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  • 5 maggio 2014
  • Interviste
  • Salvatore Mercurio
Alessio Larentis
Larentis Alessio 2 Prendendo spunto dai Campionati Nazionali giovanili, terminati ieri a Terni, e dalla disputa delle fasi finali del Ping Pong Kids, andate in scena a Cles, abbiamo fatto due chiacchiere con Alessio Larentis, uno degli i struttori del Progetto Ping Pong Kids.
Alessio, giocatore, istruttore e consigliere federale, in questa intervista, ha disegnato un quadro a tutto tondo sulla situazione del tennis tavolo al giovanile.
Vediamo cosa è emerso dall’analisi attenta di uno che con i ragazzi lavora da qualche anno.



Con Alessio Larentis, responsabile del Ping Pong Kids facciamo un bilancio della stagione 2013-2014?
Innanzitutto ti dico che non mi piace pensare di essere il responsabile, bensì preferisco pensare ad una squadra (compresi gli sparring) che si è data da fare cercando di fornire ai nostri giovani atleti delle occasioni per conoscersi attraverso il nostro sport.
L'idea di quest'anno è stata quella di formare un gruppo di atleti della categoria Giovanissimi che avesse la possibilità di incontrarsi periodicamente agli stage, il tutto senza che il gruppo stesso mutasse nel corso della stagione agonistica. Abbiamo ottenuto una maggior coesione tra i ragazzi, e questa ha portato inevitabilmente ad un maggiore entusiasmo nella partecipazione alle gare. Non puntiamo molto sul lato tecnico perché i ragazzi hanno già il loro allenatore con cui lavorare durante la settimana.
Per concludere direi che il bilancio è positivo proprio per via del gruppo che è andato creandosi.

Che tipo di lavoro svolgono i tuoi giovani, cosa fanno quando partecipano agli stage?
Gli stage sono strutturati in modo tale che i ragazzi si allenino al tavolo, sia con gli sparring che tra di loro, per circa il 75% del tempo. Il resto dell'allenamento è dedicato alle prove di abilità motoria.
Queste sono sempre proposte sotto forma di gioco, solamente in certe occasioni è richiesta la prestazione.

Quanto è importante l'aspetto ludico in questa fase della loro crescita sportiva e umana ?
Stiamo parlando di ragazzini che hanno dai 6 agli 11 anni. Per loro l'aspetto ludico è fondamentale. Il gioco permette loro di esplorare le loro possibilità motorie rendendoli più completi sotto questo punto di vista, il tutto divertendosi.
L'ideale è trovare il giusto equilibrio tra gioco ed allenamento specifico, ma per ognuno è diverso, quindi non è facile.
Ci sono degli stati europei che lavorano sulla multilateralità fino all'età di quattordici anni e poi iniziano con l'agonismo serio.
Non sto dicendo che sono d'accordo su come si comportano alcune realtà estere, ho citato il fatto esclusivamente per rimarcare l'importanza dell'aspetto ludico.

Com'è la situazione regionale? E' difficile reclutare nuove leve? E perché?
La situazione regionale dal punto di vista del numero dei tesserati non è confortante. Basti pensare che all'ultima prova abbiamo avuto solamente undici iscritti.
Il punto del discorso è che i ragazzi non praticano il tennistavolo.
Mi accorgo che nonostante gli sforzi di molte società anche nell'ambito scolastico l'interesse non aumenta.
La mia opinione a riguardo è che le famiglie e i ragazzi stessi siano catturati da ciò che vedono in televisione e il tennistavolo non si vede.
Inoltre c'è anche la questione che è etichettato come gioco e non come sport.
Io sono in questo mondo da appena quindici anni, sarebbe bello sapere, cosa ne pensa chi ha maggior esperienza.

Da poco si è svolta la prova finale regionale, ci puoi raccontare com’è andata?

Come accennato prima la prova finale, ha visto la partecipazione di undici atleti e il tutto si è svolto al centro sportivo di Cles.
Una bella giornata di sport che dal punto di vista organizzativo è stata impeccabile grazie alla disponibilità degli ospitanti.
Nella categoria femminile ha vinto come da previsione Carlotta Endrizzi del Besenello, nei piccolini ha vinto  Damiano Bastieri del Cles.
Nel maschile le prove motorie sono state vinte a sorpresa da Nicola Ceschi del Cles, mentre, la prova di tennistavolo è stata vinta da Michele Valentinotti del San Rocco, risultato, che gli ha consentito di vincere il torneo.

Trofeo Teverino cos’è e quando sarà e chi potrà parteciparvi ?
Il Trofeo Teverino si svolgerà a Terni dal 20 al 22 giugno.
Ho avuto la fortuna di accompagnare i ragazzi l'anno scorso e la mia impressione è stata ottima.
Credo che sia davvero una bella esperienza per i nostri piccoli atleti.
Potranno partecipare solamente i vincitori delle categorie, in altre parole Valentinotti, Endrizzi e Basteri che si dovranno confrontare con tutte le altre regioni sia nel tennistavolo sia nelle prove motorie.
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