Continuiamo a “tastare il polso” di quelle che sono il cuore pulsante del tennistavolo trentino, le società. Dopo averne sentito due che hanno festeggiato rispettivamente i quaranta e i trenta anni di attività, ne intervistiamo stavolta una che ha raggiunto i venti e che ha vissuto recentemente una fase di “quasi chiusura” a cui è seguita una rifioritura. Stiamo parlando dell’ USD San Giuseppe di Rovereto; abbiamo intervistato Carlo Alberto Pinalli, responsabile del settore tennistavolo.
Il San Giuseppe è una delle società storiche della provincia, da quando è attiva?
La Società U.S.D. San Giuseppe A.S.D. è stata fondata nel 1990 ma la Sez. Tennistavolo, di cui mi sono sempre occupato, è nata nel 2004. Quindi è attiva ormai da 20 anni.
Se non sbagliamo, ma correggici se diciamo cose inesatte, siete una società che è ripartita dopo una stagione di stop. Cosa era successo? Vi eravate proprio fermati?
Abbiamo avuto un periodo di profonda crisi, iniziato nell’A.S. 2021/22 e culminato nel 2022/23. Eravamo rimasti con pochi atleti agonisti attivi (molti, nel frattempo, migrati in altre Società), e non avevamo obiettivi realisticamente realizzabili: mancava un Tecnico Sportivo – obbligatorio – e non avevamo più una palestra. Basti pensare che nell’A.S. 2022/2023 non abbiamo schierato alcuna squadra, pur continuando a svolgere allenamenti in Sede ed a organizzare qualche torneo Sociale.
La scorsa stagione è però riapparsa una vostra formazione, che si è iscritta al campionato TT Trentino. Chi ne faceva parte? Come avete fatto a ripartire e su quale ambito avete puntato?
Esatto. Negli ultimi due anni, in modo del tutto inaspettato, è iniziato a crescere un bel gruppetto di atleti, prima in Sede poi in palestra. Sono arrivati nuovi giocatori, di varie età, pieni di entusiasmo e disponibili a dare concretamente una mano. Da lì abbiamo valutato che vi erano le premesse per una ripartenza. Per questo, nella stagione 2023/24 abbiamo iscritto una squadra al campionato TT Trentino, formata dai nostri atleti Simone Bee, Francesco Corcione, Mauro Bonora e Mario Giovanazzi, tutti alla loro prima esperienza agonistica. La squadra si è comportata molto bene, pur non arrivando ai vertici della classifica. Un ringraziamento va a loro ed a tutti gli altri nostri tesserati, che hanno reso possibile tutto questo. Un ringraziamento sincero va anche al Presidente del Comitato Fitet Trentino, Davide Capsoni, che nei momenti bui mi ha chiamato spesso per tastare il polso della situazione e per spronarci a ripartire: se non fosse stato anche per la sua benevola insistenza, probabilmente, avremmo lasciato perdere.
Adesso, ai nastri di partenza di una nuova stagione, su quanti atleti contate? Quali squadre schiererete?
Attualmente, nel corrente A.S., schiereremo una squadra in serie D2 (formata da 3 titolari più 3 riserve) e schiereremo anche una o due squadre in TT Trentino (abbiamo 4 atleti più altrettante riserve). Inoltre i nostri atleti parteciperanno sicuramente a qualche Torneo Regionale. Come organico contiamo, al momento, su una ventina di atleti, dai 16 ai 65 anni, comprese due ragazze.
Quali sono le difficoltà nel portare avanti una società dilettantistica di tennistavolo oggi?
Il livello di burocrazia ha raggiunto ormai vette insostenibili, soprattutto per le Società Dilettantistiche che svolgono attività Regionali. Vi sono scadenze, obblighi e adempimenti che richiedono attenzione ed una attenta pianificazione. Ricordo solo l’obbligo per tutte le Società di avere un Tecnico di Base, la normativa BLSD, la nuova procedura per l’Omologazione delle palestre (con requisiti molto più rigidi rispetto a quelli di un tempo), l’obbligo di aggiornare gli Statuti delle A.S.D, il Safe-guarding…. Francamente è un impegno non da poco, che necessita di tempo e di idonee competenze.
Inoltre il Responsabile deve essere fisicamente quasi sempre “in palestra”, per curare l’organizzazione delle attività e tastare il polso e gli umori degli atleti. Impegno, anche questo, non da poco.
Inoltre è raro trovare atleti che, oltre a giocare, vogliano mettere a disposizione un po’ del loro tempo per la Società in cui militano: è più facile, se le cose non vanno bene, cambiare Sodalizio, piuttosto che impegnarsi e sporcarsi le mani per rimettere in sesto le cose. Per fortuna, però, esistono anche delle piacevoli eccezioni…
Quali sono i vostri obiettivi e progetti?
Attualmente, su circa una ventina di atleti, 15 svolgeranno agonismo con regolarità (Campionati e Tornei). Abbiamo formato un nostro Tecnico Sportivo, Warin Dusatti, che curerà gli allenamenti individuali in palestra. Proveremo anche a creare un piccolo vivaio di giovani, magari cercando qualche nuovo sparring che ci possa aiutare.
Quest’anno abbiamo poi investito molto sui materiali (nuovi tavoli, Robot lancia-palline, doppia palestra per allenamenti), con lo scopo di migliorare il livello nella pratica del Tennistavolo. Sono tornate alcune vecchie glorie che giocavano con noi in passato.
Forse anche io stesso mi rimetterò a giocare (o forse no…).
Insomma: idee ne abbiamo, persone valide anche. La Società ci sostiene. Sarà interessante vedere che cosa ne uscirà…