello, Arco, S.Giuseppe e Villazzano una partita in meno). Prossimo turno (12/13 febbraio): Arco – Besenello, Villazzano – S.Giuseppe, Cles – Bolghera, Perginese – Lavis.
D1 MASCHILE – Risultati (ottava giornata): Lavis – Castelmolina 0-6, Bolghera B – Bolghera C 0-6, Bolghera A – Villazzano 2-4, ha riposato Borgo. Classifica: Bolghera C (giocate 7) p.13; Villazzano (7) 11; Borgo (6) 9; Bolghera A (7) e Castelmolina (7) 6; Bolghera B (7) 3; Lavis (7) 0. Prossimo turno (12 febbraio): Bolghera C – Lavis, Castelmolina – Bolghera A, Villazzano – Borgo, riposa Bolghera B.
(andrea galler)