Turno pirotecnico e spettacolare, quello del 13 e 14 marzo, a chiusura di una settimana già vivace per conto suo. Non parliamo delle due prime squadre del Villazzano e del Lavis di B2, tutte regolarmente maltrattate. A fornire spunti di interesse non banali sono invece Moiseev, sconfitto per la prima volta quest’anno (ma il suo Lavis di C1 ha comunque piegato 5-2 il Camposampiero); la Fitet di Roma, che costringe il Besenello a ripetere l’incontro con il Castelmaggiore (quello “di Moratelli”, per intenderci); l’incredibile sfida fra Villazzano e Perginese in C2, da 0-4 a 5-4; e, sempre in C2, la composizione dei tabelloni ad eliminazione diretta della fase finale.
B2. Meriterebbero comunque non più di uno sguardo superficiale, gli ennesimi ko rimediati dalle nostre migliori formazioni. Con tutta la carne al fuoco che c’è altrove, e non avendo io ricevuto notizie di episodi particolari, si può fare ancora più in fretta. Contro il Sarmeola all’andata il Villazzano aveva vinto, ma stavolta mancava Manganelli (l’altro giorno in pizzeria è saltato dalla sedia come se l’avessero morso una dozzina di tarantole, invece è “solo” il nervo sciatico) e dunque le prospettive erano parecchio diverse. Schuster ha ceduto un set a ciascuno dei suoi tre avversari, il più in palla dei quali si è confermato Mesaroli. Per lui due successi: 3-0 a Simonetti e 3-1 a Venturelli. Tutto quello che ha raccolto il Lavis a Marlengo è stato invece un set di Simoni contro Mueller e uno di D’Orazio contro Lange, anticipazione dell’ottimo torneo veterani giocato da Piergiovanni il giorno dopo al Palavela.
C1. Detto al volo dello 0-5 incassato dal Villazzano dai veneziani del S.Bartolomeo (out Debora Lazzeri, impegnata con il football, e il solo Botteon ha potuto strappare qualche set), eccoci alle due notizie più succulente. Rispettiamo l’ordine dei gironi, oltreché il valore del singolo atleta, e cominciamo da Moiseev.
Alzi la mano chi, potendolo fare, avrebbe scommesso anche solo un euro sull’eventualità di trovare a fine campionato Max non al 100% di rendimento personale. Certo, la quota sarebbe stata a dir poco ghiotta; ma perché buttare dei quattrini? Ancora oggi inseguito da società di A, e d’altronde perfettamente in grado di giocarsela con gente stabilmente inserita fra i primi 50 d’Italia, chi o che cosa mai avrebbe potuto impedire al russo di imporre la sua classe, sistematicamente e senza eccezioni, ad una categoria che gli sta stretta tanto quanto una giacca di Brunetta addosso a Galeazzi? Fatale gli è risultato il match n.30, anche se più della cifra tonda a passare alla storia sarà il nome del suo eversore. Trattasi di Amedeo Toniato, impegnato da ora in avanti a gestire l’inaspettata celebrità ma annunciato alla vigilia come tutt’altro che un fenomeno. Non si poteva certo supporre che fosse il n.471 delle ultime classifiche, con un mediocre bilancio stagionale di 12 vittorie a fronte di 13 sconfitte, nemmeno n.1 della propria squadra, a provocare quella che è probabilmente la più grossa sorpresa dell’anno (in assoluto, non solo per la C1). Che Moiseev abbia comodamente incamerato i due set iniziali prima di farsi rimontare lascia supporre un suo peccato di sottovalutazione, nel quale possono cadere anche i migliori. Però poi Toniato ha battuto, e con le stesse modalità, anche Frianu: e allora sembra giusto accreditargli delle qualità almeno pari alle debolezze mostrate nella circostanza dai due big del Lavis. Buon per loro che da un lato Toniato è rimasto senza imitatori, e che dall’altro Erik Bernard ha realizzato una bella doppia. Anche questo dovevamo vedere prima che finisse la stagione: Bernard che mette una pezza sui disastri di Moiseev e Frianu.
Sui disastri di Moratelli ha invece ritenuto di intervenire la Fitet, e in duplice senso. Con un richiamo scritto allo stesso Moratelli, probabile preludio a qualche non lieve sanzione: e lì si arrangerà lui. Ma anche con una decisione che coinvolge le due squadre (Besenello e Castelmaggiore), che appare senza precedenti, e le cui motivazioni sono semplicemente incredibili. La partita va rigiocata, fanno sapere da Roma, a causa dell’errore tecnico del “doppio arbitro”: Mario Tomasi figurava come giudice arbitro dell’intero incontro, mentre a Riccardo Michelini (dirigente e accompagnatore del Castelmaggiore) era stato affidato l’arbitraggio al tavolo del singolare fra Tossani e Moratelli, poi degenerato in una serie di frasi e di azioni sulle quali preferisco anche ora sorvolare ma che in definitiva hanno determinato l’allontanamento di Moratelli dal campo di gara. Ma perché mai la compresenza di un giudice di gara e di un segnapunti configurerebbe un errore tecnico? Perché, secondo la Fitet, in C1 va applicato lo stesso regolamento in vigore nelle categorie superiori, e che prevede che sia solo e sempre il giudice di gara ad occuparsi anche della gestione dei singoli incontri.
Senonché, questa interpretazione è insostenibile sia alla luce della prassi consolidata, sia alla luce del medesimo regolamento invocato dalla Fitet. Non posso credere, tanto per cominciare, che in Federazione non sappiano che a questi livelli l’abitudine di organizzarsi fra gli stessi giocatori per arbitrare a rotazione gli incontri, mentre il giudice arbitro si limita a sovrintendere e a gestire i referti, è vecchia come il cucco; tanto è vero che esiste anche un codice, forse non scritto ma certo conosciuto e messo in pratica da tutti (giudici arbitri in testa), in base al quale il primo singolare è arbitrato da un giocatore della squadra ospitante, il secondo da uno della squadra ospite, e così via, avendo cura di non affidare mai l’incarico ad un giocatore che sia impegnato nel match immediatamente successivo. Il giudice arbitro che, o per molto zelo o per molta passione, si sciroppa tutti i singolari al tavolo segnapunti ci sarà sempre. Ma è un caso, a fronte di altri 99 (almeno) nei quali i compiti vengono democraticamente spartiti. E se si è fatto così da che pingpong è pingpong, e se nessuno ha trovato mai niente da obiettare, una qualche ragione ci sarà.
La ragione, a volerla cercare, la si può trovare proprio nel “Regolamento Attività a Squadre”, anche se in un articolo diverso (naturalmente!) da quello citato dalla Fitet per giustificare questo suo provvedimento. E se la prassi può non fare giurisprudenza, quel che è scritto nero su bianco dovrebbe, invece. “In qualsiasi incontro il Giudice Arbitro può svolgere anche le funzioni di arbitro al tavolo. Nel caso un Giudice Arbitro si trovi nella necessità di sostituire un arbitro al tavolo lo sceglie liberamente, nell’ordine, fra: a) tesserati non atleti della stessa squadra a cui appartiene l’atleta che funge in quel momento da arbitro e deve essere sostituito; b) atleti o tesserati della squadra avversaria; c) qualunque persona, tesserata Fitet, presente all’incontro, che si renda disponibile” (Parte Generale, art.9). Quanto scritto nella prima frase, quel può svolgere anziche deve, già basta e avanza per smentire qualsiasi ipotesi di abuso o di errore tecnico, e viceversa per giustificare la prassi di cui parlavo sopra. Ma in seguito le cose diventano ancora più chiare, perché se si parla esplicitamente dell’eventualità che un giudice arbitro sostituisca un arbitro al tavolo non si può contemporaneamente pretendere che i due soggetti siano la stessa persona, a meno di non ambire ad un riconoscimento ufficiale in qualche festival di Teatro dell’Assurdo.
Tuttavia, anche ammettendo che la prassi non abbia alcun valore e che i regolamenti si prestino alle più controverse interpretazioni, la conferma definitiva che la Fitet sbaglia sapendo di sbagliare arriva dalla Fitet stessa. L’avviso pubblicato con straordinario tempismo sul sito federale, con cui si “rammenta” a tutte le società che nelle gare di C1 il giudice arbitro deve arbitrare tutti gli incontri al tavolo, è precisamente quel che sembra, cioè l’artificio messo in atto dalla Federazione per tutelarsi dal rischio che i propri uffici vengano da qui in avanti semisepolti da vagonate di ricorsi, tutti incardinati sull’errore tecnico del doppio arbitro e tutti perfettamente legittimi in base a quest’ultimo pronunciamento. Consapevole che con la coda di paglia ci si può anche strangolare, la Fitet ha insomma cercato di rimediare nell’unico modo possibile. Però cadendo in contraddizione, perché, se i verbi modali conservano ancora i significati e le sfumature così come ce li hanno insegnati a scuola, può è molto diverso da deve. Ma anche nell’ipotesi più favorevole alla Fitet, quella cioè di un regolamento letto e applicato correttamente, l’esigenza di chiarirlo tramite un avviso urbi et orbi a trequarti di stagione equivale come minimo a riconoscere di aver messo il piede in fallo (oltreché ad ammettere di sapere che su tutti i campi si è sempre agito in modo diverso). Perché delle due, l’una: o le norme sono cristalline e inequivocabili, e allora non c’è bisogno che qualcuno “rammenti” come ci deve comportare; oppure le zone d’ombra esistono, e allora perché non concedere anche a noi il beneficio del dubbio e della buona fede, anziché condannarci ad una retrocessione quasi certa?
Il guaio è che Moratelli l’ha combinata grossa, ed era recidivo. Dunque andava punito, e con lui la squadra e la società Besenello che in qualche modo lo hanno lasciato fare. Respinti a –4 dalla quota salvezza, e con la prospettiva di dover rigiocare contro il Castelmaggiore che difficilmente lascerà di nuovo a casa Rossi, cioè un tipo che finora ha perso non più di un paio di incontri, ecco spiegato perché le nostre chances sono ora pressoché azzerate. E dunque rischia di rivelarsi inutile il 5-2 di sabato con i modenesi del Villa d’Oro. Memorabile, e significativa, la battuta del loro n.1 Mirabella a fine gara. “Avete poco da ridere, perché adesso facciamo ricorso. Qualcosa troveremo anche noi, no?”
C2. L’unico verdetto non ancora emesso riguardava l’altra squadra oltre al Bolghera che il girone F avrebbe promosso alle semifinali per il titolo. Sconfitto proprio dal Bolghera il Besenello (5-3 grazie alle doppie di Montermini, imbattuto, e di Stracchi, che invece ha perso da Bravin) e vittorioso con il S.Giuseppe il Villazzano (5-2 malgrado la doppia di Vigo e un vantaggio di 9-4 al quinto set di Zanella con Chiogna), le due rivali hanno chiuso a pari punti. Identico anche il bilancio del doppio scontro diretto, due 5-1 ottenuti curiosamente da chi giocava in trasferta, la questione è stata risolta facendo ricorso alla differenza-set. E allora Villazzano avanti, e Besenello invece spedito in una delle due griglie che determineranno i posti dal 5° al 12°. Griglie del tutto prive di senso, giacché lo sport agonistico senza un obiettivo per cui lottare è come la birra senza schiuma. Dunque in questa sede verranno prossimamente resi noti e commentati solo i risultati delle partite realmente importanti, cioè quelle che opporranno il Mezzolombardo al Bolghera e il Villazzano all’Arco A per i playoff promozione, nonché il Castelnuovo all’Arco B e la Perginese al S.Giuseppe B per i playout salvezza. Queste le date: semifinali il 20/21 marzo e il 10/11 aprile, finali il 17/18 aprile e l’8/9 maggio.
Tornando all’ultimo turno della seconda fase, beati quelli che hanno partecipato e/o assistito alla sfida fra Perginese e Villazzano B. Non capita spesso che una squadra in vantaggio 4-0 si faccia rimontare e battere; se poi aggiungiamo che i primi sette singolari sono tutti regolarmente andati al quinto set, si può avere un’idea abbastanza precisa della quantità di emozioni che è stata messe in circolo. Lanciata in avvio dalla doppia di Refatti e dai punti di Andreatta con Piras e di Ferrari con Boldrer, la Perginese è stata diverse volte vicinissima a chiudere: specialmente quando Ferrari è andato 2 set a 1 con la Demonte (poi vittoriosa 14-12 al quinto) e quando Refatti è salito addirittura 2-0 con Boldrer. Scoraggiati per tutto questo scialo, alla fine Ferrari e Andreatta si sono arresi senza combattere rispettivamente a Piras e alla Demonte.
D1. Si dilata a quattro punti il vantaggio del Besenello (facile 5-0 sul Bolghera C) nei confronti del Borgo, sconfitto sorprendentemente (soprattutto per le dimensioni del punteggio) dal Cles. Il successo di Jurny su Ivan Zanon è rimasto l’unico colpo messo a segno dai valsuganotti, affondati dalle doppie di Panizza e di Luigi Zanon, mentre il 3-1 di Ivan Zanon su Molinari ha fatto calare il sipario. Completano il quadro il 5-1 del Bolghera B sul Lavis (con due punti di Toniatti) e il cappotto del Bolghera A ai danni del Villazzano.
B2 MASCHILE – Risultati (quattordicesima giornata): Sarmeola – Villazzano 5-2, S.Donà – Treviso 5-2, Marostica – Sarentino 5-2, Marlengo – Lavis 5-0, Kras Sgonico – Us Settimo 3-5. Classifica: Us Settimo p.26; Sarentino e S.Donà 24; Marostica 18; Marlengo 16; Treviso e Kras Sgonico 10; Sarmeola 8; Villazzano 4; Lavis 0. Prossimo turno (20/21 marzo): Sarentino – S.Donà, Treviso – Sarmeola, Us Settimo – Marlengo, Lavis – Marostica, Villazzano – Kras Sgonico.
C1 MASCHILE – GIRONE A – Risultati (quattordicesima giornata): S.Bartolomeo – Villazzano 5-0, Cus Udine B – S.Marco Porcia 5-2, Cus Udine A – Mestre 5-4, Camposampiero – Lavis 2-5, ha riposato Bressanone. Classifica: Cus Udine A (giocate 13) p.20; Lavis (12) 18; Mestre (12) 16; Camposampiero (13), Cus Udine B (13) e S.Bartolomeo (13) 14; S.Marco Porcia (12) e Bressanone (12) 8; Villazzano (12) 0. Prossimo turno (20/21 marzo): Mestre – Cus Udine B, S.Marco – S.Bartolomeo, Lavis – Cus Udine A, Villazzano – Bressanone, riposa Camposampiero.
C1 MASCHILE – GIRONE D – Risultati (quattordicesima giornata): S.Marco Verona – S.Pio X 3-5, Besenello – Villa d’Oro 5-2, Q4 Padova – Reggio Emilia 5-4, Abano – S.Polo 3-5, Castelmaggiore – Vicenza 5-4. Classifica: Q4 Padova p.26; Castelmaggiore 18; Vicenza 16; S.Polo, Reggio Emilia e S.Pio X 14; Besenello e Villa d’Oro 10; Abano e S.Marco Verona 8 (Castelmaggiore e Besenello una partita in meno). Prossimo turno (20/21 marzo): Reggio Emilia – Besenello, Villa d’Oro – S.Marco, Vicenza – Abano, S.Polo – Q4 Padova, S.Pio X – Castelmaggiore.
C2 MASCHILE (seconda fase, sesta giornata) – GIRONE E – Risultati: Lavis A – Mezzolombardo 1-5, S.Rocco – Arco 0-5. Classifica finale: Arco e Mezzolombardo p.10; Lavis A 4; S.Rocco 0. GIRONE F – Risultati: S.Giuseppe A – Villazzano A 2-5, Bolghera A – Besenello 5-3. Classifica finale: Bolghera A p.10; Villazzano A e Besenello 6; S.Giuseppe A 2. GIRONE G – Risultati: Perginese – Villazzano B 4-5, Castelnuovo – Bolghera B 3-5. Risultato quinta giornata: Perginese – Bolghera B 1-5. Classifica finale: Villazzano B e Bolghera B p.10; Perginese 4; Castelnuovo –1. GIRONE H – Risultati: Lavis B – S.Giuseppe B 5-2, Cles – Arco B 5-0. Classifica finale: Cles p.12; Lavis B 8; Arco B 4; S.Giuseppe B 0.
D1 MASCHILE – Risultati (undicesima giornata): Bolghera A – Villazzano 5-0, Bolghera B – Lavis 5-1, Besenello – Bolghera C 5-0, Cles – Borgo 5-1. Classifica: Besenello p.22; Borgo 18; Cles 16; Bolghera A 14; Bolghera B e Villazzano 6; Bolghera C 4; Lavis 1. Prossimo turno (20/21 marzo): Lavis – Besenello, Borgo – Bolghera B, Bolghera A – Cles, Villazzano – Bolghera C.
(andrea galler)